Sul palco ancora una volta per un gesto di solidarietà. È con lo scopo di raccogliere fondi per aiutare la ricerca contro i tumori dell’Istituto Scientifico Romagnolo per lo Studio e la Cura dei Tumori Irst Irccs che l’Associazione culturale ravennate ‘Officina della Musica’ ha portato in scena – per il secondo anno consecutivo - il proprio talento con lo spettacolo ‘A Christmas Carol – il Musical’ lo scorso 20 dicembre nel teatro ‘Monti’ di Alfonsine. I promotori del musical hanno consegnato il ricavato al professor Dino Amadori, direttore scientifico Irst Irccs e ad alcuni ricercatori dell’Istituto.

Grazie all’impegno degli organizzatori dell’evento sono stati raccolti, tra biglietti e donazioni dirette, oltre 2.500 euro. La somma sarà utilizzata per sostenere lo studio “Studio dell’impatto di geni diversi da Brca1/2 nella predisposizione dei tumori della mammella ereditari” del Laboratorio di Bioscienze Irst. Lo scopo del progetto sarà quello di comprendere e dimostrare, attraverso l’utilizzo di tecnologie di ultima generazione, quali siano i geni, ancora sconosciuti, che possono contribuire allo sviluppo del tumore al seno di origine ereditaria.

“Siamo stati molto felici di aver potuto dedicare anche quest’anno il nostro spettacolo all’Irst – hanno detto Eleonora Casadio e Marco Castelvetro, rispettivamente direttrice e presidente di Officina della Musica –. Questo è stato possibile anche grazie all’aiuto di Alfonsine Rete Imprese che ci ha permesso di avere il teatro gratuitamente. In questo modo abbiamo potuto portare in scena lo spettacolo che ha registrato il sold out consentendoci di raccogliere una cifra che speriamo possa essere fruttuosa per la ricerca contro i tumori”.

“È bello vedere come si possa contare su giovani che comprendono l’importanza di ciò che facciamo all’Irst - ha commentato Amadori – e ringrazio di cuore perché queste sono cifre che possono contribuire al mantenimento dell’attività di un giovane ricercatore oppure all’acquisto di materiale di consumo necessario per le ricerche. Iniziative come queste devono essere d’esempio e, in questo caso in particolare, contribuiranno a portare avanti uno studio importantissimo per aumentare ancor di più la conoscenza di ulteriori geni che contribuiscono allo sviluppo di tumori ereditari della mammella ”.
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