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Cronaca

Livio Corazza ordinato vescovo di Forlì: "Impegno prioritario per i poveri e per una chiesa sinodale"

Il nuovo vescovo ha subito delineato i punti fondanti del suo imminente impegno in Romagna: "Continueró con le mie scelte operate in questi anni di servizio pastorale"

Concattedrale di Concordia Sagittaria (provincia di Venezia) gremita per l'Ordinazione episcopale di monsignor Livio Corazza, il sacerdote friulano 64enne scelto da papa Francesco nel gennaio scorso come nuovo vescovo di Forlì-Bertinoro. All'interno della chiesa, risalente al Quattrocento e costruita a croce latina, con tre navate separate da due file di archi a tutto sesto, c'erano almeno quattrocento fedeli, fra cui un centinaio di forlivesi, capitanati dal pastore uscente monsignor Lino Pizzi. Tra i 100 romagnoli c'erano ben 16 sacerdoti diocesani con il vicario generale monsignor Pietro Fabbri, oltre ad una delegazione di giovani accompagnati da don Andrea Carubia, responsabile della pastorale giovanile della diocesi di Forlì-Bertinoro.

Nelle prime fila spiccavano il sindaco di Forlì Davide Drei, il vice sindaco Lubiano Montaguti, il presidente della Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlí Roberto Pinza e il direttore  della Caritas diocesana di Forlí-Bertinoro Sauro Bandi. La santa Messa è iniziata con la solenne processione, scaturita dal sagrato esterno nonostante la pioggia, che ha portato all'altare maggiore i ministranti, i diaconi, i 100 sacerdoti e i 4 vescovi concelebranti. Dopo la proclamazione del Vangelo e l'invocazione dello Spirito Santo, l'eletto è stato presentato all'assemblea dei fedeli, con monsignor Fabbri che ha letto il decreto papale di nomina.

Ordinazione episcopale di monsignor Livio Corazza

"Caro don Livio - esordisce nell'omelia il presidente dell'assemblea liturgica monsignor Giuseppe Pellegrini, rivolgendosi al consacrando - quando sarai vescovo a Forlí-Bertinoro, dovrai tenere a mente tre immagini indelebili di servizio: il buon Samaritano, che si china a fasciare le piaghe, il Buon Pastore che porta il lieto annuncio a tutti e l'umile servo, che esercita la corresponsabilitá come servizio e non come comando. Sii vangelo vivente e piccola fiamma che illumina i passi di coloro che incontrerai". Al termine dell'omelia, ricalcando un rituale antichissimo della chiesa, monsignor Corazza è stato interrogato sul proposito di custodire la fede ed esercitare il proprio ministero.

L'ordinando si è inginocchiato e ha ricevuto il crisma episcopale per l'imposizione delle mani dello stesso Giuseppe Pellegrini, vescovo di Pordenone-Concordia, avendo come co-consacranti Lino Pizzi, suo predecessore a Forlì-Bertinoro, Claudio Cipolla vescovo di Padova e Matteo Maria Zuppi, arcivescovo di Bologna e presidente della Conferenza episcopale dellEmilia-Romagna. Accanto ai celebranti sedeva anche don Germano Pagliarani, il sacerdote forlivese di più recente ordinazione (26 settembre 2015), che monsignor Corazza ha voluto sull'altare assieme al presbitero più giovane della sua diocesi di provenienza.

Dopo l'imposizione del libro dei Vangeli da parte di due diaconi, don Livio ha ricevuto l'unzione sul capo e le insegne del grado, l'anello, la mitria e il pastorale. E stato quindi invitato a sedere sulla cattedra episcopale, ricevendo l'abbraccio di pace da parte dei vescovi. La cerimonia religiosa si è dipanata per oltre due ore fra preghiere, cori, intercessioni e persino applausi, che sono divenuti anche scroscianti nel momento in cui don Livio ha preso la parola, al termine del rito, pronunciando il suo primo discorso da vescovo. I primi sentimenti espressi sono stati la difficoltá per il distacco e il senso di inadeguatezza per il nuovo incarico. Poi monsignor Corazza ha manifestato grande fiducia e gratitudine nel Signore, rivelando di aver ricevuto molto piú di quanto donato nel suo servizio pastorale ai concordiesi. "Dio si rivela soprattutto nei poveri".

Il nuovo vescovo ha subito delineato i punti fondanti del suo imminente impegno in Romagna: "Continueró con le mie scelte operate in questi anni di servizio pastorale, con un'attenzione particolare ai poveri e alla costruzione di una chiesa veramente sinodale, cioè di ascolto, condivisione e dialogo". Dopo la cerimonia, i forlivesi hanno salutato il loro nuovo pastore nel corso dell'incontro conviviale offerto dalla comunità parrocchiale di Concordia, che don Livio ha guidato per 7 anni. Monsignor Corazza entrerà da vescovo nella città romagnola nel primo pomeriggio di domenica 22 aprile, con un primo saluto sul palco allestito in piazza Saffi e la solenne celebrazione d'insediamento, all'interno di quella che sarà la sua nuova cattedrale, dedicata alla Santa Croce di Gerusalemme. 

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