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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

Polemica su un libro a scuola, la replica alla Lega: "Gender è una invenzione clerico bigotta"

Continua a imperversare la polemica su un libro di testo di una scuola elementare forlivese, “Acero Rosso”, accusato di propagandare una supposta “teoria gender”. Dopo le spiegazioni di uno degli autori, intervengono anche alcuni gli esponenti politici

Continua a imperversare la polemica su un libro di testo di una scuola elementare forlivese, “Acero Rosso”, accusato di propagandare una supposta “teoria gender”. Dopo le spiegazioni di uno degli autori, intervengono anche gli esponenti politici Lodovico Zanetti, Consigliere comunale PD  e portavoce Fo Demos, e Marco Dori  coordinatore di Fo Demos.

Spiegano i due: “Leggiamo della polemica per la presunta presenza del "gender"  in un testo adottato in quell'istituto, che ha visto come paladino della tutela dei sani valori della famiglia naturale il consigliere regionale Massimiliano Pompignoli, eletto per la Lega Nord. Comprendiamo   che per i leghisti, capaci di credere in una nazione inesistente come la Padania, sia facile convincersi della realtà della teoria gender, invenzione di clerico bigotti che non vogliono che a scuola si insegni a non discriminare. Ma francamente, ci è difficile cogliere cosa non vada ne “L'acero Rosso”, e altrettanto francamente,  accusare un volume edito dalla Mondadori (casa editrice di cui è proprietario Silvio Berlusconi) di essere strumento del PD per traviare le nuove generazioni, ci  pare tesi ardua da sostenere”.

Ed ancora: “Ora, il brano incriminato del libro è di 2 righe : "Normale avere due mamme e due papà, normale essere ciò che si vuole, normale essere sottosopra.": più che teoria gender pare buon senso. E' evidente che gli autori  fanno riferimento a famiglie allargate (e lo riaffermano in una intervista). Ma se invece che di famiglia allargata si parlasse di famiglia omogenitoriale, quale sarebbe il problema? Nel terzo millennio  succede che un bambino viva in una famiglia con due papà “o” due mamme. Va ignorato? Va ghettizzato? Va colpevolizzato? Oppure, ricondotto a fenomeno nell'ambito, banale, della vita di tutti i giorni, in modo che non porti a discriminazioni ? Crediamo che la strada sia quest'ultima”.

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