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Martedì, 30 Aprile 2024
Cronaca

Per comprare la droga minaccia i genitori: "Vi brucio casa". L'incubo finisce con l'arresto "differito"

Alla Sala Operativa della Questura è arrivata una richiesta di soccorso per l’ennesima aggressione da parte di un uomo di 58 anni che stava minacciando gli anziani genitori per ottenere del denaro

La Polizia ha posto fine ad un incubo per due anziani genitori, una situazione pericolosa che andava avanti da tempo. Nei giorni scorsi la Polizia di Stato, a Forlì, ha arrestato in flagranza “differita” un uomo per il reato di maltrattamenti ed estorsione, in applicazione della nuova misura pre-cautelare che è stata introdotta con la legge numero 168 del 2023, entrata in vigore a dicembre 2023.

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Alla Sala Operativa della Questura è arrivata una richiesta di soccorso per l’ennesima aggressione da parte di un uomo di 58 anni che stava minacciando gli anziani genitori per ottenere del denaro. Le Volanti, appena giunte sul posto, hanno sentito le vittime e bloccato l’uomo, ma, soprattutto, hanno acquisito da un testimone un “audio” che conteneva la registrazione vocale dell’aggressione da parte dell’uomo che, vistosi negare il denaro richiesto, ha minacciato di “incendiare” l’abitazione.

Ai poliziotti le vittime hanno raccontato che i soprusi e le minacce andavano avanti da tempo e che purtroppo la situazione stava degenerando. Infatti, già nei giorni precedenti, le vittime erano state in Questura per raccontare i fatti agli investigatori della Squadra Mobile che seguivano il caso. Dalle indagini, infatti, erano emerse numerose molestie e minacce per ottenere denaro, delle vere e proprie richieste “estorsive”, alla base delle quali la Polizia ritiene sussistere un problema di abuso di sostanze stupefacenti. La situazione si è aggravata e diventata fuori controllo a tal punto che i parenti, ormai esasperati, sono stati costretti a richiedere l’intervento della Polizia perché l’uomo minacciava di bruciare la casa.

Decisiva è stata la registrazione audio delle minacce che, in base alla normativa introdotta dalla legge “Roccella”, consente, in casi come questo, di poter effettuare l’arresto in flagranza “differita” quando è stata acquisita “documentazione” da dispositivi di comunicazione da cui risulta inequivocabilmente la condotta. Si tratta di una delle prime applicazioni della normativa che consente di garantire maggiore sicurezza alle vittime di reati commessi in ambito domestico.

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