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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

"Musei per tutti": presentato il progetto per persone con disabilità

La sperimentazione, che vede coinvolti dieci musei in Regione, a Forlì si è focalizzata su Palazzo Romagnoli

I ragazzi dell'Istituto Professionale “Ruffilli” sono stati i protagonisti dell'incontro che ha visto, nei giorni scorsi, a confronto scuola ed esperti della cultura sul tema del rapporto fra scuola e musei e su quello della fruizione del patrimonio culturale da parte di persone con disabilità. Il lavoro congiunto e la collaborazione tra l'Istituto “Ruffilli” e il Servizio Cultura e Musei del Comune di Forlì si è concretizzato nella realizzazione della prima fase del progetto “Musei per Tutti”, sperimentazione proposta dall'Istituto Beni Artistici Culturali e Naturali dell'Emilia Romagna e finalizzata a promuovere, anche attraverso ausili funzionali e specifici, il ruolo attivo degli utenti con disabilità, permettendo loro di fruire pienamente delle opere museali e godere totalmente del patrimonio artistico a disposizione.

La sperimentazione, che vede coinvolti dieci musei in Regione, a Forlì si è focalizzata su Palazzo Romagnoli ed in particolare sulla Collezione Verzocchi, che per la sua natura monotematica ben si presta ad una visita per chiavi di lettura facilitate. Il progetto, che si articolerà in 3 anni, si è sviluppato, in questo primo anno scolastico, attraverso il coinvolgimento di due classi dell'Istituto (4A e 5A) che, dopo una iniziale analisi della collezione e delle problematiche di fruizione, hanno partecipato a lezioni frontali su vari temi, dai Beni culturali alla mediazione culturale verso la disabilità, dalla grafica alla progettazione del percorso museale, etc.. seguiti da esperti e dai loro insegnanti. E' stata inoltre portata avanti, sempre dalla scuola, un’indagine conoscitiva, documentata con materiale audio e video, su alcune realtà artigianali del centro storico forlivese con lo scopo di operare un confronto tra il tema del lavoro nella Collezione Verzocchi e l’attualità del lavoro oggi a Forlì. Contemporaneamente il Servizio Cultura e Musei, grazie alla collaborazione con l'Istituto Beni Artistici Culturali e Naturali dell'Emilia Romagna, ha messo in cantiere la realizzazione di un' applicazione scaricabile su smartphone e tablet che include itinerari brevi a tema per chiunque voglia essere guidato nella visita attraverso tematiche specifiche come ad esempio “il lavoro nel secondo dopoguerra”  o “dal paesaggio agrario al paesaggio industriale”. L'applicazione sarà presto disponibile e scaricabile dagli store Android e Apple anche grazie all'installazione di una rete Wi Fi all'interno del museo.

"Quello che riteniamo essere più importante, oltre al fondamentale tema dell'inclusione su cui l'Istituto 'Ruffilli' è in prima linea con diverse iniziative da anni e con una lunga ed elaborata esperienza, è l'ingresso del tema 'Museo/Bene culturale' nella didattica svolta in questo anno - commenta la professoressa Mastri, una delle insegnanti che ha seguito i ragazzi -. Per cui i giovani studenti si sono trovati a discutere, a capire, a cercare di valutare cosa vuol dire oggi conservare, avvicinare e promuovere il nostro patrimonio culturale ed è su questi temi che i ragazzi si sono confrontati, a conclusione di questa fase del loro percorso, con i responsabili del museo e i giornalisti, nel corso del dibattito. Questo progetto ancora una volta ha stimolato e rafforzato relazioni vivaci e preziose all’interno della comunità forlivese di cui i musei sono e si sentono parte: nell’esperienza vissuta dagli studenti  e con gli studenti risuona il “battito” dell’autentico cuore del patrimonio culturale, in grado di offrire esperienze uniche e irripetibili ad ogni persona che ne accolga la chiamata". "Un buon allenamento - ha concluso la dottoressa Ambrosini - a cercare di operare per il diritto alla qualità nella vita quotidiana di tutti". L'appuntamento ha visto la partecipazione di tanti studenti che hanno  dialogato con Luca Nannipieri, saggista e firma de “Il Giornale” e di “Panorama” e Cristina Ambrosini, dirigente del Servizio Cultura e Musei di Forlì.

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