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Mostra di fotografie del duce, è polemica: il Comune nega sala e patrocinio

Sabato inaugura a Predappio la mostra storico-documentaria “Il paese del dittatore - Predappio in foto al tempo del Duce”. Si tratta di una mostra di immagini e cimeli della collezione di Franco Nanni

Sabato inaugura a Predappio la mostra storico-documentaria “Il paese del dittatore - Predappio in foto al tempo del Duce”. Si tratta di una mostra di immagini e cimeli della collezione di Franco Nanni, in totale circa 341 immagini in bianco e nero, 25 documenti d'archivio e 13 cimeli vari. L'apertura è prevista per sabato alle ore 17.30 presso la sede espositiva a Predappio, via Raffaello Sanzio 7-9. 

Collegata alla mostra ci sarà un ciclo di tre conferenze, parte del progetto culturale. La prima si tiene il 16 settembre, le altre il 14 e 21 ottobre 2016, tutte alle ore 20.45 (ingresso libero). Il 14 settembre Daniela Calanca parlerà di "Bianco e nero, l'istituto Luce e l'immaginario fascista". 

La mostra sarà visitabile dal 28 agosto al 30 ottobre 2016 il venerdì dalle ore 16:00 alle ore 19:30,
il sabato e la domenica dalle ore 9:00 alle ore 12:00 e dalle ore 15.30 alle ore 20:00.
Sono previste visite guidate nei giorni e orari di apertura alle ore 9:30, 11:00, 16:30, 18:00.
Ingresso ad offerta libera per le iniziative benefiche della Parrocchia di Sant'Antonio di Predappio.

La mostra è però accompagnata dalla polemica. Infatti, il Comune di Predappio e l'Istituto Storico della Resistenza hanno legato il loro patrocinio, il Comune perfino non dando risposta alla richiesta formale degli organizzatori. Negato anche l'utilizzo della sala comunale Europa per le conferenze. Un gesto che non è andato giù agli organizzatori che parlano di discriminazione nei loro confronti da parte dell'istituzione comunale. Franco D'Emilio, curatore della mostra, è stato il contendente dell'attuale sindaco Giorgio Frassineti alle ultime elezioni amministrative, per cui si paventa che il “no” sia stato soprattutto di tipo politico. Per questo, come nella tradizione di "Don Camillo e Peppone", sarà il parroco a sopperire, mettendo a disposizione la sala parrocchiale per gli incontri negati dal Comune.
 

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