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Turismo ambientale: con un nuovo look riapre a Ridracoli l'Ecomuseo "Idro"

Idro Ecomuseo delle Acque di Ridracoli nasce da un incontro, tra Romagna Acque - Società delle Fonti Spa e la cooperativa Atlantide

Sabato riapre la stagione il nuovo Idro Ecomuseo delle Acque di Ridracoli, con la novità di un allestimento museale rivisitato e rinnovato, in sintonia con la nuova gestione di Atlantide e del Gruppo Maggioli, che si sono aggiudicati la gara per la gestione del comparto museale, didattico e turistico della Diga di Ridracoli, formando una RTI, per i prossimi 7 anni. Partecipazione, condivisione, accessibilità totale ma anche divertimento: sono queste le parole chiave della filosofia alla base del nuovo Idro, nel quale la semplice fruizione lascerà il posto a un’esperienza emozionale. Un nuovo allestimento più immersivo e coinvolgente, un Idro dove i visitatori siano ancora più protagonisti. La sostenibilità, i cambiamenti climatici, i servizi ecosistemici, il rapporto uomo-natura sono solo alcuni degli elementi tematici affrontati, pur mantenendo la centralità del tema della risorsa idrica cui il sistema è naturalmente vocato.

L’apertura al pubblico è prevista per sabato, con ingresso gratuito al museo, mentre giovedì 22 marzo si terrà l’inaugurazione ufficiale dalle 11, con ingresso gratuito al museo e alla diga. "Per Romagna Acque - Società delle Fonti Idro rappresenta fin dalla sua nascita una struttura importantissima, sotto vari punti di vista - ha illustrato il presidente Tonino Bernabè -. Innanzitutto come polo d’eccellenza in una logica di didattica, soprattutto rivolta alle giovani generazioni, che ha come obiettivo la corretta informazione sull’unicità della risorsa idrica e sul suo corretto utilizzo: informazione che in questo nuovo allestimento si arricchisce di particolari che vanno di pari passo con la crescita della Società in termini di infrastrutture (vedi il recente potabilizzatore della Standiana, a Ravenna) e di reti. La sua attività di divulgazione è sempre attiva e un esempio è rappresentato dal progetto “La mia acqua”, promosso da Romagna Acque, che coinvolge 80 classi all’anno, per 2.000 studenti, delle scuole delle territori di Rimini, Ravenna e Forlì-Cesena".

"Idro - ha aggiunto - è anche importante in termini di richiamo turistico: Ridracoli è ormai da anni un polo di attrazione per tutto l’Appennino forlivese, con ricadute assai positive per l’intero territorio. E Romagna Acque - Società delle Fonti ha a cuore da sempre, fin dalla sua nascita negli anni sessanta, le sorti dei territori in cui opera, principalmente di quelli in cui sorge la diga, che dopo mezzo secolo rimane il suo “serbatoio” più importante, e in qualche modo il suo simbolo. Nei suoi 14 anni di attività Idro ha visto passare oltre 700 mila visitatori tra studenti, famiglie, adulti e bambini, cittadini e turisti, italiani e stranieri. Un successo di cui non parlano solo i numeri, ma anche le testimonianze lasciate negli anni dai visitatori che hanno trovato nel Museo la celebrazione e la sintesi del contesto geografico, imponente e di estrema bellezza, in cui il Museo stesso si trova inserito".

Storia dell’Ecomuseo

Idro Ecomuseo delle Acque di Ridracoli nasce da un incontro, tra Romagna Acque - Società delle Fonti Spa e la cooperativa Atlantide, e da un unico obiettivo: comunicare e far conoscere al pubblico la diga di Ridracoli e la sua rilevante funzione per il territorio, l’importanza del risparmio idrico, il lago come ambiente dalla forte attrattività turistica e soprattutto l’acqua come risorsa. Romagna Acque sentiva l’esigenza di creare un dialogo con il territorio e Atlantide, forte della sua esperienza, ha pensato che la grande diga potesse essere il luogo ideale per un museo dove l’acqua è protagonista, per trasmettere a grandi e piccoli alcune importanti tematiche legate alla sostenibilità ambientale. E così, anche con il sostegno della Regione Emilia Romagna, Idro ha aperto al pubblico nell’estate del 2004.

Da subito si è distinto per l’innovatività e nel 2006 a Lisbona ha ricevuto la nomination al Premio Europeo Museo dell'Anno, classificandosi fra i primi diciotto musei europei. Il Premio è un riconoscimento che viene assegnato ogni anno a un museo nuovo o sostanzialmente rinnovato negli allestimenti, che si distingue per i contenuti innovativi del concept, per la qualità dei servizi al pubblico, della comunicazione e dell'organizzazione. I riconoscimenti continuano negli anni. Nel 2009 Idro diventa “Museo di qualità” della Regione Emilia Romagna. Inoltre entra a far parte della rete degli Ecomusei regionali, riconosciuta dalla Regione Emilia Romagna, che ha come obiettivo quello di consolidare il tema dell’assunzione di responsabilità di una comunità locale a prendersi cura di un territorio, del suo sviluppo o qualificazione. Idro è anche un Centro di servizio e consulenza della Regione per le Istituzioni scolastiche, riconoscimento che gli viene riconfermato ogni anno.

Idro nasce come Ecomuseo, cioè un museo del tempo e dello spazio: del tempo perché si riferisce al passato e al presente, con una proiezione verso il futuro; dello spazio perché il bene da conservare è il territorio nel suo insieme, con tutte le espressioni e i segni del lavoro sedimentati nello spessore dei secoli. Un Ecomuseo valorizza interi insiemi paesaggistici, dove particolari fattori naturali e sociali hanno, nel tempo, plasmato e condizionato il modo di vivere, l’economia, le tradizioni e la cultura delle comunità. Inoltre è finalizzato alla documentazione, conservazione e valorizzazione della memoria storica del territorio, nelle sue manifestazioni materiali e immateriali. Il museo è diffuso sul territorio: si compone infatti della sede centrale e di stazioni tematiche dislocate lungo il coronamento della diga e all'interno del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna.

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