Picchia la moglie e pure i Carabinieri intervenuti: arrestato un 30enne

I Carabinieri di Forlì, nella notte tra venerdì e sabato, sono intervenuti per una lite in famiglia segnalata in un’abitazione del centro storico di Forlì. I militari hanno accertato che la donna aveva discusso con il proprio convivente ed era stata colpita con uno schiaffo. L’aggressione era avvenuta davanti alla figlia della coppia, una bimba di pochi mesi. 

L’uomo ha tentato però di aggredire nuovamente la donna anche alla presenza dei militari: questi hanno tentato di bloccarlo ma l’uomo, un italiano di 30 anni, si è ribellato con un pugno che ha centrato in pieno volto uno dei militari, mentre il secondo è stato colpito a calci. Per le lesioni subite, sia i militari che la donna sono stati successivamente medicati presso il locale pronto soccorso.

L’uomo è stato condotto presso gli uffici del Nucleo Operativo e Radiomobile e, dopo un intensa notte nel corso della quale più persone sono state contattate al fine di ricostruire tutta la vicenda, è emersa una condotta di maltrattamenti per “problemi di conflittualità tra i due conviventi”: episodi poi documentati anche da alcuni interventi  eseguiti presso l’abitazione della coppia da parte delle varie forze di polizia. 

Il più delle volte, le discussioni, sopratutto verbali, erano avvenute in presenza della bimba, figlia della coppia, ed avevano in un certo qual modo turbato il clima di serenità dell’intero condominio in cui i due abitavano. Le indagini condotte, sulla base delle dichiarazioni rese dalla donna, hanno permesso di fare luce su delle aggressioni, già risalenti alla fine del 2015, anche quando la donna era in stato di gravidanza.

Al termine delle formalità di rito, l’uomo è stato arrestato, in attesa dell’udienza di convalida  da parte del Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Forlì. Nella mattinata di sabato, a seguito dell’udienza, su richiesta del Pubblico Ministero Sara Posa, il Giudice per le Indagini Preliminari Giorgio Di Giorgio ha convalidato l’arresto ed ha applicato “la misura cautelare dell’allontanamento della casa familiare e del divieto di frequentazione dei luoghi di abituale frequentazione da parte della persona offesa”.