Operazione "Watussi": la Guardia di Finanza nella sede di una società di sponsorizzazione
Dalle prime ore di giovedì i militari delle Fiamme Gialle, coordinati dal sostituto procuratore Irene Lilliu, hanno fatto visita ad una società che si occupa della raccolta di sponsorizzazioni
Dichiarazione fraudolenta, all’omessa o infedele dichiarazione, per finire all’emissione ed annotazione di fatture per operazioni inesistenti. Questi i capi d'accusa dell'operazione della Guardia di Finanza di Pesaro-Urbino "Watussi", che ha svolto una serie di perquisizione tra Romagna e Marche nelle sedi associazioni sportive. Dalle prime ore di giovedì i militari delle Fiamme Gialle, coordinati dal sostituto procuratore Irene Lilliu, hanno fatto visita ad una società di sponsorizzazioni Forlì.
In particolare la società mercuriale finita nel mirino è già al centro di un'attività d'indagine fiscale e penale iniziata alcuni mesi fa, con le posizioni dei titolari tutt'ora al vaglio. Si occupa della raccolta di sponsorizzazioni, operando anche per conto di una società sportiva pallavolistica di Urbino. Giovedì mattina sono stati raccolti faldoni di documentazioni, che si aggiungono a quelli già sequestrati nel corso dell'indagine portata avanti dal comando di Piazza Dante. Non ci sono indagati di questa società.
La Guardia di Finanza ha effettuato perquisizioni anche ad Urbino ed in altre 5 associazioni sportive in provincia di Pesaro-Urbino, Rimini. Spiegano gli inquirenti in una nota: "Le condotte delittuose sarebbero state commesse al fine di aggirare la tassazione dei ricavi conseguiti da una società sportiva, avvalendosi indebitamente delle agevolazioni fiscali previste per le associazioni sportive e utilizzando, altresì, fatture relative a prestazioni mai rese o rese in parte. Gli indagati, allo stato attuale, sono i tre legali rappresentanti della società e delle associazioni, cui oggi è stata notificata l’informazione di garanzia".
