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Cronaca

Prende la moglie a bastonate e la minaccia di morte: 40enne finisce in carcere

L’uomo aveva sottoposto la moglie a violente percosse, tutti i giorni, nonché a ripetute violenze sessuali e minacce di morte anche impugnando un coltello

Era il primo agosto di 4 anni fa quando una cittadina marocchina, residente a Forlì, si presentò in Questura chiedendo aiuto. La donna era vittima di vere e proprie violenze fisiche e sessuali messe in atto dal marito, marocchino di 40 anni, che erano iniziate un anno prima, nel giugno del 2011. La donna spiegò agli agenti di aver deciso, coraggiosamente, di chiedere aiuto alla Polizia dopo essere stata spinta da un’amica con la quale si era sentita libera di confidarsi, dopo che giorni prima, tornando a casa, aveva constatato che il marito si era allontanato portando con se gli effetti personali e sparendo nel nulla. La donna nella denuncia confermò le violenze subite, tra cui anche diverse bastonate.
 
L’uomo aveva sottoposto la moglie a violente percosse, tutti i giorni, nonché a ripetute violenze sessuali e minacce di morte anche impugnando un coltello, con frasi di una violenza inaudita (“adesso ti faccio vedere come si risponde ad un marito”, “è facile ammazzarti”) il tutto per motivi legati a gelosia e alla negazione di poter condurre una vita di relazioni e costumi ritenuti troppo occidentali. Alla donna era anche negato l’uso dell’auto.
   
Le articolate indagini furono svolte immediatamente dalla Sezione “Reati contro la Persona” della Squadra Mobile di Forlì, sotto la direzione della Procura della Repubblica, e permisero di verificare quanto dichiarato dalla donna: in particolare furono sentite come testimoni diverse persone vicine alla famiglia, oltre al medico di base, dalle quali emergeva , tra le altre cose, come la donna avesse mostrato un progressivo cambiamento dell’umore - triste e taciturna, accompagnato anche da una trascuratezza della persona e dell’abbigliamento, oltre che ad notevole calo di peso. Confermate anche le dichiarazioni delle percosse subite, con diversi ricorsi al medico di base per prescrizioni di antidolorifici. Il dottore infatti ricordava come la donna si fosse presentata in varie occasioni sempre e totalmente coperta da lunghi abiti, che non lasciavano intravedere i segni delle aggressioni, e nel contesto lamentava forti dolori in varie parti del corpo rifiutando di sottoporsi però alla visita.

L’uomo era rientrato al paese d’origine, motivo per cui è stato processato e giudicato in contumacia, tanto che con sentenza emessa dal Tribunale di Forlì (collegio presieduto dal Giudice Giovanni Trerè) il 24 ottobre scorso, è stato condannato a 6 anni di reclusione, motivo per cui è scattato l’ordine per la carcerazione a firma del Procuratore Sergio Sottani. La cattura è stata eseguita mercoledì scorso a Montecatini Terme, luogo scelto dallo straniero per stabilire una nuova dimora in Italia. E’ stato portato in carcere a Sollicciano, provincia di Firenze.

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