rotate-mobile
Cronaca

"Pensieri, parole e azioni sul tema della violenza sull'infanzia": convegno a Forlì

“La scuola – spiega il dottor Valletta – è la prima che può identificare la violenza al minore, tanto che si può parlare di insegnanti come “sentinelle avanzate”

"Pensieri, parole e azioni sul tema della violenza sull'infanzia", è il tema del Convegno che si svolgerà a Forlì, sabato Al Salone Comunale del Comune di Forlì. L’iniziativa, organizzata dagli operatori dei servizi educativi e sociali del Comune di Forlì e dai professionisti sanitari dell'Ausl Romagna - Forlì, parte da lontano. Più precisamente, inizia con la costituzione, nel 2013, del gruppo dell’Ausl di Forlì per la violenza alla donna e al minore, si inserisce nella rete antiviolenza costituita dall’Assessorato Politiche di Welfare del Comune di Forlì e dalle Forze dell’Ordine e si collega al Convegno “Violenza sulle Donne”: priorità e strumenti in Area Vasta Romagna”

“La Regione Emilia Romagna ha redatto le “Linee di indirizzo regionali per l'accoglienza di donne vittime di violenza di genere e linee di indirizzo regionali per l'accoglienza e la cura di bambini e adolescenti vittime di maltrattamento/abuso – spiega il dottor Enrico Valletta, direttore dell’Unità operativa di Pediatria di Forlì e relatore al Convegno - e la Prefettura di Forlì-Cesena ha anche realizzato  un documento di intesa, che descrive la rete di servizi e le modalità di intervento che a Forlì si sono create attorno al problema. Che deve necessariamente essere trattato non solo da un punto di vista sanitario o sociale, ma anche culturale e persino filosofico, come sentirete esporre dai relatori del Convegno, perché la violenza all’inerme va ricercata e indagata nelle motivazioni più profonde e personali”

La prima indagine nazionale sulla violenza sui minori, datata 2012, è stata fatta dal Cismai (coordinamento italiano dei servizi contro il maltrattamento) su un campione dei comuni di tutto il territorio italiano e ci dice che la prevalenza di abuso sui minori 0-17 anni è di 1 su 100, mentre quella tra i bambini presi in carico dai servizi sociali è del 15,4%. Il 52, 5 % sono femmine, il 47,5% sono maschi.

“La scuola – spiega il dottor Valletta – è la prima che può identificare la violenza al minore, tanto che si può parlare di insegnanti come “sentinelle avanzate”, in grado di segnalare attraverso gli opportuni canali (generalmente, i servizi sociali) una sospetta situazione di maltrattamento. Da qualsiasi operatore sanitario o sociale provenga la segnalazione, l’iter degli accertamenti è ben delineato ed estremamente delicato. In alcune situazioni il bambino può essere sottoposto ad audizione, cioè il minore viene ascoltato da personale preparato in un contesto protetto e giuridicamente controllato. Il percorso giudiziario che ne può scaturire mira, anzitutto, alla protezione del minore e la temporanea accoglienza presso il reparto di Pediatria è solo uno dei possibili provvedimenti. Non dimentichiamo che la violenza alle donne e la violenza al bambino sono in connessione tra loro, perché spesso il minore si trova ad assistere al maltrattamento subito dalla madre (violenza assistita). Questa esperienza estremamente negativa può avere delle ripercussioni sulla psiche e sulla crescita del bambino allo stesso modo di una vissuta in prima persona ”.

Dal punto di vista del contesto ambientale, secondo i dati dei Servizi Sociali, la violenza sessuale o il maltrattamento avvengono 4 volte su 5 tra le mura domestiche (80,2%), a causa di un genitore, o da altra figura convivente; nel 7% dei casi da parenti non conviventi col minore  e nel 12,7% da persone fuori dalla famiglia e dalla cerchia dei parenti. Il convegno intende dare una prima risposta ad un’ esigenza formativa e organizzativa che vede nella tutela del minore maltrattato il suo obiettivo più esplicito.

