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Cronaca Santa Sofia

Piantagione di marijuana in mezzo alla foresta: in casa anche la ricetta per la 'torta alla cannabis'

Sono fin da subito iniziate le attività investigative per risalire ai responsabili. Le attività, per il particolare andamento stagionale dell'estate appena passata, si sono rilevate però molto complesse

Nei giorni scorsi si è conclusa una importante operazione di polizia giudiziaria che ha impegnato il personale del Corpo Forestale dello Stato dei comandi stazione di Santa Sofia-Civitella di Romagna, Forlì e Predappio. Già da tempo era stata individuata una piantagione di cannabis indica (la canapa indiana da cui si ricava la marijuana) nascosta nel fitto della vegetazione forestale, in una zona impervia del comune di Santa Sofia, nell’alto Appennino forlivese.

Sono fin da subito iniziate le attività investigative  per risalire ai responsabili. Le attività, per il particolare andamento stagionale dell’estate appena passata, si sono rilevate però molto complesse. Le frequenti piogge, infatti, hanno fatto sì che gli interventi di annaffiatura da parte dei responsabili della coltivazione fossero molto meno assidui rispetto a quanto avviene nelle estati meno piovose. Per individuare i responsabili, le attività di controllo e appostamento si sono protratte nel tempo fino a quando le piante, giunte alle stato di maturazione fisiologica, sono state raccolte poiché il principio attivo della sostanza stupefacente aveva raggiunto il dosaggio richiesto.

Al momento della raccolta delle grandi piante di cannabis sono stati notati i responsabili della piantagione illegale, successivamente identificati in due cittadini italiani poco più che ventenni residenti in provincia, nel Comune di Civitella e in quello di Forlì. In accordo con la Procura della Repubblica di Forlì sono state condotte la attività di polizia giudiziaria che hanno visto impegnate per più ore in contemporanea tre pattuglie del Corpo Forestale dello Stato, composte da ufficiali e agenti di polizia giudiziaria. Sono state effettuate perquisizioni personali e di autoveicoli e anche di due abitazioni, che hanno permesso di rinvenire e sottoporre a sequestro penale  oggetti e attrezzature specifiche per la produzione e il confezionamento delle dosi di sostanze stupefacenti. Nell’abitazione di Forlì, residenza di uno dei due, sono stati rinvenuti e sequestrati oltre 350 grammi di marijuana, un bilancino di precisione,  numerosi semi di cannabis indica, una piccola serra domestica con un impianto di termoregolazione per far germogliare e crescere le piantine prima di trapiantarle nel terreno, vasi con terriccio e concime, un impianto artigianale di essiccazione, quattro trita-tabacco, i resti vegetali delle piante oggetto della coltivazione (12), oltre ad altro materiale minuto per il confezionamento. Un aspetto particolare è stato il rinvenimento su un foglio di carta scritto a mano della ricetta della “torta alla cannabis”.

Oltre a quanto rinvenuto in materia di sostanze stupefacenti, l’attenzione delle pattuglie del Corpo Forestale dello Stato è stata attirata da materiale la cui presenza non appariva giustificata per circostanze di tempo e di luogo. Sono stati infatti trovati e posti sotto sequestro un fucile da caccia, delle munizioni, una pelliccia, sei binocoli, una radio vintage in legno e altri oggetti che si è accertato essere la refurtiva di alcuni furti avvenuti in località Isola del Comune di Santa Sofia nelle settimane scorse.

In collaborazione con il comando della stazione dei Carabinieri di Santa Sofia sono state contattate le persone che hanno subito i furti e attivate le procedure per la restituzione della refurtiva sequestrata. I due giovani sono stati denunciate a piede libero all’Autorità Giudiziaria per i reati connessi alla produzione e allo spaccio di sostanze stupefacenti e per ricettazione.

Il Corpo Forestale dello Stato rimane impegnato costantemente sia in ambito nazionale sia locale nei servizi di vigilanza e presidio al fine di individuare eventuali piantagioni di cannabis indica, realtà che in contesti favorevoli per condizioni di clima e suolo, come sono i territori della provincia di Forlì-Cesena, “costituiscono una preoccupante forma di illegalità che contribuisce ad alimentare il consumo di droghe”, si legge nella nota delCorpo Forestale dello Stato  che ricorda che per eventuali segnalazioni su emergenze ambientali è sempre attivo il numero verde “1515”, cui il cittadino può rivolgersi gratuitamente per comunicare attività illecite condotte in danno dell’ambiente.

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