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Cronaca

Il vescovo Lino Pizzi si prepara a salutare la città: "Forlivesi, il futuro è nei giovani"

Dopo la messa di sabato, ci sarà la possibilità di salutare monsignor Pizzi durante l’incontro conviviale che si terrà in Vescovado

E’ tutto pronto in Cattedrale a Forlì per il saluto a monsignor Lino Pizzi. La Diocesi di Forlì-Bertinoro ringrazierà il vescovo uscente al termine dei 12 anni di ministero episcopale, con la messa solenne in programma sabato, alle 17. Se il vicario generale monsignor Pietro Fabbri recherà il saluto della comunità ecclesiale, il sindaco di Forlì Davide Drei ringrazierà il presule modenese a nome della società civile. Alla liturgia parteciperanno anche 50 modenesi, che approfitteranno della trasferta in Romagna per visitare la mostra “L’Eterno e il Tempo fra Michelangelo e Caravaggio”, in corso ai Musei San Domenico. All’ingresso in Duomo, i fedeli riceveranno una busta dove porre l’offerta che sarà consegnata a monsignor Pizzi al termine della messa, come regalo della Diocesi assieme a due omaggi simbolici: un paio di scarponi, per indicare che il cammino non finisce e una tovaglia romagnola segno della fraternità e del legame con la terra di Romagna. Pur non avendo ancora reso noto il discorso ufficiale che leggerà nel corso della messa, è facile intuire quali saranno i punti nevralgici del suo commiato da Forlì, anche alla luce del commovente saluto tributatogli dalla comunità bertinorese giovedì scorso: interessarsi dei giovani, trovare nuovi strumenti di evangelizzazione, sostenere la famiglia fondata sull’amore coniugale come caposaldo della società.

Nel febbraio 2015, appena entrato nel 10° anno di episcopato, il presule modenese uscì sui media locali abbracciando con forza quanto affermato da Papa Francesco: “Occorre che i giovani si sentano protagonisti, perché il futuro appartiene a loro. Gli adulti siano in grado di testimoniare valori e far vedere la bellezza di essere cristiani e in genere di vivere nell’ascolto e nella cura degli altri”. Anche nell’omelia pronunciata in Cattedrale a febbraio, in occasione dell’ultima Festa Patronale della Madonna del Fuoco, monsignor Pizzi ha ribadito la necessità di salvaguardare la famiglia fondata sul matrimonio di un uomo e di una donna e aperta alla generazione dei figli. “E’ un istituto – dichiarò con forza - che sta attraversando un tempo di notevoli difficoltà, sia dal punto di vista culturale, sia dal punto di vista economico, sia dal punto di vista legislativo. Tutti sanno e affermano che la famiglia è la cellula fondamentale della società e della Chiesa: infatti nella famiglia si nasce, si cresce e si matura, ci si educa anche al vivere sociale. Ma sono state fatte gravi scelte, anche contradditorie, che invece di favorirla ne indeboliscono fortemente la realtà e la missione”. Fra i momenti più significativi dei 12 anni trascorsi a Forlì-Bertinoro, don Lino metterà le due visite pastorali, durate tre anni e mezzo ciascuna.

“La prima – dichiara sull’ultimo numero del periodico diocesano Il Momento - ha toccato tutte le parrocchie, la seconda tutte le unità pastorali, che hanno preso corpo nel 2009 in Diocesi. Si è trattato di occasioni preziose per incontrare le realtà parrocchiali, gli anziani, i malati, il mondo della scuola e del lavoro e, in particolare, per dialogare con i giovani”. Poi rinnoverà tutto il suo amore per la Madonna del Fuoco, la madre celeste dei forlivesi, senza dimenticare le consacrazioni sacerdotali e l’ordinazione episcopale di monsignor Erio Castellucci, divenuto arcivescovo di Modena-Nonantola, la sua Diocesi d’origine. Monsignor Lino Pizzi è nato, infatti, a Rivara di San Felice sul Panaro (Modena) il 25 settembre 1942 ed è diventato sacerdote il 18 giugno 1966. Ha iniziato il ministero pastorale nella diocesi forlivese domenica 29 gennaio 2006, succedendo a monsignor Vincenzo Zarri, dimessosi per raggiunti limiti di età. Don Lino ha ricevuto l'ordinazione episcopale il 22 gennaio 2006 nell’abbazia di Nonantola, nel corso della liturgia eucaristica presieduta dall'arcivescovo Paolo Romeo, poi divenuto cardinale. Papa Benedetto XVI lo ha incaricato della guida pastorale della diocesi romagnola il 12 novembre 2005. Dopo la messa di sabato, che sarà trasmessa in diretta su Teleromagna, ci sarà la possibilità di salutare monsignor Pizzi durante l’incontro conviviale che si terrà in Vescovado.

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