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Cronaca

Le maglie dei grandi campioni e i cimeli di epiche partite dei Mondiali in mostra all'ex Gil

La storia del calcio dagli anni '30 ai giorni nostri, con le maglie dei più grandi giocatori, alcune delle quali autografate e poi ancora palloni, tenute, scarpini di epiche partite

La storia del calcio dagli anni '30 ai giorni nostri, con le maglie dei più grandi giocatori, alcune delle quali autografate e poi ancora palloni, tenute, scarpini di epiche partite specialmente dei mondiali di calcio. E' la mostra itinerante che è approdata a Forlì e che non mancherà di richiamare le migliaia di appassionati del pallone, per rivivere le emozioni e i ricordi ancora ben impressi nella mente, a decenni di distanza. Ce n'è per ogni fascia d'età, in totale più di 200 pezzi in mostra. Finanziata da Aics nazionale e portata a Forlì dal presidente nazionale Bruno Molea, fino alla scorsa legislatura deputato forlivese alla Camera, la mostra “In viaggio con storia del calcio” è allestita all'ex Gil di viale della Libertà da martedì fino al 31 marzo.

La mostra itinerante, realizzata in collaborazione col Museo del calcio internazionale, prevede in totale 15 tappe in tutt'Italia. Si parte dal pallone originale, molto diverso da quelli attuali, della prima partita di calcio internazionale giocata nel 1872 (Scozia-Inghilterra), passando poi per i palloni e gli scarpini usati nei venti Mondiali disputati dal 1930 al 2014. Ma la parte del leone la fanno le magliette indossate dai grandi campioni in club e nazionali di calcio: si va da Pelè a Maradona, da Cruijff a Baggio, ai più recente Ronaldo, Neymar e Buffon. E poi ancora le prime pagine dei giornali sportivi “totem” delle storiche vittorie calcistiche. Si tratta di oggetti tratti da due collezioni private di oggetti calcistici di Renato Mariotti e Luigi Carvelli. Attenzione è riservata anche alle glorie locali: una stanza è dedicata ai cimeli del Forlì Calcio fin dalle sue origini (il prossimo anno la squadra forlivese compie il secolo di vita), così come alle maglie del Cesena. Altri oggetti riguardano Gino Stacchini, oggi ottantenne, calciatore di San Mauro Pascoli, negli anni '50 giocò nella Nazionale e della Juventus.

VIDEO: Anteprima sulla mostra della storia del calcio

“Onoriamo questo titolo di Forlì città europea dello sport 2018 non solo come città di pratica sportiva, ma come città della cultura sportiva – spiega il sindaco Davide Drei all'inaugurazione -. Gli spazi dell'ex Gil che fino ad ora hanno accolto attività culturale riferita all'edificio, e quindi alla sua realizzazione e al razionalismo, sempre di più diventerà casa dello sport, che diventerà completa con l'istituzione del Museo nazionale della Ginnastica, in cui è in corso ora l'elaborazione concettuale, con l'insediamento del comitato scientifico”.

La mostra girerà in tutt'Italia, da Venezia a Potenza, da Firenze a Salerno. L'accesso alla mostra è gratuito. Le aperture sono previste nei fine settimana dalle 10 alle 18, il giovedì dalle 14 alle 18 ed oggi, martedì, fino alle 18. Sono previste aperture straordinarie a gruppi e visite guidate contattando l'Aics provinciale al numero 0543777345. L'apertura al pubblico è fino al 31 marzo. 

Mostra sulla storia del calcio

Il 2017 rappresenta una Caporetto calcistica per l'Italia, con l'esclusione dai Mondiali per mano della Svezia. Per la Nazionale il 2018 rappresenta un anno zero e chissà che guardarsi indietro, guardare alla nostra storia con questa mostra non serva a recuperare l'antico spirito calcistico italiano. “Promuovere lo sport oggi è più che mai promuovere l'educazione, il rispetto per sé e per gli altri, i valori della condivisione e della coesione sociale. Collaudiamo gli spazi per il futuro Museo della Ginnastica”, aggiunge Molea, che poi saluta Bruno Grandi, da oltre vent'anni presidente della Federazione Internazionale di Ginnastica, anche lui presente in conferenza stampa: “Se arriva questo museo a Forlì lo dobbiamo a lui, che è stato in grado di strapparlo a Firenze”. All'ex Gil arriverà anche la sede del Coni provinciale, che porterà qui una biblioteca sulla pratica sportiva. Per Sara Samorì, infine, assessore allo Sport, “questa mostra non a caso la facciamo qui, all'ex Gil, sempre più punto di riferimento come casa dello sport Adriano Casadei”.

Il taglio del nastro è stato affidato ad Andrea Abodi, ora presidente del Credito Sportivo, l'istituto che ha finanziato 20mila cantieri per strutture sportive in giro per l'Italia, di cui duemila negli ultimi tre anni. “Investimenti che significano economia, ma anche socialità e partecipazione”, chiosa Abodi.

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