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Cronaca

Nascita prematura in ospedale, bimbo viene alla luce a 23 settimane

Nascere a sole 23 settimane di gravidanza, pesando poco più di 500 grammi, è un fatto abbastanza eccezionale. E' avvenuto all'Unità Operativa di Pediatria dell'ospedale Morgagni-Pierantoni di Forlì

La nascita di un bambino prematuro, cioè prima del regolare termine della gravidanza, è un evento abbastanza frequente oggi e i pediatri hanno imparato a prendersi cura di questi neonati facendoli crescere nelle incubatrici dei reparti di Neonatologia per poi riaffidarli ai loro genitori pronti a riprendere il cammino in autonomia e nelle migliori condizioni.

 

Nascere a sole 23 settimane di gravidanza, pesando poco più di 500 grammi, è, invece, un fatto abbastanza eccezionale e che richiede, dal punto di vista sanitario, competenze ed organizzazione all’altezza della situazione. E’ quanto si è verificato all’Unità Operativa di Pediatria dell’ospedale Morgagni-Pierantoni di Forlì, diretta dal dottor Enrico Valletta, alla fine di Luglio quando, imprevedibilmente, una mamma ha partorito un maschietto che, nonostante l’estrema prematurità, ha mostrato chiaramente di volercela fare.

 

E ha trovato le Unità Operativa dell’Ostetricia, della Neonatologia e della Rianimazione pronte ad accoglierlo e sostenerlo in questo delicato momento. Dopo aver ricevuto la prima, fondamentale, assistenza già in sala parto, il bambino è stato affidato alle cure dei medici della Terapia Intensiva Neonatale di Cesena che si sono assunti il difficile compito di aiutarlo a crescere e a completare quello sviluppo che sarebbe dovuto avvenire nell’utero materno. Il percorso è lungo e irto di ostacoli, ma, fino ad oggi, il piccolo ha risposto bene alle cure confermando la propria vitalità ed incoraggiando gli sforzi di quanti lo stanno assistendo.

 

La nascita di un neonato estremamente prematuro (cioè al di sotto delle 25 settimane di gravidanza) rappresenta una sfida per Neonatologi e Pediatri, nonostante gli incredibili progressi realizzati negli anni più recenti. In particolare per i bambini partoriti tra la 22° e la 23° settimana di gravidanza ci troviamo ad operare ai limiti, ad oggi noti, delle possibilità di sopravvivenza fuori dall’utero materno. Questo implica problemi medici, etici e tecnologici di grande complessità ai quali gli Ostetrici, i Pediatri e i Rianimatori di Forlì, insieme ai Neonatologi di Cesena, sono riusciti a dare un’ottima risposta in termini di competenza, di collaborazione e di integrazione.

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