rotate-mobile
Salute

Ondata di polmoniti nei bimbi in Cina, tutto quello che c'è da sapere: "Attendiamo, preparati, l’evolversi della situazione"

L'INTERVISTA - Influenza, covid, virus e polmoniti. Approfondimento con il primario dell'Unità operativa di Pediatria dell'ospedale "Morgagni-Pierantoni" di Forlì, Enrico Valletta

Primi di casi di influenza, covid e qualche accenno di malattia riconducibile al virus respiratorio sinciziale. Ma "la circolazione di virus e batteri respiratori pare essere ancora agli inizi". A fare il punto è il primario dell'Unità operativa di Pediatria dell'ospedale "Morgagni-Pierantoni" di Forlì, Enrico Valletta. Nelle ultime settimane ad allertare l’Organizzazione Mondiale della Sanità è stata un'impennata di casi di polmonite in Cina nella fascia 0-2 anni, riscontrata anche in Francia e riconducibili al 'Mycoplasma pneumoniae', un microrganismo noto, soprattutto nell’infanzia, che causa infezioni del tratto respiratorio. Ma nel nostro territorio, tranquillizza Valletta, "il problema non sembra ancora porsi".

Casi di polmoniti in aumento in Cina, aumenti di accessi al pronto soccorso anche in Francia tra i bimbi. Qual è la situazione nella nostra realtà forlivese?
"Non c’è dubbio che, dopo quello che è accaduto negli scorsi anni, quanto succede in Cina dal punto di vista della circolazione delle infezioni sia seguito con grande interesse e anche con un po’ di preoccupazione in tutto il mondo. La Francia è ben più vicina a noi e l’incremento dei casi di polmonite registrato nei giovani al di là delle Alpi ha fatto sì che il livello di attenzione aumentasse ulteriormente. In realtà, almeno allo stato dei fatti, non sembrano esserci elementi di allarme, dal momento che il verosimile responsabile non sarebbe - e il condizionale, per il momento, è ancora bene mantenerlo - un nuovo virus, ma un batterio vecchia conoscenza di pediatri e infettivologi, il 'Mycoplasma pneumoniae'. Oltre a questo, anche la circolazione di virus come l'influenza e il virus respiratorio sinciziale (VRS) potrebbe avere dato un significativo contributo. Naturalmente, gli organismi sanitari internazionali stanno monitorando la situazione e, considerate le esperienze recenti, sono certo che se ci saranno novità ne saremo tempestivamente informati. Da noi, il problema non sembra ancora porsi: non abbiamo verificato un aumento dei casi di polmonite rispetto al consueto e quindi attendiamo, preparati, l’evolversi della situazione".

Quali sono i sintomi da tenere sotto osservazione?
"Sono i consueti delle più comuni infezioni respiratorie: febbre, tosse anche insistente, male alla gola con linfonodi ingrossati, sensazione di malessere, di affaticamento o anche difficoltà di respirazione. Non molto dissimili, in fondo, da quelli dell’influenza e, ormai, anche del Covid. Tuttavia, non dobbiamo fare l'errore di banalizzare questi agenti infettivi. Nei bambini più piccoli o se sono già presenti altri importanti problemi di salute anche queste infezioni possono essere impegnative e devono essere prevenute, quando possibile, con la vaccinazione o trattate, come nel caso del 'Mycoplasma', con gli antibiotici adatti".

Ci può spiegare la polmonite da Mycoplasma in cosa consiste e come viene curata?
"Il Mycoplasma è un batterio che circola con elevata frequenza tra i bambini in età scolare e, nei più piccoli, si può associare ad altre infezioni respiratorie contemporanee, il che può rendere più impegnativo il quadro polmonare. Non è facile distinguere la polmonite da 'Mycoplasma' dalle polmoniti causate da altri virus o batteri: la visita del pediatra, la radiografia del torace e la conoscenza di quanto sta accadendo intorno a noi in quel determinato periodo sono tutti elementi importanti per la diagnosi. Gli esami del sangue aiutano relativamente, mentre la ricerca sulle secrezioni respiratorie (naso e gola) è piuttosto affidabile e in presenza dei sintomi che abbiamo già detto consente di fare la diagnosi con ragionevole sicurezza. L'infezione da 'Mycoplasma' si tratta con antibiotici di uso comune in pediatria e largamente disponibili ovunque: i macrolidi, azitromicina e claritromicina soprattutto. Purtroppo, non esiste ancora un vaccino che prevenga l'infezione da 'Mycoplasma', ma per limitarne la diffusione e il contagio restano validi tutti quei provvedimenti che abbiamo ben appreso nella lunga stagione del Covid".

Rispetto alla stagionalità e ai dati dell’anno scorso, com'è la situazione?


"In generale, dopo l'anticipazione stagionale delle infezioni respiratorie dello scorso anno, la circolazione di virus e batteri respiratori sembra da noi ancora agli inizi".

Sul fronte del Virus Respiratorio Sinciziale (VRS) e l'influenza sono emerse criticità?


"In realtà, abbiamo avuto appena un accenno di VRS nelle scorse settimane e ancora scarsissima influenza tra i bambini. La prevenzione del VRS nei neonati e nei lattanti a maggiore rischio è comunque già in atto ed è anche disponibile la vaccinazione antinfluenzale, quest’ultima particolarmente raccomandabile nei
bambini con malattie croniche importanti o altri rilevanti problemi di salute".

Invece sul Covid, le positività sono in aumento?
"Continuiamo, effettivamente, a vedere diversi casi di infezione da Sars-Cov-2 soprattutto tra i più piccoli, situazioni per lo più benigne ma anche, più raramente, con febbre elevata e quadri infiammatori protratti. E' il segno che il coronavirus è ancora tra noi e che, seppure in misura molto ridotta rispetto al passato, può ancora rappresentare un problema da non trascurare soprattutto nei primi mesi di vita. Il malessere generale, la febbre e la difficoltà ad alimentarsi e a bere, possono, talora, consigliare un breve ricovero fino a risoluzione dei sintomi. Nessun motivo di allarme, complessivamente, ma solo la consueta attenzione nei confronti dei più fragili, rimanendo aggiornati su quanto accade nel mondo e utilizzando responsabilmente le possibilità di prevenzione e di cura che la medicina ci offre".

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Ondata di polmoniti nei bimbi in Cina, tutto quello che c'è da sapere: "Attendiamo, preparati, l’evolversi della situazione"

ForlìToday è in caricamento