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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Interazione tra culture: torna il progetto "La musica un ponte tra i popoli"

"La musica viene "utilizzata" come strumento che costituisce "ponti fra i popoli" e abbatte muri, grazie al suo peculiare carattere di linguaggio senza parole", illustra l'assessore Giovanetti

Torna ill progetto “La musica un ponte tra i popoli. Scuole di musica per la Pace e Festival della Musica Giovane del Mediterraneo”, iniziativa di carattere internazionale organizzata da Ipsia Acli Forlì – Cesena con il sostegno dell’amministrazione comunale di Forlì e il coinvolgimento di giovani musicisti e professori delle Scuole di Musica del territorio forlivese. "Forlì si pone come capofila di un progetto socio-culturale che, attraverso la musica, fa dialogare e interagire popoli provenienti dalla dissoluzione della Jugoslavia, mettendo inoltre a stretto contatto, in un'attività comune, i giovani di quei paesi e i giovani del territorio forlivese, spagnoli e rumeni - afferma l'assessore alla Cultura, Elisa Giovannetti -. La musica viene "utilizzata" come strumento che costituisce "ponti fra i popoli" e abbatte muri, grazie al suo peculiare carattere di linguaggio senza parole. Questo è particolarmente significativo se finalizzato alle comunità dei Balcani fra le quali, in tempi recenti (o anche recentissimi) sono intercorsi conflitti, ma lo è anche nell'ottica di una reale integrazione fra comunità e giovani sulle diverse sponde del Mediterraneo, con un ruolo dell'Italia di "mediatrice" fra Occidente e Oriente europeo".

""La musica, un ponte fra i popoli 2017. Scuole di musica per la pace", alla quarta edizione, costituisce uno sviluppo delle iniziative che Ipsia Forlì-Cesena conduce dal 2013 in Kosovo e nei Balcani in generale, e che hanno portato a creare, fra Istituto musicale "A. Masini" di Forlì, Scuola di musica "C. Roveroni" di Santa Sofia, e Scuola di musica "Lorenc Antoni" di Prizren (Kosovo), una partnership finalizzata a una reciproca conoscenza degli studenti e dei docenti delle diverse scuole - illustrano la Presidente di Ipsia Acli Forlì-Cesena Maria Teresa Indellicati, la presidente di Acli Arte e Spettacolo Francesca Maletti e i professori di Musica Pier Luigi Di Tella, Igor Buscherini, Denis Zardi e Bard Iakova -. Tale iniziativa implica uno scambio di esperienze prioritarie per quanto riguarda l'ambito musicale, ma che investono anche le rispettive culture, i modi di vivere la cultura stessa e di progettare anche se il progetto si rivolge a paesi dove si parlano lingue diverse, che praticano diverse religioni (alle attività 2016 hanno preso parte infatti studenti cattolici, ortodossi, musulmani ed ebrei) e fra i quali sono anche compresi giovani appartenenti a etnie minoritarie (studenti Rom della Scuola d i musica di Skopje), o ragazzi con disturbi dell'apprendimento (Scuola di musica di Belgrado - studenti con dislessia). Nell¹edizione 2017, al corso di musica tenuto a Prizren verranno coinvolti circa 150 fra studenti effettivi, studenti uditori e docenti accompagnatori, di Scuole di musica "Lorenc Antoni" di Prizren e dell'intero Kosovo; Scuola musicale "Ilja Nikolovski ­ Luj" di Skopje, Macedonia; Scuola di musica "Prenke Jakova" di Scutari, Albania; Scuola di musica "Vasa Pavic" di Podgorica, Montenegro; Scuola di musica "Davorin Jenko" di Belgrado; Conservatorio profesional de musica di Valencia; "Udruzenje Muzik" di Sarajevo in Bosnia-Erzegovina; Istituto musicale nazionale Romeno (UCIMR); e Glasbena Matica Sola di Nova Gorica in Slovenia".

Si sono appena tenute le audizioni per gli studenti delle scuole del territorio forlivese che parteciperanno al "Festival della musica giovane del Mediterraneo" di Forlì. "Il progetto - aggiungono gli organizzatori -. intende offrire ai partecipanti la possibilità di sperimentare una concreta esperienza di coesistenza e dialogo tra culture differenti attraverso la musica, in una situazione di convivenza e studio: rafforzando la cooperazione e la mobilità tra i paesi partecipanti nel settore dell¹educazione musicale giovanile con una rete di relazioni internazionali; riducendo l¹emarginazione sociale giovanile attraverso l¹esperienza di una dimensione musicale che stimola e incoraggia la diversità, l¹integrazione e la tolleranza, e che fornisce strumenti qualificati per un eventuale ingresso nella musica professionistica; favorendo l¹apprendimento dell'inglese come "lingua veicolare"; promuovendo la consapevolezza dei  valori europei di libertà, democrazia, uguaglianza e rispetto dei diritti umani (come da art. 2 del Trattato dell¹Unione Europea) attraverso la convivenza e il "fare insieme"; favorendo l'apprendimento di nuove tecniche musicali  tramite la sperimentazione di generi e stili caratteristici delle culture musicali dei diversi paesi partecipanti; e stimolando la consapevolezza del valore aggiuntivo di instaurare legami sociali in un ambiente multiculturale e inclusivo".

IL PROGETTO - La "Summer-class" si realizza in Kosovo, alla Scuola di Musica Lorenc Antoni di Prizren, dal 13 al 18 luglio ed è finalizzata al Festival della musica giovane del Mediterraneo di Forlì. Vengono tenuti corsi di: flauto, clarinetto, fisarmonica, violino, viola, violoncello, pianoforte (7- 11 anni) pianoforte (12 ­ 18 anni). Gli insegnanti individuano i musicisti che verranno impegnati nell'audizione che permette di selezionare i ragazzi che poi parteciperanno a un nuovo masterclass, con sede a Forlì, finalizzato alle esibizioni concertistiche di una "Orchestra pan-europea" la cui formazione cambia di anno in anno. I giovani esecutori e i loro docenti hanno così la possibilità di studiare insieme, scambiare competenze e impressioni, condividere le serate di svago e i momenti di concerto: come abbiamo constatato nell'edizione 2016, questo permette realmente lo scambio e la conoscenza dei ragazzi, il superamento di diffidenze (gli aneddoti in merito sono innumerevoli), e l'inizio di amicizie, personali e professionali, che durano, facilitate dai social e dall'utilizzo della lingua inglese come lingua veicolare. La seconda fase prevede uno stage  di una settimana finalizzato alla realizzazione dei concerti da tenersi al teatro Mentore di Santa Sofia (9 settembre), mentre quello conclusivo si tiene alla ex chiesa di San Giacomo (10 settembre). Il Conservatorio di Cesena "B. Maderna" propone inoltre una giornata di stage intensivo sulla musica da camera, mentre a Forlì vengono organizzati inoltre laboratori di musica balcanica, finalizzati a realizzare ensemble, sempre misti, che si esibiscano nelle due sere di concerto valorizzando le espressioni musicali tipiche dei paesi ospiti e in una serata ad hoc (8 settembre) nell'ambito delle attività di "800 e 5 Impazza la piazza".

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