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Cronaca

Tunisino morto di tubercolosi, dubbi sulla gestione dell'emergenza

A porre le domande se è stato fatto tutto nella massima salvaguardia della salute pubblica è Forza Nuova di Forlì, con Andrea Proli, che chiede: "Perché gli immigrati risultati positivi al test non sono stati messi in isolamento?"

Interrogativi sulla morte per tubercolosi di un tunisino cinquantenne in un ricovero per senza tetto a Borgo Sisa di Forlì. Dopo la scoperta del contagio è partito il protocollo di profilassi e “quarantena” per evitare la diffusione della malattia che, purtroppo, si credeva del tutto debellata anche sporadicamente ricompare anche per l'immigrazione irregolare. Dopo il decesso sono risultati altri casi positivi, che sono in cura presso le strutture sanitarie pubbliche.

A porre le domande se è stato fatto tutto nella massima salvaguardia della salute pubblica è Forza Nuova di Forlì, con Andrea Proli, che chiede: “Perché gli immigrati risultati positivi al test non sono stati messi in isolamento? Perché agli immigrati contagiati è stato permesso di girare liberamente per la città? Perché gli è stato permesso di cambiare dormitorio, esponendo al contagio altre persone?”

E attacca: “Sicuramente in nome di quel buonismo assurdo, che predilige gli interessi di pochi rispetto a quelli di tanti; in nome di una politica sempre più distante dai veri bisogni dei cittadini ma sempre più pronta a tutelare chi italiano non è, si è fatto finta di niente, si è minimizzato. Tra qualche mese, quando ci saranno le elezioni amministrative, speriamo e confidiamo nel fatto che i forlivesi si ricorderanno degli innumerevoli sbagli di questa amministrazione in questi anni, e di quando, mentre i nostri operai rischiano il posto di lavoro alla Ferretti e alla Zanussi, il Comune non ha trovato di meglio da fare che attentare alla salute della propria gente”.

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