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Cronaca

Nuovi costi per la vestizione della salma, l'Ausl replica: "Non stava a noi farlo"

Le funzioni di tanatocosmesi e vestizione della salma nelle camere mortuarie non sono inclusi nei nuovi L.E.A., livelli essenziali di assistenza, del 2017

Le funzioni di tanatocosmesi e vestizione della salma nelle camere mortuarie non sono inclusi nei nuovi L.E.A., livelli essenziali di assistenza, del 2017 ne’ in altri provvedimenti amministrativi, e per questo non possono essere più essere svolte da personale della struttura sanitaria, ma devono essere in capo alle imprese di onoranze funebri: è la conferma che arriva dall’Ausl Romagna, dopo le polemiche sollevate sull’argomento dal capogruppo di Forza Italia Fabrizio Ragni, che è in collegamento con le agenzie di pompe funebri. A partire da lunedì, quindi, il “caro estinto” sarà ancora più “caro” dal momento che il servizio sarà svolto a pagamento nel più complessivo servizio di pompe funebri. 

Spiega una nota dell’Ausl: “Nel territorio regionale e anche nel territorio dell’Ausl Romagna persistevano, a seguito di scelte organizzative storicamente diverse, situazioni molto differenziate rispetto alla vestizione delle salme e relativa tanatocosmesi. E’ proprio a seguito di questa disomogeneità e conseguente diverso trattamento tra cittadini, che la Regione ha definito questo ambito di competenza. La scelta sulla modalità di sepoltura ed i relativi oneri, sono un diritto-dovere della famiglia del defunto, che già si esplicita, ad esempio, rispetto al cofano, alla cerimonia, e financo agli abiti da utilizzare per la composizione della salma.  Pare difficile pensare, inoltre, che in un’unica azienda come l’Ausl Romagna non si proceda verso l’omogeneizzazione di trattamento tra utenti in tutti i settori”.

Rispetto, in particolare, ai rilievi delle ditte di onoranze funebri e delle relative associazioni di categoria, si fa presente che “l’Azienda si era premurata per tempo di aprire un confronto con le stesse, ed aveva comunicato una prima data di applicazione delle nuove modalità operative dal primo luglio. Data poi dilazionata al 23 luglio, nonostante alcuni territori fossero già pronti, proprio per dar tempo a tutti di organizzarsi, sebbene le ditte già svolgano questo servizio per le salme delle persone che muoiono al loro domicilio. Al tavolo di confronto l’Azienda ha inoltre manifestato la propria disponibilità ad affrontare insieme le varie problematiche anche attraverso apposito regolamento, ben accolto dalle ditte e comunque rivedibile a fronte di eventuali criticità emergenti.
 

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