Parte il rifacimento dell'illuminazione in centro su 1.630 lampioni: più luce e 63% di energia in meno
Più luce in centro, miglioramento degli elementi di arredo sotto i portici e risparmio energetico, con l'impiego di energia da fonti rinnovabili: a mettere assieme questo terzetto di obiettivi tra sicurezza, ecologia e decoro urbano
Più luce in centro, miglioramento degli elementi di arredo sotto i portici e risparmio energetico, con l'impiego di energia da fonti rinnovabili: a mettere assieme questo terzetto di obiettivi tra sicurezza, ecologia e decoro urbano è il piano di riqualificazione dell'illuminazione pubblica nel cuore di Forlì. Il progetto è stato presentato in Comune, l'ente che finanzierà con un milione di euro di investimento la sostituzione di 1.630 punti luce dell'area antica della città, installando corpi luminosi a led. A dire grazie sarà l'ambiente, col taglio del 63% dell'energia impiegata e la mancata emissione di 130 tonnellate di anidride carbonica. Ma anche la sicurezza, spesso e volentieri infatti in centro angoli bui o mal illuminati non invogliano al transito una volta calata la sera.
E' un "investimento sulla bellezza della citta'". L'obiettivo, spiega il sindaco Gian Luca Zattini, è ridare al centro storico una "luce accettabile" in diverse zone buie. Andando dunque a "migliorare l'estetica", garantendo al contempo "maggiore sicurezza". L'input dell'amministrazione, prosegue, è stata quella di "accendere subito tutti i punti luce" spenti nel precedente mandato, ma anche piazza Saffi che il primo cittadino giudica "ancora eccessivamente buia". "Dobbiamo – ribadisce - mettere al passo con i tempi l'illuminazione pubblica, abbattendo la spesa corrente e aumentando gli investimenti".
Come spiegato dall'Agenzia Dire, nel precedente mandato, la giunta Drei aveva messo mano a 11.000 punti luce, però con un'altra formula: Hera Luce, legata a Forlì con un contratto fino al 2029, ha anticipato l'investimento da 3,8 milioni di euro che viene assorbito con il risparmio energetico, mentre il Comune continua a pagare la tariffa pattuita. In questa seconda tranche invece è il Comune che investe in prima persona, con un tempo di recupero di 10 anni e un beneficio nella sua bolletta di circa 80mila euro l'anno. L'assessore al Bilancio Vittorio Cicognani mette in fila i diversi benefici: il risparmio ecologico, con l'abbattimento delle emissioni; il miglioramento della qualità del centro storico con un'illuminazione più bella; un risparmio "economico" importante sulla spesa corrente, la cui riduzione viene indicata come una priorità per aumentare gli investimenti. Il collega all'Ambiente Giuseppe Petetta guarda anche più avanti: "Riaccenderemo altri punti luce", tra i 1.200 e i 1.400, nel forese e nei quartieri. L'analisi su dove intervenire è in corso e nelle prossime settimane l'Amministrazione avrà in mano i dati dettagliati.
Il progetto, entra nel tecnico il direttore generale di Hera Luce, Alessandro Battistini, rientra nelle politiche europee per la sostenibilità ambientale e va a "migliorare la sicurezza, garantendo sostenibilità grazie a un sistema intelligente di controllo". Si è anche tenuto un occhio di riguardo per la qualita' estetica, con l'intervento approvato dalla Soprintendenza: in sostanza si mantengono i manufatti dotandoli di una tecnologia avanzata, con più luce per terra e meno diffusa verso l'alto. Senza dimenticare che il 99% del materiale utilizzato potrà rientrare nel sistema produttivo e che l'energia è verde al 100%. “Applichiamo a Forlì un progetto di economia circolare sviluppato da Hera Luce, uno dei cinque che il Ministero ha indicato a livello nazionale come buoni esempi”.
Importante anche l'effetto per la qualità delle luce, con una maggior rispondenza ai colori reali durante l'accensione ed elementi stilisticamente più moderni rispetto alle attuali plafoniere, specialmente sotto i portici. L'intervento è già partito e proseguirà per i prossimi 6 mesi, quando tutto il centro storico potrà godere della nuova illuminazione stradale a Led, che è già molto diffusa nella periferia. L'intervento sugli 11mila punti luce che sono stati sostituiti a partire da ottobre 2018 hanno permesso di tagliare la bolletta per l'illuminazione stradale forlivese del 47%, con un risparmio di 388 tonnellate equivalenti di petrolio, ed evitare l'immissione in atmosfera di 837 tonnellate di anidride carbonica.