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Cronaca Forlimpopoli

Un'ospite illustre a Forlimpopoli: Lidia Bastianich ha ricevuto il Premio Artusi

Ha coordinato la giornata Paolo Rambelli, assessore alla Cultura del Comune di Forlimpopoli.

Lunedì è stato il grande giorno di Lidia Bastianich. L’ambasciatrice della cucina italiana negli Stati Uniti è giunta a Forlimpopoli per ricevere il prestigioso Premio Artusi, il riconoscimento che la città artusiana assegna a coloro che si distinguono per l’originale contributo nella riflessione e nell’attività sul cibo. L'appuntamento si è svolto a Casa Artusi. Il pomeriggio è stato aperto dal sindaco di Forlimpopoli Milena Garavini e della presidente di Casa Artusi Laila Tentoni. Sono seguiti gli interventi degli imprenditori Massimo Buli per Flamigni e Maria Grazia Silvestrini per Corte San Ruffillo, mentre Piero Meldini, componente del Comitato Scientifico di Casa Artusi nonché celebre scrittore e studioso di gastronomia ha dialogato con l'ospite illustre. Ha coordinato la giornata Paolo Rambelli, assessore alla Cultura del Comune di Forlimpopoli.

Premio Artusi a Lidia Bastianich

Lidia Bastianich negli Stati Uniti è un’autentica istituzione. Da vent’anni spiega a oltre 49 milioni di americani cos’è il cibo italiano nel programma Lidia’s Kitchen sulla Pbs, una delle trasmissioni più seguite negli States. L’autorevolezza le deriva dalla sua storia: autrice di best sellers di cucina, tra le prime negli Usa a fare conoscere la cucina italiana con i suoi “veri” prodotti, imprenditrice di successo nella ristorazione con locali di altissimo livello. Lidia è una viaggiatrice instancabile lungo le cucine regionali dell’Italia, un po’ come fece Pellegrino Artusi circa 130 anni fa quando codificò la cucina italiana nel celebre manuale oggi tradotto in tutto il mondo.

"La Romagna e Forlì in specie, sono la terra del buon vivere, del buon cibo e della grande cultura - ha spiegato Silvestrini durante la cerimonia di consegna del premio -. Il cibo è vita, storia personale e sociale, geografia, tradizione, invenzione, cultura. Lidia è una donna italiana che incarna saperi e sapori e, quale ambasciatrice della cucina italiana, rappresenta perfettamente il messaggio artusiano, ma anche la filosofia con cui, noi di Corte san Ruffillo, produciamo ogni giorno i nostri prodotti, con artigianalità e ricerca".

"È la prima volta che vengo a Forlimpopoli e sono davvero felice di essere qui a ritirare un premio dedicato all’Artusi. Il suo Manuale per me è stato un punto di riferimento, mi ha fatto conoscere la cucina italiana delle varie regioni. In tutti i miei locali c’è una copia del libro tradotto - ha esordito -. Il cibo italiano è il numero uno negli Stati Uniti. Gli americani adorano l’Italia e hanno visto nella mia storia personale di italiana un punto di riferimento. Ogni anno vengo nel vostro Paese almeno 5 o 6 volte, giro la Penisola alla ricerca delle cucine locali e dei suoi prodotti per poi raccontare il tutto nei miei programmi. In televisione presento la cucina domestica, quella semplice, dei prodotti stagionali, dei giusti condimenti, quella che è possibile realizzare anche da casa propria".

Fondamentale nel percorso di Lidia l’influenza della nonna, ancora oggi viva, ha 98 anni. "Sono cresciuta con lei in campagna a Pola, in mezzo agli animali, ai prodotti della terra. Quando sono emigrata negli Stati Uniti nel 1958, è stato il cibo a ricordarmi la mia infanzia, i profumi d’un tempo, i prodotti: cucinare mi faceva stare bene perché mi riportava a quel periodo andato. Posso dire che ancora oggi sto masticando la mia infanzia". Graduale è stato il suo racconto della cucina italiana in America. Il primo locale porta la data del 1971, Buona Vita nel Queens, dove Lidia affianca per 10 anni uno chef italoamericano. “Quell’esperienza mi ha fatto capire come in America mancassero le materie prime italiane per fare vera cucina del Belpaese. Da lì ho iniziato a girare l’Italia per imparare territori e prodotti, cosa che continuo a fare ogni anno”.

La svolta arriva alcuni anni dopo con Felidia, locale a Manhattan che riceve le attenzioni di tutti. “Un famoso giornalista incuriosito dalle nostre proposte regionali italiane ci fece una recensione molto positiva, e così arrivarono le luci della ribalta. Felidia ha successo tanto da scomodare Julia Child che viene a cena nel ristorante insieme a James Beard, uno dei più celebri critici americani. Mangiano il mio risotto, lei mi chiede di insegnare agli americani in televisione come si fa. Facciamo due puntate, la prima dedicata al risotto, la seconda alle orecchiette. Così è nata la mia presenta in tv che perdura da 20 anni”. Lidia si sente una persona fortunata: "Mi sento l’incontro di due grandi culture: quella italiana del bello e del mangiare bene, quella della curiosità e del marketing americano". A consegnare il Premio Artusi, un busto artistico raffigurante il celebre gastronomo realizzato dall’artista Pasquale Manzelli, è stato il consigliere regionale Paolo Zoffoli.

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