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Cronaca

"Un'opera al mese", i capolavori nelle collezioni forlivesi escono dai musei per essere ammirati e spiegati

Un'opera d'arte al mese da tirare fuori dai musei cittadini, per essere adeguatamente spiegata, approfondita e illustrata  in modo divulgativo da un esperto

Un'opera d'arte al mese da tirare fuori dai musei cittadini, per essere adeguatamente spiegata, approfondita e illustrata  in modo divulgativo da un esperto. Prende corpo l'iniziativa 'Un'opera al mese' voluta dall'amministrazione comunale per far conoscere ai forlivesi i tesori delle collezioni d'arte presenti in città. Si parte con 9 capolavori, che – dove possibile – saranno portati in una sala conferenze e oggetto di un approfondimento. Si tratta di opere di tutte le epoche conservate alla Pinacoteca civica, a Palazzo Romagnoli e anche nella Collezione privata della Fondazione Cassa dei Risparmi.

“Lo scopo è di rendere i forlivesi orgogliosi delle opere della loro città, e di farle conoscere dato che l'affluenza alla Pinacoteca civica è abbastanza scarsa”, spiega l'assessore alla Cultura Valerio Melandri. L'iniziativa è resa possibile dalla neonata associazione 'Amici dei musei', fondata lo scorso settembre. Le opere saranno tolte dalla loro attuale collocazione e posizionate da sole durante l'incontro, al fine di valorizzarne la singolarità. Non si tratta né di prestiti, né di revisione degli allestimenti museali, dal momento che i quadri torneranno al loro posto terminato l'incontro. 

Le opere saranno spostate quando possibile, altrimenti sarà il pubblico a muoversi, come nel caso del primo incontro, quello di sabato 31 gennaio, dedicato all'Ebe del Canova che, data la sua fragilità, non verrà spostata dalla sua sala dedicata. A spiegare l'opera, a fianco di essa, sarà il professor Francesco Leone, docente di Storia dell’Arte Contemporanea presso l’Università degli Studi “G. D’Annunzio” di Chieti-Pescara, con una relazione su "Antonio Canova e la rinascita della scultura: la modernità della Ebe di Forlì", dalla collezione del Museo Civico di San Domenico.

Queste le opere a cui sarà dedicato un spazio particolare in questa prima edizione:

31 gennaio, Museo di San Domenico: “Ebe” - Antonio Canova
28 febbraio, Museo di San Domenico: “Dama dei gelsomini” - Lorenzo di Credi
20 marzo, Museo di San Domenico: “Buoi al carro” - Giuseppe Fattori
17 aprile, Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì: “Una madre” - Silvestro Lega
22 maggio, Museo di San Domenico: “Primi passi” - Jacques Sablet
25 settembre, Museo di Palazzo Romagnoli: “Lavoro” - Giuseppe Capogrossi
23 ottobre, ex-Collegio Aeronautico: “Icaro e i mosaici del volo” - Angelo Canevari
20 novembre, Museo di San Domenico: “Il Battesimo di Cristo” - Marco Palmezzano
11 dicembre, Museo di Palazzo Romagnoli: “Tornio e telaio” - Fortunato Depero

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