L’invito a partecipare (ci si può iscrivere contattando la coordinatrice del corso, Patrizia Grementieri, della Direzione Infermieristica e Tecnica di Forlì, alla e-mail: p.grementieri@ausl.fo.it) è rivolto al personale della scuola, delle istituzioni giudiziarie e della rete socio-sanitaria coinvolto in questa attività di prevenzione e tutela. Alcuni esponenti di queste realtà porteranno il loro pensiero e la loro esperienza per aiutarci a comprendere meglio il nostro ruolo, le connessioni che ci consentono di interagire al meglio e le nostre possibilità di intervento. “Non si tratta solo di un convegno tecnico per tecnici – conclude il dottor Valletta - ma di una riflessione culturale sul tema della violenza e sui pensieri, le parole e le azioni ad essa legati.”

PROGRAMMA

8.30-9.00 Apertura dei lavori (Davide Drei, Maria Grazia Stagni, Catherine Hamon)

9.00-9.50 Lettura magistrale: (Introduce Antonella Liverani) I significati possibili della violenza sul bambino (Federico Leoni)

Ancora pensieri e parole (Mod.: Giustino Melideo, Enrico Valletta)

9.50-10.10 Violenza sull’inerme e civiltà. Preliminari per un approccio filosofico-pedagogico (Gabriele Boselli)

10.10-10.30 Gli educatori, sentinelle avanzate del fenomeno (Giuseppe Messina)

10.30-10.50 La semeiotica psicologica della violenza (Annamaria Capponcelli)

10.50-11.30 Discussione e pausa caffè Le azioni, soprattutto (Mod.: Rossella Ibba, Andrea Fabbri)

11.30-12.00 La semeiotica clinica della violenza (Rosa Maria Gaudio) 12.00-12.30 L’esperienza di una rete strutturata per il sostegno al minore (Mariagnese Cheli)

12.30-13.00 La costruzione della rete a Forlì: quali risorse, quali proposte? (Maria Teresa Amante, Tiziana Iervese)

13.00-13.15 Discussione e chiusura dei lavori

RELATORI

Maria Teresa Amante, (Servizio Sociale, Area Tutela Minori, Comune di Forlì) Gabriele Boselli, (Uffici Scolastici Territoriali di Forlì-Cesena e Rimini) Annamaria Capponcelli, (Psicologa, Psicoterapeuta, CTU, Bologna) Mariagnese Cheli (Centro Specialistico Provinciale “Il Faro”, AUSL di Bologna) Davide Drei, (Assessorato al Welfare, Comune di Forlì) Andrea Fabbri, (U.O. di Medicina d’Urgenza, AUSL di Forlì) Rosa Maria Gaudio, (Istituto di Medicina Legale, Università di Ferrara) Patrizia Grementieri, (Direzione Infermieristica e Tecnica, AUSL di Forlì) Catherine Hamon, (Centro Studi per l’Infanzia e l’Adolescenza) Rossella Ibba, (Servizio, Politiche di Welfare, Comune di Forlì) Tiziana Iervese, (U.O. di Medicina d’Urgenza, AUSL di Forlì) Federico Leoni, (Fondazione Feltrinelli) Antonella Liverani, (Dip. Salute Mentale e Dipendenze Patologiche, AUSL di Forlì) Giustino Melideo, (U.O. di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza, AUSL di Forlì) Giuseppe Messina, (Dirigente Scolastico, Scuola Primaria “G. Carducci”, Cesena) Maria Grazia Stagni, (Direzione Generale, AUSL di Forlì) Enrico Valletta, (Dipartimento Materno-Infantile, AUSL di Forlì) Maria Teresa Amante, Katia Biguzzi, Donatina Cilla, Emma De Rocchi, Patrizia Grementieri, Rossella Ibba, Tiziana Iervese, Antonella Liverani, Patrizia Picchetti, Laura Tedaldi, Enrico Valletta

In Evidenza

Potrebbe interessarti

"Pensieri, parole e azioni sul tema della violenza sull'infanzia": convegno a Forlì

ForlìToday è in caricamento