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Cronaca

Migliaia di giovani in piazza Cavour, nel mirino un locale. La replica: "Bene l'ordinanza anti-vetro, farà chiarezza"

“L'ordinanza contro l'alcol e il vetro in centro? L'han fatta pensando a noi, ma per noi non c'è alcun problema: la condividiamo e anzi servirà a fare chiarezza a nostro favore"

L'ordinanza contro l'alcol e il vetro in centro? L'han fatta pensando a noi, ma per noi non c'è alcun problema: la condividiamo e anzi servirà a fare chiarezza a nostro favore”: a parlare è Marco Pasini di 'Nati a Forlì', bar di piazza Cavour che nel giro degli ultimi mesi con le serate del mercoledì 'Mine' è diventato un punto di ritrovo di giovani e giovanissimi, con presenze fino a duemila-tremila persone durante i 'Mercoledì del cuore'. “Abbiamo cambiato il volto dei Mercoledì estivi in centro, prima non ci veniva nessuno dei giovani, ma solo famiglie, ora invece ho genitori che mi ringraziano perché riusciamo a tenere a Forlì dei ragazzi che altrimenti prenderebbero la macchina per andare in riviera, in un'estate in cui si sono contati più di 20 morti sulle nostre strade, la gran parte giovani”, continua il gestore del locale. “Quando mai si sono visti tremila ragazzi in piazza Cavour? Forse trent'anni fa”, rilevano da 'Nati a Forlì'.

Multe e proteste contro il locale

Piazza Cavour, il centro propulsore della movida in centro da qualche anno, è stato identificato come uno dei luoghi del degrado per quanto riguarda l'abbandono indiscriminato di bottiglie di vetro, sporcizia, schiamazzi e imbrattamenti con liquidi organici per strada. E in molti, tra gli altri locali di piazza delle Erbe, puntano il dito sul grande afflusso di giovani a 'Nati a Forlì'. Una situazione che nelle scorse settimane ha preso concretezza con esposti alla prefettura da parte di locali adiacenti che ritengono non raggiungibili i loro ingressi, oltre che con una sfilza di multe da parte della polizia municipale, per i rumori, l'occupazione eccessiva del suolo pubblico e l'organizzazione di serate musicali nonostante il locale abbia esaurito le 30 autorizzazioni annue concesse dal Comune ad ogni locale. Illustra la situazione anche l'assessore al Centro storico Andrea Cintorino: “Dispiace perché non c'è alcuna intenzione di colpire un locale che funziona e che fa divertire i giovani e li porta in centro a Forlì anche da città vicine, ma un bar non può trasformarsi in una discoteca a cielo aperto, con centinaia di giovani ubriachi, vetrine adiacenti imbrattate, musica alta e rifiuti di ogni tipo in giro il giorno dopo. Il problema c'è e le regole devono valere per tutti, bianco o nero che sia non cambia”. Alcuni locali con tavoli anche all'aperto nei paraggi avrebbero anche lamentato una perdita di clientela a causa della musica alta e della folta presenza di migliaia di giovani nella piazza.

La difesa di 'Nati a Forlì'

Pasini dal canto suo si difende: “Occupazione abusiva di suolo pubblico? Otto sedie che si trovavano fuori dal mio recinto, il tutto per duemila euro di doppia multa. E poi alcune multe per il volume eccessivo, senza però alcuna misurazione del livello acustico”. Rivendica inoltre di non aver mai avuto multe per somministrazione di alcolici a minori, pur avendo una clientela a cavallo tra la minore e la maggiore età. “Quest'estate il mio lavoro a tempo pieno era dover occuparmi delle richieste delle forze dell'ordine, che si susseguivano l'una all'altra, senza che sia mai stato trovato niente di grave”. Per quanto riguarda il calo della clientela dei locali vicini respinge ogni accusa: “Con duemila-tremila giovani in piazza dalle 22 a mezzanotte, la pizzeria vicina o gli altri locali non ne traggono vantaggio? Alcuni di loro non vanno prima a mangiare la pizza oppure prendono da bere in altri locali e vengono da noi, che abbiamo una formula molto libera che non prevede un biglietto d'ingresso o consumazione obbligatoria nel nostro dehors?”. 

L'ordinanza anti-alcol

La nuova ordinanza anti-alcol però andrà a punire proprio questi comportamenti, vale a dire il consumo di alcolici in giro per la piazza, indipendentemente da dove sono stati acquistati. “Un'ordinanza che a noi di 'Nati a Forlì' va benissimo e che servirà a fare chiarezza. Noi serviamo gli alcolici nell'area del nostro dehors in bicchieri di plastica, il vetro non lo usiamo da due anni. Eppure fino alle 4 di notte andiamo in giro a fare pulizia, raccogliendo tanto vetro non nostro, ma di vino e birre a basso costo e di bassa qualità acquistati in negozi etnici, in supermercati o portati da casa, consumati nelle nostre adiacenze proprio perché diamo una massima libertà. Con l'ordinanza finalmente vengono puniti questi bivacchi per la strada, la sosteniamo totalmente”.

Serate spostate da piazza Cavour

Le serate del mercoledì di 'Nati a Forlì' per ora sono sospese nel locale di piazza Cavour e 'Mine' è un evento itinerante che durante l'estate si è tenuto alla Collina dei Conigli e in altri posti di Lido di Classe e Lido di Savio. “Dove ci spostiamo, la nostra clientela ci segue, con un messaggio su Instagram e sui social”, spiega Pasini. Gli spostamenti sono stati necessari in quanto il Comune ha contestato a 'Nati a Forlì' l'esaurimento delle 30 serate musicali in deroga concesse, anche in questo caso multando. “Le nostre 30 serate per il 2019 le abbiamo consumate il 23 maggio, dopo di ché pensavamo che, come negli anni precedenti, nei Mercoledì del Cuore valesse l'autorizzazione complessiva concessa agli organizzatori. Quest'anno invece 'Forlì nel cuore' ha comunicato che non avrebbe organizzato eventi unitari per la burocrazia della sicurezza anti-terrorismo, per cui ogni locale doveva provvedere autonomamente con le proprie autorizzazioni, mentre noi le avevamo esaurite anche se di fatto non realmente utilizzate. Per esempio abbiamo richiesto di compensare i mercoledì di maggio, che ha sempre piovuto e di fatto non ne abbiamo fruito – spiega Pasini -. Anche in questo caso il Comune non ha saputo darci una risposta, e noi nel frattempo alla fine abbiamo deciso di andare altrove”. Tutto questo fino all'inizio dell'anno prossimo, quando tornerà a riaprirsi la questione di una convivenza non facile in piazza Cavour.

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