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Cronaca

PolStrada, ipotesi chiusura del distaccamento di Rocca: "Uno schiaffo alla sicurezza"

Il presidente dell'Asaps, l'Associazione Sostenitori Amici Polizia Stradale, Giordano Biserni, commenta così l'ipotesi di chiusa del Distaccamento nella valle del Montone

"Lunga vita alla Stradale di Rocca S.Casciano". Il presidente dell'Asaps, l'Associazione Sostenitori Amici Polizia Stradale, Giordano Biserni, commenta così l'ipotesi di chiusa del Distaccamento nella valle del Montone, ricordando che si tratta "del reparto di polizia più produttivi ai fini della sicurezza stradale in provincia in rapporto al suo organico e tutto questo per una manciata di euro per l’affitto della sede. Per questo siamo solidali col sindaco e al suo fianco, perché l’Asaps è sempre dalla parte della sicurezza e non delle presunte convenienze economiche (che poi diventano costi)".

Sulla questione è intervenuto anche il parlamentare Marco Di Maio: "In accordo con il sindaco Rosaria Tassinari, stiamo attivando tutti i canali possibili per sensibilizzare il ministero, la Prefettura, le istituzioni governative che hanno la delega in materia di sicurezza. Il distaccamento di Rocca è un presidio importante per l'intera vallata dal Montone, per tutto il tratto della Ss67 e per l'intero territorio. Per questo ho chiesto al prefetto che esprima formalmente parere contrario nei confronti del dipartimento di pubblica sicurezza e depositerò una interrogazione parlamentare per sollecitare il ministero a tener conto della specificità del distaccamento di Rocca".

Intanto il presidente Asaps Biserni ricorda che "a chi, al centro e in periferia, coltiva questa ipotesi che il distaccamento di Rocca è ormai l’unico reparto di Polizia Stradale posizionato sulla SS67 Tosco – Romagnola, una strada con elevato fattore di rischio negli anni passati nella sua estensione transappenninica. Il Distaccamento è infatti il perno sul quale ruota l’attività di garanzia della sicurezza stradale in estate quando il passo del Muraglione diventa una sorta di “santuario” degli appassionati di motociclismo e negli ultimi anni i risultati conseguiti in termini di riduzione degli incidenti e di azzeramento delle vittime fra i dueruotisti sono sotto gli occhi di tutti".

"La Stradale di Rocca S.Casciano è sempre stata poi una sorta di punto di rifermento per le difficoltà degli automobilisti e camionisti che affrontano il passo del Muraglione nel periodo invernale con la garanzia di una presenza affidabile e di pronto intervento - continua Biserni -. Il reparto tradizionalmente, e da molti anni, è poi un vero baluardo nel contrasto alla guida in stato di ebbrezza nella provincia, basta andare a vedere il numero delle patenti ritirate per questo reato dagli uomini della Stradale rocchigiana e per la prefettura dovrebbe essere abbastanza semplice verificarlo. Non ci si venga a dire, come accade spesso in questi casi, che gli itinerari sarebbero poi coperti dalla Sezione forlivese".

Sostiene il presidente dell'Aspas: "L’esperienza insegna in modo inequivocabile che quando si chiude un reparto su un territorio che insiste su una importante arteria, sistematicamente la vigilanza in quel tratto diminuisce fino a sparire col tempo. Alcuni esempi. Quando si chiuse molti anni fa il Distaccamento di Borgo S.Lorenzo (Firenze) col tempo nessuno ha più rivisto le pattuglie sulla traversa del Mugello o sulla stessa SS 67. Inoltre da quando sono state eliminate le scorte a trasporti eccezionali che arrivavano a toccare 25-30.000 pattuglie l’anno e centinaia anche nella provincia di Forlì-Cesena. L’idea di chiudere il distaccamento è un’idea malsana per la sicurezza stradale tanto più che nella provincia di Forlì-Cesena i morti sulle strade nel 2015 sono tornati a crescere: 24 rispetto ai 22 del 2014 + 9%. Fra le 24 vittime ben 10 i motociclisti, di cui 9 lungo le varie statali e provinciali e uno in via Firenze. Nessuna vittima verso il Muraglione. Quindi lunga vita alla Stradale di Rocca S.Casciano".

LEGA NORD - Anche la Lega Nord ha annunciato di presentare un'interrogazione a firma del parlamentare Gianluca Pini "per conoscere i motivi di questa assurda iniziativa e sollecitare il Ministero a fare un passo indietro". Afferma il segretario romagnolo Jacopo Morrone: "Evidentemente al Viminale sono all’oscuro dell’attenta e capillare azione di prevenzione, monitoraggio e pattugliamento che gli agenti da anni portano avanti in tutta la Valle del Montone". "Un presidio fondamentale per la sicurezza del nostro territorio che non può in alcun modo essere “liquidato” con ragioni pretestuose e soprattutto infondate - prosegue l'esponente del Carroccio -. Una chiusura che, secondo voci romane infatti, sarebbe giustificata dal canone di locazione troppo alto «peccato che sia stato lo stesso Sindaco di Rocca, Rosaria Tassinari, a rassicurare la Prefettura sul fatto che presto gli agenti della Polstrada avranno a disposizione lo stabile dei Vigili del Fuoco, sgravando addirittura il Ministero dei lavori di ristrutturazione. Motivazioni quindi che lasciano il tempo che trovano, soprattutto in virtù degli ottimi risultati conseguiti in tutti questi anni dagli uomini della Polstrada".

