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Cronaca

Museo Internazionale della Ginnastica all'Ex Gil: a marzo la prima pietra

La cerimonia della prima pietra è in programma la prossima primavera in occasione del Festival Internazionale Cinema e televisione Sportive

Prende forma il progetto del Museo Internazionale della Ginnastica all’interno dell'Ex Gil. "Si tratta di uno dei progetti principali dell'azione dell'amministrazione per quanto riguarda le politiche sportive", ha tenuto ad evidenziare l'assessore allo Sport, Sara Samorì, precisando che è stata instaurata una convenzione con l'Università di Bologna al fine di trovare un ricercatore che lo potesse mettere a punto. La cerimonia della prima pietra è in programma la prossima primavera in occasione del Festival Internazionale Cinema e televisione Sportive, in programma dal 22 al 24 marzo. Sono previsti nell'occasione incontri, dibattiti e premiazioni, con la proiezioni di immagini che hanno fatto la storia dello sport. Il progetto è stato presentato alla presenza del Sindaco Davide Drei, dal dirigente sportivo di rilievo internazionale Bruno Grandi, dall'assessore Samorì e dal ricercatore storico Nicola Sbetti. 

Museo Internazionale della Ginnastica all'Ex Gil

Perché un museo nazionale della ginnastica?

Un museo nazionale della ginnastica ha una rilevanza nel quadro della storia italiana, non solo quella sportiva, per varie ragioni. In primo luogo la ginnastica è stata la prima disciplina che si è dotata di una Federazione sia a livello nazionale che internazionale. Inoltre, tra la fine del XIX secolo e le prime decadi del XX, il mondo della ginnastica ha contribuito in modo determinante all’emergere di numerose discipline sportive. Da sottolineare poi che attraverso le lenti della ginnastica è possibile ricostruire: la storia d’Italia, quella dello sport italiano, dell’emancipazione femminile o dell’educazione e comprendere meglio l’evoluzione della cultura, dei costumi e dei consumi degli italiani.

Perché Forlì?

Forlì ha dato i natali ad almeno tre personalità che hanno svolto un ruolo fondamentale nella storia della ginnastica italiana. Il primo è Girolamo Mercuriale, autore nel 1569 del De arte gymnastica, la prima opera che in epoca moderna affrontò in maniera scientifica il rapporto fra ginnastica e salute. Altro punto di riferimento di caratura mondiale è la figura di Bruno Grandi, Commissario tecnico della nazionale italiana alle Olimpiadi del 1972 e del 1976 e Presidente della Federazione ginnastica d’Italia (FGI) (1977-2000), è stato il primo Presidente (e a oggi unico) italiano della Federazione Internazionale di Ginnastica (FIG), nonché un membro del CIO. Quindi c'è una fortissima tradizione di atleti e di allenatori che ha espresso anche esperienze straordinarie come quella della ginnasta Miranda Cicognani, cinque volte campionessa d’Italia, ma soprattutto la prima portabandiera donna alle Olimpiadi estive.

Perché la “Casa dello sport Adriano Casadei” (ex Casa del Balilla, poi ex GIL)?

Inaugurata nel 1936, la struttura della Gioventù Italiana del Littorio rimase attiva anche nel secondo dopoguerra continuando ad ospitare prevalentemente gli impianti sportivi, una sala cinematografica e attività del polo universitario cittadino. Dal 2010, il Comune di Forlì ha iniziato una completa ristrutturazione. L'intervento di ripristino, fatto nel rispetto dell'impianto esterno originario, ha risposto alla necessità di mantenere inalterato il disegno dell'intero quartiere ed anche la destinazione d'uso prevista ha tenuto conto della storia dell’edificio. Secondo il volere del Comune, che l’ha rinominato nel 2018 “Casa dello sport Adriano Casadei”, l’edificio vuole essere il punto di riferimento dello sport forlivese da un triplice punto di vista: istituzionale (con gli uffici comunali, del CONI e di alcune federazioni); della pratica (ospitando le attività sportive della Polisportiva Edera e di alcune scuole); ma anche culturale, con il “Museo nazionale della ginnastica e dello sport” e la biblioteca.

L’itinerario

Il Museo Nazionale della Ginnastica sarà collocato al primo piano, mentre è stato suggerito che gli androni, le scalinate e la torre dell’edificio possano ospitare un museo e la “hall of fame” dello sport forlivese e che al museo e alla biblioteca sia affiancato un Centro studi che possa rendere vivo il museo stesso. L’itinerario approvato prevede che le prime quattro sale seguano un percorso cronologico, con l’obiettivo di evidenziare lo sviluppo della ginnastica all’interno di quattro differenti epoche storiche (età antica, medievale e rinascimentale; Italia risorgimentale e liberale; Italia fascista; Italia repubblicana), evidenziando allo stesso tempo la storia istituzionale della Federazione, la crescente o decrescente centralità della ginnastica nella società e nel sistema sportivo italiani e l’influenza del regime politico e di grandi avvenimenti storici sulla pratica. Le successive sei sale saranno invece riservate ad approfondimenti tematici: (Le società ginnastiche; Le vittorie e i campioni; Le discipline della ginnastica; La ginnastica nella cultura nei consumi e nei costumi; Gli attrezzi; e I luoghi e il pubblico della ginnastica). Il corridoio sarà dedicato alle emozioni. L’intenzione è quella di proporre un percorso espositivo che sia adatto a tutte le generazioni che possa essere attrattivo innanzitutto per i praticanti e gli appassionati, ma possa essere comprensibile e interessante anche per coloro che non sono molto avvezzi alla ginnastica e alle sue discipline.

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