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Cronaca

Mengozzi, oltre 2mila firme raccolte: "Messaggio forte alla politica"

Per l'ex assessore all'Ambiente, Alberto Bellini, si tratta di "un risultato straordinario, nato dalla mobilitazione di associazioni genitori, associazioni ambientaliste e cittadini"

Sono già oltre 2mila le firme raccolte promossa dal Forum “No inceneritori Romagna” contro l'aumento della portata dell'inceneritore Mengozzi. Per l'ex assessore all'Ambiente, Alberto Bellini, si tratta di "un risultato straordinario, nato dalla mobilitazione di associazioni genitori, associazioni ambientaliste e cittadini. Un risultato straordinario perché non ha un colore, non ha una parte protagonista: rappresenta la voce della città". Bellini, esprimendo "pieno apprezzamento ai cittadini consapevoli che lo hanno promosso, parla di "un messaggio forte alla politica, che proviene da un territorio che è stato attraversato da dieci anni di controversie e contrasti istituzionali,
conflitti che minano la coesione sociale, la fiducia del territorio".

"Comprendo e rispetto la difficoltà degli amministratori di trovare soluzioni a problemi complessi, che incrociano aspetti economici, sanitari e sociali - prosegue l'ex amministratore -. E’ il tempo del coraggio e della innovazione, non è il tempo della continuità. Ci troviamo in una fase di grande transizione, in cui lo sfruttamento di risorse, suolo ed energia non è in armonia con il nostro ecosistema. In questa transizione, fioriscono grandi conflitti nei territori, schiacciati tra la necessità di ridurre gli impatti ambientali e la necessità di realizzare infrastrutture necessarie per i servizi, l’occupazione e l’organizzazione delle nostre comunità. La transizione socio-economica sarà probabilmente più lunga di quella ambientale, poiché se tutti gli abitanti di una città lavorano in un’azienda che costruisce ponti, smettere di costruire ponti è un problema, anche se i ponti non servono più. In questo contesto, ai territori e ai loro amministratori locali debbono essere lasciati strumenti per operare le scelte ambientali, in accordo alle loro comunità".

Recita il testo della petizione promossa dal Forum “No inceneritori Romagna”: “Il ruolo della Regione Emilia Romagna, a questo punto della trattativa, è determinante. Forlì vanta un triste primato: è una delle poche città a livello nazionale e non solo, ad avere nel proprio territorio ed a ridosso di quartieri con forte densità abitativa due inceneritori, uno di rifiuti urbani ed uno di rifiuti speciali pericolosi. Per di più l'inceneritore di rifiuti sanitari, ha un camino troppo basso e scarica fumi alla più bassa temperatura registrata in Italia in simili impianti, con rischio di peggioramento della qualità dell'aria dovuta ad una insufficiente dispersione degli inquinanti. In particolare l'area dove e' insediato l'inceneritore di rifiuti sanitari (quartieri Coriano, Ospedaletto, Pianta) è fortemente urbanizzata, i quartieri sono densamente abitati e sono ubicati, a meno di 2 km dagli impianti due scuole elementari, due scuole medie, due asili nido, due scuole materne”.

“Da anni, grazie anche alle associazioni ambientaliste, ci battiamo contro l'aumento della portata del suddetto inceneritore e oggi siamo a chiedere un atto di responsabilità, nei confronti di una popolazione che ha già espresso, più volte, la propria contrarietà all'inceneritore in questione, in quanto gli interessi economici privati non devono prevalere sugli interessi della salute e del benessere collettivo, ed a questo principio ci appelliamo - conclude il testo -. La Regione Emilia Romagna, ha il potere di dire "no" all'aumento della portata dei rifiuti speciali del suddetto inceneritore. La nostra salute, quella di migliaia di bambini di Forlì, è nelle vostre mani”.

QUI IL LINK ALLA PETIZIONE ONLINE

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