Musica: Bosso alla tromba, Mazzariello al piano e una tela chiamata swing
Pochi intimi. Fabrizio Bosso alla tromba, Julian Oliver Mazzariello al piano. Nell'aria una scorpacciata di note incise in presa diretta al Deposito Zero Studios. Quello che è andato in scena mercoledì sera non era un concerto. Il tandem Battistini-Pretolani ha ideato una formula inedita in cui quaranta persone producono il cd che viene consegnato loro a fine serata
Pochi intimi. Fabrizio Bosso alla tromba, Julian Oliver Mazzariello al piano. Nell'aria una scorpacciata di note incise in presa diretta al Deposito Zero Studios. Quello che è andato in scena mercoledì sera non era un concerto. Il tandem Battistini-Pretolani ha ideato una formula inedita in cui quaranta persone producono il cd che viene consegnato loro a fine serata. Poche copie e tra qualche anno rari.
L'atmosfera era colloquiale, gli artisti scherzavano nella zona relax con gli ospiti prima del concerto, ma poi pian piano, ognuno ha preso posto in sala. Le luci si sono abbassate, dall'altra parte del vetro il fonico ha preparato i volumi. Poi tre secondi di silenzio rovente. Le note iniziano a scorrere veloci sui tasti del piano e i pistoni della tromba hanno colorato l'atmosfera con le sonorità jazz a cui Bosso ha abituato i suoi fedelissimi.
Serie di note che si susseguono, precise, perfette; riempiono l'anima di melodie triste e subito dopo di vivace swing. Un susseguirsi dinamico di alti e bassi che inchiodano i presenti sui divani della sala. Neanche una parola se non quando, dopo la chiusura di “Estate”, Mazzariello ha scherzato: “Potete chiedere il bis”. Applausi, risate e "Mack the knife" che prende vita. Yeah.
