Il San Domenico dall'Ottocento al "Mito di Ulisse": "Sarà una mostra impossibile da vedere altrove"
Ad Antonio Paolucci, presidente del comitato scientifico, il compito di illustrare la futura esposizione
Dall'Ottocento ad Ulisse. Presentata la grande mostra che sarà ospitata nel 2020 ai Musei San Domenico. Ad Antonio Paolucci, presidente del comitato scientifico, il compito di illustrare la futura esposizione. "Era imprevedibile il successo che ha conosciuto il San Domenico - ha esordito -. Era il 1995 quando ero ministro tecnico dei Beni Culturali e ho visto il complesso quando era un rudere. E raramente succede che un progetto abbiato un esito così felice e rapido. E il riconoscimento dell'Oscar delle mostre per "L'Eterno e il Tempo tra Michelangelo e Caravaggio" (la mostra del 2018, ndr) ottenuto a New York ne è la prova".
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"IN 14 ANNI 1,4 MILIONI DI PERSONE"
"La mostra che verrà - ha proseguito - nasce da un'idea di Gianfranco Brunelli (il coordinatore generale Grandi Mostre Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì, ndr) e dalla lettura del mito di Uilsse. "Ulisse. L'Arte e il mito. Il grande viaggio raccontato da Omero a De Chirico" vedrà manufatti archeologici, opere d'arte dell'epoca greca, etrusca, romana e del medioevo, ma anche dipinti rinascimentali. "Investirà la storia delle civiltà e della cultura", ha rimarcato Paolucci, spiegando come "qualsiasi manufatto racchiuda tre miti: quello dell'eterna giovinezza, che evapora e svanisce; del Don Giovanni, della ricerca compulsiva dell'altro; e quello di Ulisse, del ritorno a casa e la condivisione dei ricordi".
"Le opere le stiamo selezionando e confidiamo in un buon bottino, con risultati positivi - ha concluso -. L'essenza della mostra è nel 26esimo canto della Divina Commedia, quello dell'Inferno, quando Dante incontra Ulisse. Una mostra non inusuale, ma altrove impossibile da vedere. Crediamo nel fuuro del San Domenico. E vogliamo continuare su questa trama".