SIULP - Sul caso è intervenuto anche il Siulp di Forlì-Cesena attraverso il segretario provinciale Roberto Galeotti che parla di "scelta irrazionale e dalle oscure finalità quando gli Uffici della Polizia di Stato in provincia con meno di dieci operatori sono rari e collocati in punti strategici per la sicurezza dei cittadini e tali da ottimizzare le risorse a disposizione. Decidere di chiudere il Distaccamento di Rocca San Casciano, posto nella trafficata arteria stradale S.S. 67 che, ricordiamo, attraversa l’appenino e tristemente nota per i gravi incidenti, anche con esisti mortali, tra i migliaia di motociclisti che ogni anno raggiungono il passo del “muraglione”, delinea uno scenario preoccupante, essendo questo un reparto operativo e di riferimento per la sicurezza, non solo stradale, degli abitanti di quella vallata.  Un progetto che va rispedito al mittente con fermezza e senza indugi".

Galeotti nel ribadire la necessità "di mantenere e di rinforzare un reparto che ha dimostrato un elevato livello di efficienza con soli 8 dipendenti, a fronte dei 19 previsti, tutti impiegati su strada, giorno e notte. Si condividono le preoccupazioni dei Sindaci che si vedono “depredati” di un Ufficio di Polizia efficiente in relazione al personale, senza essere stati coinvolti. Una beffa per il Comune di Rocca S.C. che già deciso di sostenere le spese per la nuova sede della Polizia.  Una decisione frettolosa e non prevista nel programma nazionale di chiusura predisposto da oltre un anno dal Dipartimento della Polizia". 

"Una decisione sclerotica che contrasta con i principi di efficacia, efficienza ed economicità e, se queste sono le intenzioni - conclude Galeotti - si pretende anche la chiusura di tutti i presidi delle Forze dell’Ordine in provincia con organici inferiore ad 8 operatori. La Segreteria Nazionale del Siulp in queste ore interviene presso il Ministro dell’Interno per fermare questo scempio in danno dei cittadini. Il Siulp nei prossimi giorni, oltre ad incontrare Prefetto e Sindaci interessati, si farà promotore di iniziative di protesta sul territorio, coinvolgendo la cittadinanza".

CONFARTIGIANATO - Anche Confartigianato Forlì ha manifestato la propria contrarietà, chiedendo di rivalutare la decisione. "La tutela del territorio passa anche dalla sicurezza - afferma il vicesegretario Marco Valenti -. I cittadini e le imprese che operano nell’area necessitano di un presidio in grado di vigilare non soltanto sulla viabilità, ma sull’intera comunità. Certo la peculiarità del sistema viario della Statale 67, in passato teatro di eventi luttuosi, rende indispensabile un attento monitoraggio da parte delle forze di Polizia, che garantisca l’adozione di comportamenti maggiormente virtuosi da parte dei fruitori della strada, al contempo, la presenza delle Forze dell’Ordine rappresenta un disincentivo alla microcriminalità sempre più diffusa".

"Gli abitanti dei comuni collinari non devono scontare scelte basate su presunti risparmi economici, imprenditori e abitanti dell’area costituiscono una risorsa preziosa mantenendo vive le comunità locali, sempre più a rischio di spopolamento a vantaggio di zone meglio servite. Penalizzare ulteriormente la vallata costituisce un atto contrario alla direzione promossa dall’Associazione forlivese, di tutela delle comunità locali, vero valore del comprensorio - aggiunge Valenti -. Condividiamo l’impegno del sindaco Rosaria Tassinari per scongiurare il pericolo del trasferimento dei nove funzionari, che con la propria attività hanno contribuito a rendere maggiormente sicura l’area. Siamo convinti che sia un obiettivo primario favorire il benessere delle comunità locali, di cui i servizi essenziali sono elemento imprescindibile. Non a caso, Confartigianato, pur in un momento di sofferenza per il comparto produttivo, ha scelto di mantenere attivi i sette mandamenti zonali, riconoscendo il valore, per l’economia provinciale, di ogni comune.”

MOLEA - Cos' Bruno Molea, vice capogruppo alla Camera di Scelta Civica: "Il Distaccamento della Polizia stradale di Rocca San Casciano - ha commentato l'onorevole - rappresenta un presidio insostituibile a tutela della sicurezza sulla Statale 67, dove negli anni ha dato una grande prova di efficienza e produttività pur con un organico ridotto, e dei cittadini della vallata del Montone, che negli agenti stradali hanno sempre visto un punto di riferimento per le comunità e una sicura presenza dello Stato. Per questo mi attiverò presso il Ministero dell’Interno, facendo mio l’allarme lanciato da sindaco Rosaria Tassinari, per far sì che si faccia il possibile per recedere da questa decisione". 

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