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Martedì, 30 Aprile 2024
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Non solo Foro Boario, Zattini: "La prossima sfida sarà l'acquisizione e il rilancio dell'ex Eridania"

"Il Foro Boario è nei nostri cuori - ha esclamato l'assessore ai Lavori Pubblici, Vittorio Cicognani -, ma non ci vogliamo fermare"

La rinascita del Foro Boario. Ma c'è anche un'altra missione che sta a cuore al sindaco Gian Luca Zattini: dare nuova vita all'ex Eridania. "La nostra prossima sfida sarà l'acquisizione, il recupero e il rilancio di un parco straordinario, di quasi 17 ettari, un complesso monumentale, che lascia a bocca aperta e che rappresenta l'equivalente di due campi da calcio al coperto - ha affermato il primo cittadino -. Con l'aiuto di tanti, anche del Fai, cercheremo di vincerla". "Il Foro Boario è nei nostri cuori - ha esclamato l'assessore ai Lavori Pubblici, Vittorio Cicognani -, ma non ci vogliamo fermare. Vogliamo infatti acquisire l'area dell'ex Eridania per farci cose molte importanti". 

Ad accendere i riflettori sull'ex Eridania sarà anche l'associazione Italia Nostra: dal 30 aprile all’8 maggio, nella suggestiva cornice del giardino del Museo Ornitologico Foschi (Via Pedriali 12, Forlì), verrà allestita la mostra documentaria "Non solo zucchero", accompagnata da proiezione di immagini e filmati. Il 7 maggio, dalle 16 alle 19, si terrà invece l’incontro "L’ex Eridania, un sito da salvare", con la partecipazione di studiosi che da anni si occupano di promuovere la tutela e la valorizzazione dell’intera area.

Una sessione specifica sarà dedicata ai dati emersi dagli studi naturalistici che recentemente hanno rafforzato l’importanza del sito dal punto di vista ambientale, che si configura come prezioso tassello di biodiversità in ambito urbano nel quale hanno trovato casa anche alcune specie di uccelli nidificatori. Tutti gli eventi sono a ingresso libero; mascherina FFP2 per l’accesso ai locali al chiuso (per informazioni forli@italianostra.org, 3474017868).

Ma non solo. Lex Eridania sarà al centro Stati Generali del Patrimonio industriale, che si terranno a Roma e a Tivoli in giugno. "Dalla chiusura dell’impianto produttivo avvenuta cinquant’anni fa Italia Nostra, insieme con altre associazioni cittadine, ha cercato soluzioni condivise per il recupero dell’intera area di 16 ettari compatibili con la qualità del patrimonio materiale e immateriale che rappresenta - viene evidenziato -. Nel lungo tempo trascorso, oltre alla crescita del degrado delle strutture architettoniche, si sono sviluppate nuove opportunità che l’associazione intende proporre alla pubblica amministrazione insieme con i cittadini".

"La Settimana del Patrimonio culturale 2022 di Italia Nostra è dedicata all’Italia Salvata, con la finalità di mettere in risalto i risultati positivi ottenuti in questi ultimi anni grazie alle azioni di tutela e valorizzazione dell’Associazione - prosegue Italia Nostra -. Il titolo della campagna ricorda la mostra fotografica, "Italia da Salvare", inaugurata nel 1967 sotto la presidenza di Giorgio Bassani, con il contributo fondamentale di Renato Bazzani e Antonio Cederna. Sono passati anni, qualcosa è stato salvato e qualcosa no, un motivo per affrontare le sfide future con ancora più determinazione. Ogni giorno Italia Nostra mette in pratica i principi della Convenzione di Faro, riunendo i suoi soci in una comunità che “attribuisce valore ad aspetti specifici dell’eredità culturale, e che desidera, nel quadro di un’azione pubblica, sostenerli e trasmetterli alle generazioni future". 

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