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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca

Due funerali su tre a Forlì terminano con la cremazione, il regolamento dei cimiteri si tiene al passo coi tempi

Essendo aumentate le cremazioni, il nuovo regolamento prevede l'accoglienza nei cimiteri di urne cinerarie, in cellette che possono essere concesse con un massimo di 50 anni

Il 67% dei 1670 funerali di Forlì del 2023 si sono conclusi con la cremazione. Una prassi che si è accelerata negli ultimi anni, specialmente nel periodo del Covid, e che è ormai consolidata nelle preferenze delle famiglie. E' quanto emerge nell'aggiornamento del Regolamento comunale dei cimiteri, che sarà votato il prossimo Consiglio comunale. L'aggiornamento è stato presentato oggi, martedì, in commissione consigliare. “L'ultima modifica risaliva al 2001”, ricorda l'assessore con delega ai Servizi cimiteriali Giuseppe Petetta.

Molte delle modifiche al regolamento vedono istituzionalizzate prassi che si sono già formate nel tempo e “si basano su una serie di casistiche rilevate dagli uffici”, sempre Petetta. Tra le principali  novità c'è che - visto che non c'è più sofferenza per gli spazi al cimitero monumentale – potranno avere accesso non solo i deceduti residenti a Forlì, ma anche le salme (o resti mortali o ceneri) delle persone nate a Forlì; oppure che abbiano avuto la loro residenza nel comune; o che abbiano membri della propria famiglia già sepolti a Forlì; o infine su domanda di familiari residenti nel Comune di Forlì. La stessa regola è prevista per i cimiteri di frazione, ma solo come deroga e in base alla disponibilità di spazi. 

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Essendo aumentate le cremazioni, il nuovo regolamento prevede, come novità l'accoglienza nei cimiteri di urne cinerarie in cellette, che possono essere concesse con un massimo di 50 anni, mentre per i loculi la concessione massima è di 30 anni. Ci sono poi le tombe di famiglia, che hanno durata fino a 99 anni. Al cimitero monumentale ce ne sono diverse di scadute tra le più antiche e a partire dal 2021 è stata avviata una procedure di evidenza pubblica per la riassegnazione tombe di famiglia retrocesse, anche di valore. 

“Lo scopo è quello di mantenere il decoro del cimitero, evitando tombe in stato di abbandono – spiega la dirigente dei Servizi Cimiteriali Rossella Ibba -. L'ultima procedura dell'anno scorso ha permesso la riassegnazione di tombe di famiglia e ad arcate di valore importante, quasi tutte andate concesse” a nuove famiglie assegnatarie. L'evidenza pubblica, con queste tombe che vengono concesse alla miglior offerta, come un'asta pubblica, si attiva per tombe di valore superiore ai 26mila euro, mentre per quelle di valore inferiore si procede a sportello su richiesta in base alla disponibilità al momento.

D'altra parte il cimitero monumentale ospita anche veri e propri scrigni di arte tra le tombe monumentali ed è per questo che il grande camposanto di via Ravegnana è stato iscritto nel dicembre scorso nell'elenco dei cimiteri monumentali di carattere storico-artistico della Regione Emilia-Romagna, in quanto all'interno sono stati individuati 50 siti con valore monumentale, che dispongono ora anche di mappa per individuarli nel cimitero e per valorizzarli culturalmente. In questo senso si può quindi accedere al cimitero come in una struttura museale. 

Tra le altre novità, viene concesso di accedere al cimitero con gli animali di affezione, ma solo dentro un trasportino. Una curiosità è poi che le ceneri degli animali di affezione possono essere sepolte con il padrone, in un'urna che viene considerata e annotata come 'arredo', senza vincoli di natura sanitaria. 

Sul fronte dell'opposizione il consigliere di 'Forlì e Co' Giorgio Calderoni loda alcuni aspetti di modernizzazione del nuovo regolamento, come la nuova possibilità di svolgere cerimonie funebri della Chiesa Cattolica, ma anche di altre confessioni religiose o di rito laico non in contrasto con l'ordinamento giuridico italiano, con l'opportunità di usare gratuitamente anche il Pantheon.

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