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Cronaca

Nomade in via Paradiso, dopo lo sgombero ritorna il degrado

A dispetto del suo nome, la “pace” in via Paradiso è durata solo poco più di una settimana. Il nomade che ha eletto stabile domicilio nel portico della poco frequentata piazzetta del centro storico è ritornato ad “albergarvi”

A dispetto del suo nome, la “pace” in via Paradiso è durata solo poco più di una settimana. Il nomade che ha eletto stabile domicilio nel portico della poco frequentata piazzetta del centro storico è ritornato ad “albergarvi”. Dopo l'articolo di ForlìToday – che denunciava sia le lamentele dei residenti, sia la situazione insostenibile per lo stesso soggetto “abbandonato” dai servizi sociali -, i vigili urbani sono intervenuti l'indomani per effettuare lo sgombero.

L'effetto dell'azione della Polizia Municipale, tuttavia, è stato limitato. Dopo qualche giorno di assenza, l' “inquilino”, che da un anno e mezzo vive sotto un portico in centro, ha fatto ritorno nella “sua” area, ancora una volta facendo gravare sulle spalle di pochi residenti il peso del mancato intervento del municipio, che per risolvere il degrado ha istituito anche un'apposita squadra anti-degrado che tuttavia in via Paradiso non si è affatto vista. Per questo i residenti e i negozianti del luogo sono tornati a chiedere un nuovo e più energico intervento, anche perché – accanto alla sporcizia – si pone ora un problema ancora più urgente: un senzatetto che, con l'arrivare della stagione fredda, continua a vivere nell'abbandono pur essendo la sua situazione nota ai servizi sociali.

Il soggetto da circa un anno e mezzo ha “eletto” come suo domicilio un portico di una piazzetta pubblica nello stabile tra via Paradiso e via Fossato Vecchio, in pieno centro storico. Si tratta di un nomade che ormai stabilmente dorme e vive (ma anche mangia, produce immondizia e orina) praticamente su un marciapiede, usando un vano contatori come armadio delle sue coperte e delle sue quattro cose di proprietà, e un angolo riparato del portico come letto. Dopo il sopralluogo della Municipale, ha cambiato “angolo” di portico, ma questo non attenua certo i disagi.

Una piazzetta si trasforma in un campo nomadi

A farne le spese sono le persone della zo na, costrette a convivere con la puzza d’orina e la sporcizia. E non si può certo dire che questi residenti pecchino di “scarsa tolleranza”, dal momento che avrebbero ripetutamente pagato, di tasca loro, un servizio di pulizie per rendere il portico frequentabile almeno la mattina, dopo che l' “inquilino” si allontana. In passato, temendo anche per la presenza di materiale infiammabile nel vano contatori condominiale, come appunto le coperte, alcuni residenti hanno provato a svuotare e serrare il pannello, con l’unico effetto di vederselo definitivamente divelto. Anche negli ultimi giorni l’ “ospite” di via Paradiso ha accumulato sul marciapiede rifiuti prelevati dai cassonetti, rendendo il quadro di un piccolo campo nomadi.

Come è stato detto, viene ribadito dai residenti che un clochard va prima di tutto indirizzato verso percorsi di sostegno e aiutato, ma questo aiuto non può essere certo l’abbandonarlo al freddo a pochi metri da piazza Saffi, facendone pagare gli effetti ai cittadini che ruotano intorno a quest'isolato e generando senso di insicurezza e sporcizia in una porzione di centro.

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