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Cronaca

Per l'ordinazione a vescovo di don Erio serve il Palafiera con i suoi 5mila posti

“Vista l’importanza della celebrazione e valutata la caratura del sacerdote, uomo di cultura e teologo conosciuto in tutt’Italia abbiamo pensato che il Duomo di Forlì non sarebbe bastato a contenere tutti i fedeli

“Ci lavoriamo da tre mesi”. E’ tutto pronto a Forlì per la consacrazione episcopale di don Erio Castellucci, in programma sabato 12 settembre, alle 16.30, nell’inconsueto scenario del Palafiera, in via Punta di Ferro. L’indomani del 3 giugno, giorno della comunicazione ufficiale da parte del Vaticano della nomina di don Erio Castellucci ad arcivescovo di Modena ed abate di Nonantola, la Diocesi di Forlì-Bertinoro ha subito costituito un comitato, presieduto dal vicario generale don Pietro Fabbri, per organizzare nel migliore dei modi l’evento.

“Vista l’importanza della celebrazione e valutata la caratura del sacerdote, uomo di cultura e teologo conosciuto in tutt’Italia – dichiara il vicario in sede di presentazione dell’evento – abbiamo pensato che il Duomo di Forlì non sarebbe bastato a contenere tutti i fedeli. Da qui la scelta del grande contenitore di via Punta di Ferro, capace di 5.200 posti a sedere”. E’ una decisione che, come spiegato dall’architetto Claudio Giannelli, incaricato dalla Diocesi degli adempimenti tecnici, comporta spese ingenti ma necessarie, in parte recuperate domenica scorsa con la specifica colletta operata nelle parrocchie forlivesi: solo la predisposizione degli ambienti costa 31.000 euro, cui ne vanno aggiunti 18.000 per l’affitto del Palafiera, 4.000 per il rinfresco successivo alla festa, senza dimenticare i costi per l’assicurazione collettiva dell’evento, decorrente dal 9 al 14 settembre.

Presentata la giornata di ordinazione in diocesi (Foto A.Salieri)



Appena venuto a conoscenza della nomina di don Erio – confida il vescovo di Forlì-Bertinoro monsignor Lino Pizzi – ho subito provato una grande gioia: ero orgoglioso che papa Francesco avesse scelto un nostro prete per una diocesi così importante. Poi si è insinuata anche una buona dose di tristezza: don Erio è stato chiamato ad una grande responsabilità, ma è pure un sacerdote che ci viene tolto”. Una volta superato il primo impatto emotivo, il vescovo forlivese (nativo proprio di Modena, n.d.r.) ha detto al Nunzio: “Se poi mi dice che il Papa lo manda Arcivescovo Metropolita alla Chiesa di Modena-Nonantola, sono ancor più contento”. Monsignor Pizzi ha contribuito in larga parte alla scelta operata da Bergoglio: “Ogni tre anni un vescovo deve comunicare a Roma una rosa di ‘papabili’ all’ordinazione episcopale. E’ un elenco in cui don Erio non poteva certo mancare. Con lui sono andato sul velluto”.

petta al nunzio approfondire, fino a consegnare rapporti dettagliati al papa, con la differenza che il pontefice italo-argentino non delega più come in passato, ma sceglie personalmente i nuovi vescovi. Il pastore d’anime di Forlì-Bertinoro ha poi spiegato quali sono i compiti di un vescovo: “Predicare il Vangelo con autorità, provvedere il popolo di Dio dei mezzi della Salvezza, dei quali il principale è l’Eucaristia, e infine governare, far crescere il proprio gregge nella verità e santità”. La cerimonia di consacrazione di don Erio, La solenne liturgia di consacrazione, che durerà due ore e mezza circa, sarà presieduta dal vescovo Pizzi, che avrà accanto a se monsignor Enrico Solmi, vescovo di Parma e presidente della Commissione episcopale per la famiglia e la vita.

Per una consacrazione episcopale, la cerimonia e la tradizione richiedono la presenza di tre vescovi: nel caso di don Erio la regola è abbondantemente rispettata, visto che il 12 settembre al Palafiera si prevede la partecipazione di almeno 5.000 persone, fra cui 300 sacerdoti, 50 ministranti e una trentina di vescovi da tutt’Italia. E’ certa la presenza del cardinal Carlo Caffarra arcivescovo di Bologna, ma potrebbe intervenire anche monsignor Nunzio Galantino, Segretario Generale della Conferenza Episcopale Italiana e vescovo di Cassano allo Ionio. La macchina organizzativa diocesana incaricata di preparare il grande evento ecclesiale di sabato 12 settembre al Palafiera, ha inviato per tempo gli inviti alle autorità di Forlì e di Modena.

Sono stati coinvolti 150 volontari espressi dalle parrocchie, dalle associazioni e dai movimenti ecclesiali forlivesi, i quali garantiranno un servizio d'ordine per i parcheggi e per l'entrata al Palafiera. Le autorità e i sacerdoti avranno un “pass” per il parcheggio riservato e per il posto nominativo interno al grande contenitore sportivo, mentre gli altri fedeli potranno accedere ai vari settori accompagnati dagli incaricati. Nell’eventualità che non dovessero bastare i 5.200 posti predisposti al Palafiera, ne saranno allestiti altri 800 in un padiglione della Fiera dotato di maxischermi. Dopo la celebrazione liturgica è previsto un buffet per tutti, sempre nei padiglioni della Fiera. L’intera celebrazione sarà trasmessa in diretta dall’emittente locale Teleromagna.


 

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