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Cronaca

Piano di emergenza per gestire grandi incidenti negli impianti di gestione rifiuti, 21 impianti a Forlì sono più sicuri

Nel territorio comunale di Forlì si sono adeguati a questa normativa 21 siti che gestiscono di rifiuti di ogni tipo

Il sistema di protezione civile di Forlì si dota di un nuovo strumento, per riuscire a mettere in campo azioni più coordinate, e quindi più veloci ed efficaci, in caso di un’emergenza che si sviluppa in un impianto di trattamento e stoccaggio di rifiuti. Una normativa del 2018, infatti, equipara tali strutture ai siti industriali ad elevata criticità in caso di incidente o calamità. Per questo si devono dotare di un Piano di emergenza esterna, che prescrive cosa fare ad una distanza fino a 500 metri dal luogo del disastro e gli attori coinvolti nei soccorsi. Una sorta di manuale del “chi fa cosa” per agire in modo tempestivo e tutelare la popolazione.

Nel territorio comunale di Forlì si sono adeguati a questa normativa 21 siti che gestiscono di rifiuti di ogni tipo, dall’inceneritore di Hera all’altro inceneritore Ecoeridania (ex Mengozzi), da imprese private ad autodemolizioni, fino ai tanti operatori privati che operano nel mercato dei rifiuti speciali. Si tratta di una prima tranche, dato che sono 158 gli operatori economici in tutta la Provincia che operano nella gestione di rifiuti. “Ogni impianto deve avere un piano di gestione delle emergenze interne, che è a loro carico, ma per emergenze di maggior rilievo è necessario tutelare chi si trova all’esterno della struttura”, spiega in premessa il prefetto di Forlì-Cesena Antonio Corona che ha coordinato gli enti (come Arpae, Ausl e Vigili del Fuoco) e i privati coinvolti nella stesura del Piano di Emergenza Esterna (PEE) degli impianti di trattamento e stoccaggio rifiuti.

E in caso di eventi rilevanti è necessario, infatti, prendere provvedimenti come la chiusura delle strade, l’avviso alla cittadinanza, l’evacuazione di persone, l’individuazione di aree dove ammassare i mezzi di soccorso, aree di atterraggio per i mezzi aerei, sotto il coordinamento dei Vigili del Fuoco e del CCS, il Centro di coordinamento soccorsi che si insedia in Prefettura, che è l’autorità per la gestione delle grandi emergenze. “Abbiamo lavorato per indici di rischio crescenti, da cui segue la distanza di attenzione oltre il perimetro dell’impianto di rifiuti dove è necessario porre gli interventi in caso di incidente”, aggiunge la capogabinetto della Prefettura Valentina Sbordone.

I siti qualificati a rischio elevato che si sono dotati del Piano di emergenza esterna sono: Sapifo Srl Forli’,  Edil Esterni Srl, Treottouno Soc. Cop. Soc. Onlus, Ecolegno Forli’ Srl, Celanese Production Italy Srl, Autodemolizione Bidente Di Ronchi Milena & C.,  Crash Autodemolizioni, E.S.A. Eco-Servizi Ambientali Di Mannelli & C., R.C.B. Di Ancarani Giulio E C. Snc, Bandini Casamenti Srl, Herambiente Spa, Italbonifiche Spa, Ravaioli Elisa E C. Snc, In-Ecoambiente Srl, Essere Ecoeridania, Rmp Recuperi Srl, Casadei Rottami Di Vitali Verena, Gentili Adelmo, Guidi Sesto S.N.C. Di Guidi Ivo E C., Di Nicola Rottami Di Nicola Massimiliano, Stylcasa Srl.

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