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Cronaca

Pari Opportunità, "tutelare la maternità a tutti i livelli"

"L'appello lanciato in questi giorni a livello nazionale dal comitato "188 donne per la legge 188" va sostenuto a tutti i livelli". Lo ha detto Maria Maltoni, assessore alle Pari Opportunità

“L'appello lanciato in questi giorni a livello nazionale dal comitato “188 donne per la legge 188"  va sostenuto a tutti i livelli. Tra i provvedimenti legislativi di tutela del lavoro e contrasto al sommerso eliminati dall'ultimo  governo Berlusconi, la soppressione della norma della legge 188/2007 che, regolamentando con una apposita modulistica l'istituto delle dimissioni volontarie,  cercava di impedire le finte “dimissioni volontarie” ma in realtà  imposte nel primo anno di vita del bambino, ha assunto una particolare gravità". Lo ha detto Maria Maltoni, Assessora alle Pari opportunità e conciliazione in Comune a Forlì.

"Eliminando infatti i moduli numerati e validi per un breve periodo, che erano stati previsti dalla normativa, di fatto si è incentivato il grave fenomeno del licenziamento per “maternità”, una piaga purtroppo ancora diffusa in Italia. E' perciò necessario un nuovo provvedimento che, pur attraverso una modalità che dal punto di vista burocratico non sia un inutile appesantimento per le imprese, riesca a garantire l'effettiva tutela della maternità quale valore sociale, troppo spesso conclamato nel nostro Paese, ma solo a parole".

"Sulla base di queste considerazioni, come assessora alle Pari Opportunità e Conciliazione del Comune di Forlì - conclude Maltoni - ho aderito all'appello  lanciato dal comitato nazionale “188 donne per la legge 188” alla ministra Fornero ed invito cittadine e cittadine a sostenere tutte le iniziative che sul territorio verranno prese a supporto della iniziativa, a partire dalla firma di cartoline promossa dai coordinamenti femminili di CGIL, CISL, UIL”.
 

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