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Cronaca

Malata di Sla accolta da Papa Francesco: “Essere con lei è il miracolo più grande della mia vita”

Si è commosso persino papa Francesco lunedì mattina, in Vaticano, di fronte alla carica esistenziale di Gabriella Grossi

La vita è un dono talmente grande, che si può gustare anche prigionieri del proprio corpo ed attaccati ad un respiratore da 13 anni. Si è commosso persino papa Francesco lunedì mattina, in Vaticano, di fronte alla carica esistenziale di Gabriella Grossi. Grazie all’interessamento del vescovo di Forlì-Bertinoro monsignor Lino Pizzi, Gabriella, 58enne forlivese madre di 3 figli e dal 1999 ammalata di “sla”, acronimo della terrificante “Sindrome Laterale Amiotrofica”, ha potuto assistere alla messa celebrata dal pontefice argentino nella residenza di Santa Marta.

La donna, completamente immobile dal 2001 e in grado di comunicare grazie all’unico movimento rimastole, quello delle palpebre degli occhi, è giunta a Roma a bordo di un mezzo attrezzato messole a disposizione dalla Croce Rossa Italiana. Nel gruppo di forlivesi che l’hanno accompagnata, oltre al vescovo Lino che ha concelebrato la santa messa col papa, c’erano il marito Giovanni Guidi, i tre figli Francesco, Filippo e Lucia, gli infermieri Valerio Morelli e Stefania Nanni, il dottor Pierdomenico Sabbatani e l’amica Anna Panzera. Gabriella, l’estate scorsa, di ritorno dall’ultimo dei tre viaggi a Lourdes compiuti finora con l’Unitalsi, ha comunicato con gli occhi al marito di voler andare a Roma per incontrare papa Francesco.

L'incontro con Papa Francesco

Della sua richiesta si è fatta carico lo stesso monsignor Lino Pizzi, che ha smosso mari e monti pur di esaudire il desiderio della donna. Lunedì, alle 6.30, il gruppo si è fatto trovare puntuale in Vaticano, all’ingresso della residenza di Santa Marta. Compatibilmente con i pochi posti a disposizione, chiunque può chiedere di partecipare alla messa che il papa celebra alle 7 ogni mattino della settimana, dal lunedì al sabato, nella piccola chiesa di Casa Santa Marta, la residenza scelta come sua abitazione. Basta inviare una domanda scritta, con posta ordinaria, al seguente indirizzo: Segreteria di Sua Santità Francesco, Casa Santa Marta, 00120 Città del Vaticano. Il problema è che si tratta di poco più di una cappella con appena 50 posti a disposizione.

La metà di questi, per espressa disposizione del papa, è riservata ai cittadini di Roma. La prima cosa che Bergoglio ha comunicato al mondo attonito subito dopo la sua elezione, è stato proprio il fatto di essere, in primis, il “vescovo della Città Eterna”. Il pontefice, smessi gli abiti della liturgia, ha atteso all’uscita dalla chiesa i circa 40 fedeli che avevano preso parte alla messa. Quando è stato il momento di Gabriella, papa Francesco l’ha abbracciata e baciata, chiedendo alla donna di pregare per lui. Per tutta risposta, i figli hanno riferito al pontefice quanto comunicato loro con gli occhi dalla madre inferma nella lettera di ringraziamento al pontefice, dettata l’indomani della certezza del viaggio a Roma: “Santità, essere qui con lei oggi è il miracolo più grande di questa vita meravigliosa, che vale la pena di essere vissuta, sempre”. Una risposta che ha lasciato senza fiato gli accompagnatori di Gabriella e lo stesso papa, suscitando la commozione dei presenti.

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