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Martedì, 30 Aprile 2024
Cronaca

Per quasi trent'anni direttore nelle scuole di Forlì e poi difensore civico della città, l'addio a Battistini

Ex preside scolastico e per dieci anni difensore civico di Forlì, dal 2003 al 2013, fino a quando l'istituzione non è stata soppressa per la spending review

E' morto lunedì mattina a Villa Serena, a seguito di una malattia, Bruno Battistini, ex preside scolastico e per dieci anni difensore civico di Forlì, dal 2003 al 2013, fino a quando l'istituzione non è stata soppressa per la spending review. Battistini aveva 78 anni, è stato direttore didattico per 28 anni delle scuole elementari e dell'infanzia di Forlì, nonché consigliere comunale negli anni '80. Il funerale si terrà giovedì alle 10, nella chiesa di Ca’ Ossi.

Lo ricorda Max: "Il sorriso Battistini è un marchio di fabbrica. Quello di Bruno, il guizzo genetico. Bruno Battistini lo ha consegnato alle 5 del mattino del 4 marzo 2024, sotto forma di un lascito testamentario, con su scritto “fatene buon uso”, perché vi aiuterà ad affrontare ostacoli e intemperie. È qui attorno a noi. Lo ha consegnato  a chi lo ha amato. Anzi, a chi lo ama. Si fa infatti troppo presto a ricordare e poi a dimenticare. A chi lo ama si addice di più. Non lo avranno dimenticato quelli che erano bambini tra il 1973 d il 2001, quando  era il direttore didattico delle scuole elementari e
dell’infanzia a Forli. Nemmeno chi lo ha conosciuto come consigliere comunale della nostra città. Così anche a coloro che si sono affidati a lui tra il 2003 e il 2013 per il suo lavoro di difensore civico di Forlì e comprensorio forlivese".

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Un altro ricordo è di Gianignazio Cerasoli: "Ci sono uomini che lasciano tracce profonde e luminose pur svolgendo il proprio lavoro quotidiano senza clamori o sovraesposizioni pubbliche, preferendo la concretezza del fare e la fatica della mediazione alla facile ribalta dei media. Bruno Battistini era uno di loro, costantemente impegnato nel far crescere la città promuovendo la Cultura dal basso, dalla Scuola, dalle occasioni di confronto organizzate attraverso la Fondazione Garzanti, dall’opera silenziosa e paziente di Difensore Civico. Una persona super partes capace di ascoltare e trovare soluzioni preziose scaturite dalla sua conoscenza specifica della legislazione e, soprattutto, da una “saggezza” che veniva da lontano. Giovane insegnante elementare ebbi la fortuna di conoscerlo e averlo amico. La distanza incolmabile tra il suo esempio e l’azione di chi, nel tempo, ne ha rilevato l’incarico me ne ha fatto sempre più apprezzare il ricordo. Alla sua famiglia va il mio abbraccio e quello dei tantissimi colleghi che lo hanno ammirato e stimato".

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