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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Forlì, un parroco diocesano per Santa Maria del Fiore

"Santa Maria del Fiore avrà un parroco diocesano. Parola di vescovo". Eravamo rimasti al 5 luglio scorso, con l'incontro del superiore dei Frati Minori Cappuccini dell'Emilia-Romagna, padre Matteo Ghisini

“Santa Maria del Fiore avrà un parroco diocesano. Parola di vescovo”. Eravamo rimasti al 5 luglio scorso, con l’incontro del superiore dei Frati Minori Cappuccini dell’Emilia-Romagna, padre Matteo Ghisini, e la comunità parrocchiale di Santa Maria del Fiore, per nulla rassegnata a veder partire da Forlì gli amati francescani dopo 500 anni. Dai rappresentanti della Gioventù Francescana-Gifra a quelli del Gruppo di Preghiera “Padre Pio”, dai volontari della Mensa dei poveri “San Francesco” agli aderenti al Terz’ordine francescano, la percezione finale di quella riunione fu una sola: “Con un pugno di mosche in mano”.ùù

Lo scorso 20 luglio c’è stata un’importante appendice della vicenda, che ha mitigato non poco gli umori: il vescovo di Forlì-Bertinoro monsignor Lino Pizzi ha, infatti, accettato di ricevere in Curia alcuni parrocchiani di Santa Maria del Fiore, per parlare del futuro.

“Il vescovo mi ha tranquillizzato molto – riferisce Michela Bendandi, a nome del locale Gruppo di Preghiera “Padre Pio” - avendo confermato che, alla partenza dei frati, manderà un parroco permanente per continuare l’intensa attività educativa e sociale in atto”. Nonostante le notorie difficoltà del clero diocesano, composto sì da un centinaio di sacerdoti, ma in gran parte anziani o in precarie condizione di salute, monsignor Pizzi è stato esplicito: “E’ chiaro che, passando da tre ad una le figure spirituali di riferimento, il vostro impegno come laici dovrà essere totale, per far sì che il ruolo del sacerdote possa tradursi in attività di coordinamento”. La rappresentanza di Santa Maria del Fiore intervenuta all’incontro, ha rimarcato fortemente anche l’altra necessità che sta molto a cuore ai parrocchiani: “Lo spirito francescano – dichiara Michela - che permea i nostri ambienti da mezzo millennio e che fa da supporto al nostro agire, deve rimanere, nonostante l’addio dei frati”.

Ovvio il riferimento alle attività sociali e caritative più importanti avviate in via Ravegnana, 96, a cominciare dalla celeberrima e insostituibile Mensa dei Poveri, fondata da padre Lazzaro Corazzi nel 1983 e capace di erogare dai 60 ai 70 pasti ogni giorno. Difficile pensare ad un futuro del servizio, oggi strutturato in onlus “San Francesco” presieduta dal parroco francescano, senza entrare nell’orbita della Caritas diocesana, già presente in loco con l’Accoglienza notturna. Riguardo all’assegnazione dei locali parrocchiali alle varie realtà operanti a Santa Maria del Fiore, il vescovo si è rimesso al volere degli stessi frati, ultimo atto prima della definitiva partenza da Forlì, prevista per settembre 2012. “Manca ancora un anno al distacco – conclude Michela – ma noi non saremo mai sufficientemente pronti, almeno con il cuore”.

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