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Cronaca

Parco commerciale di Santa Maria Nuova, no degli ambientalisti: "Stop al consumo di suolo"

Netta contrarierà, con un comunicato comune, di varie associazioni ambientaliste di Forlì contro la previsione urbanistica di un nuovo parco commerciale a Santa Maria Nuova

Netta contrarierà, con un comunicato comune, di varie associazioni ambientaliste di Forlì contro la previsione urbanistica di un nuovo parco commerciale a Santa Maria Nuova, composto da 6 strutture di media superficie di vendita, un'area paragonabile in estensione a quella che sta per sorgere di fronte al casello autostradale di Forlì. Scrivono i gruppi No Megastore, Legambiente, 
Fiab Forlì, Parents for future Forlì e Wwf provinciale: “Siamo allibiti dalle ultime notizie giunte in merito alla prossima pianificazione di un nuovo centro commerciale da 25 000 metri quadri nel comune di Bertinoro in fregio alla via Emilia”.

Ed ancora: “Siamo alle porte di Forlì, la stessa città che vanta un Piano Commerciale con ben 97 aree ove ad oggi è possibile costruire superfici commerciali e che vedrà molto probabilmente nascere con la nostra contrarietà un altro colosso di cemento in zona autostrada. A Bertinoro verranno consumati ben 120.000 mq di terreno agricolo, in barba al tanto sbandierato, quanto ignorato, stop al consumo di suolo. Questa ulteriore cementificazione è inacettabile anche sotto il punto di vista della lotta ai cambiamenti climatici. Preservare il suolo (dove è immagazzinato il più importante stock di CO2 terrestre) è fondamentale per la nostra vita sul pianeta e quindi dalla sua difesa, oltre allo azzeramento delle emissioni di CO2, dipende buona parte del successo della lotta contro i cambiamenti climatici”.

“Eppure non siamo temporaneamente tanto lontani dalla emanazione della legge Regionale 24/2017 una legge nata con l'obbiettivo prioritario di introdurre il principio del consumo di suolo a saldo zero. Dalla presentazione del recentissimo rapporto ISPRA sul consumo di suolo emerge come nella sola provincia di Forlì-Cesena nel 2020 siano spariti 17000 ettari di terreno agricolo coperti dal cemento alla velocità di 2mq al secondo. La nostra regione è al quarto posto per consumo di suolo dopo Campania, Veneto e Lombardia”.

Per gli ambientalisti “si tratta di scelte assurde e scellerate prive di ogni logica, improntate esclusivamente sul fattore ecconomico e che vanno ad ignorare i danni diretti alla salute e alla qualità della vita. Siamo molto vicini ad un punto di non ritorno che richiede una presa di coscienza e un azione conseguente, non a parole ma con i fatti. E quanto si appresta a fare il comune di Bertinoro va sicuramente in direzione sbagliata”.

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