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Cronaca

Nuove speranze per i circa 300 precari della scuola forlivesi

Si è svolta con questi presupposti mercoledì mattina all'Itis l'assemblea dei precari della scuola, organizzata da Flc-Cgil, con circa una settantina di partecipati, ai quali, Anna Fedeli, della segretaria nazionale, ha esposto gli effetti della sentenza

Si apre uno spiraglio di speranza per circa 300 precari delle scuole di Forli', secondo i dati forniti dall'Agenzia Dire. A dare una mano a coltivare il sogno del contratto contribuisce la sentenza della Corte di giustizia europea del 26 novembre scorso, sancendo che i docenti e il personale Ata con alle spalle oltre 36 mesi di servizio hanno diritto all'assunzione. Per Forli' si tratterebbe di circa la meta' dei 300 docenti precari di materne e primarie, altrettanti nella scuola secondaria di primo e secondo grado e poco piu' di 150 Ata.
 

Si è svolta con questi presupposti mercoledì mattina all'Itis l'assemblea dei precari della scuola, organizzata da Flc-Cgil, con circa una settantina di partecipati, ai quali, Anna Fedeli, della segretaria nazionale, ha esposto le considerazioni sugli effetti della sentenza. Fedeli, che segue la vertenza a livello nazionale, ha spiegato che “nonostante la sentenza, manca comunque la tutela da parte del Governo verso il lavoro precario della scuola. Purtroppo i requisiti per l'applicazione della sentenza 'cozzano' con le politiche messe in campo, che non rispettano i diritti di questa fascia di lavoratori. Abbiamo lanciato la vertenza a livello nazionale e stiamo raccogliendo capillarmente le adesioni sui territori, poi il passaggio sarà con gli avvocati che esamineranno i vari contratti per potere valutare il ricorso”.
 

“Metteremo in campo anche una serie di agitazioni, che ci auguriamo siano unitarie, partendo da un sit in sotto il ministero dell'Istruzione - conclude Fedeli - perchè il Governo sta creando una nuova classe di disoccupati, che ancora hanno poca visibilità, togliendo a queste persone anche il diritto ad un salario minimo, che permetta loro di tirare avanti”. L'alternativa e' il ricorso, 50 quelli gia' presentati a Forli': aprendo una vertenza infatti il precario porta comunque a casa il danno subito, il che significa che per lo Stato e' meglio stabilizzare, come gia' fatto nel 2011 per 67.000 lavoratori. Occorre infine ricordare che "senza precari la scuola chiude", conclude Fedeli sottolineando comunque che "non sono maturi i tempi per un nuovo concorso, ci sono troppi aventi diritto in ballo".

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