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Cronaca

Nuovo arredo verde in corso Mazzini, la forma dei vasi e le piante diventano un tormentone

Prende sempre più forma il nuovo arredo verde di corso Mazzini, prima con l'arrivo di nuovi vasi metallici sui marciapiedi ed ora con la messa a dimora degli arbusti dentro

Prende sempre più forma il nuovo arredo verde di corso Mazzini, prima con l'arrivo di nuovi vasi metallici sui marciapiedi ed ora con la messa a dimora degli arbusti dentro, delle piante di tasso che rimarranno alte circa 2,5 – 3 metri. Le piante andranno a creare una piccola sfilata di verde a mo' di piccoli alberelli, tutti di forme diverse nella potatura, da forme più tondeggianti ad altre più allungate tipo cipresso. Una sorta di sfilata di “sculture verdi” che, nei programmi, andranno potate in modo artistico e non uniforme una o due volte l'anno per creare un movimento tipico del giardino all'italiana. 

E' da molto tempo che i commercianti e l'associazione di valorizzazione di corso Mazzini “Il bello che non ti aspetti” chiedevano nuovi arredi per una valorizzazione del corso di accesso a piazza Saffi, uno dei più colpiti dalla desertificazione commerciale del centro storico. Ma, come spesso succede in questi casi, non mancano le polemiche sui social network quando si entra nella sfera dei gusti personali. E le nuove fioriere di corso Mazzini rischiano così di diventare il tormentone dell'estate 2019 a Forlì. I vasi sono stati criticati per la loro forma spigolosa, piuttosto che arrotondata, per il colore molto scuro e la forma “ a sarcofago” tanto che in più d'uno ha scherzato sulla somiglianza ad una cassa da morto. Altri hanno invece criticato l'eccessivo ingombro del marciapiede, che è uno dei più ampi del centro, specialmente sul lato del comando provinciale dei Carabinieri. C'è anche, certamente, a chi quegli arredi piacciono e che li considerano in ogni caso un passo avanti rispetto alla precedente assenza di verde urbano.

Nel tam-tam di corso Mazzini è finita nel mirino delle proteste anche la scelta degli arbusti, che sono tassi, una pianta inserita tra quelle tossiche, da evitare per esempio nelle aree verdi delle scuole, al pari degli oleandri e delle piante spinose.  Un'accusa che però viene respinta dagli uffici comunali del Verde. I tassi si trovano a Forlì in abbondanza nei giardini pubblici di piazza della Vittoria, nelle aiuole del San Domenico e al cimitero monumentale, tanto per fare esempi. E' vero che il tasso (arbusto tipico e molto comune del giardino all'italiana per la sua facilità di potatura) è una pianta che contiene una tossina che diventa pericolosa solo se ingerita, in grado anche di portare alla paralisi se presa in grandi quantità, al pari degli oleandri che pure sono piante usatissime per il verde stradale di autostrade e strade statali. Il pericolo risiede nelle foglie e soprattutto nel seme, che però con una corretta potatura neanche arriva. Nessun problema invece per gli 'arilli', dei falsi frutti simili a bacche che sono invece innocui. 

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