rotate-mobile
Cronaca

Da quello meccanico a quello tradizionale: il tour tra i presepi del Forlivese

A Forlì e dintorni, i tanti estimatori della rappresentazione della nascita di Cristo non corrono certo il rischio di annoiarsi

Vivere il significato profondo del Natale attraverso un viaggio tra i presepi. A Forlì e dintorni, i tanti estimatori della rappresentazione della nascita di Cristo non corrono certo il rischio di annoiarsi. Si parte dalla più gettonata, la 28esima rassegna "Presepi città di Forlì", allestita nella sala piano terra di palazzo Albertini piazza Saffi, 50 (orari feriali dalle 15 alle 18.30; festivi dalle 10 alle 12 e dalle 14.30 alle 19). Forte di una novantina natività di tutte le fogge e dimensioni, l'esposizione una volta era amirabile nell’impareggiabile scenario della Rocca di Caterina Sforza, in Borgo Ravaldino, dichiarata inagibile dal Comune. Lo scorso anno è stata ospitata nell’inconsueta cornice del Palazzo Ex Gil, in viale della Libertà e quest'anno trasferita in centro storico. In Sala XC Pacifici (palazzo Comunale) è stato invece allestito il tradizionale "Presepe in piazza", giunto alla 17esima edizione (feriali e festivi, dalle 15 alle 19). Ciascuna chiesa offre poi una rappresentazione della Santa Natività. In Duomo è stato installato un presepe artistico in stile orientale. Le figure sono quelle utilizzate fino all’incendio del 1988 dal compianto monsignor Ettore Sozzi nella cripta sotto il presbiterio. Sarà ammirabile dal 24 dicembre fino all'8 gennaio. Anche quest’anno si consolida la tradizione del presepe a S. Giuseppe Artigiano.

Prima tappa della periferia non può che essere la 28esima edizione del presepe biblico “Fede in Dio fiducia nei fratelli”, proposto dall’equipe di Franco Casadei nella chiesa parrocchiale di Vecchiazzano, in via Castel Latino, visitabile dal 25 dicembre al 4 febbraio. A poche centinaia di metri, nell’atrio centrale dell’Ospedale “Morgagni-Pierantoni”, è visibile una natività tradizionale ambientata in un porticato, con statue a grandezza naturale. Si ritorna in città andando alla conquista del più longevo dei presepi forlivesi, quello realizzato nella Casa di riposo “Pietro Zangheri”, in via Andrelini. La prima volta fu allestito da suor Silvia Maestri nel 1977, utilizzando statue del faentino padre Giovanni Lambertini, uno dei maestri della presepistica italiana. Un’altra opera imperdibile è quella della Celletta dei Passeri, in sobborgo Romiti. Alcuni giovani della parrocchia guidata da don Loriano Valzania, propongono 30 statue animate e tanti altri particolari, in un trionfo di effetti speciali e musiche celestiali inneggiante alla nascita di Cristo.

Usciti dai Romiti è bene puntare su Terra del Sole, alla scoperta della celeberrima rassegna esposta nei bastioni restaurati della cittadella medicea. Proseguendo lungo la vallata del Montone, è bello perdersi nella magia di Portico di Romagna, il Paese dei Presepi: fino al 14 gennaio, il borgo medievale è letteralmente farcito di presepi di tutte le misure, fogge e anfratti. A Rocca San Casciano sono visibili i Presepi nel Borgo di sopra, la Mostra Presepi nella chiesa del Suffragio e i Presepi contadini a Berleta. Cambiando vallata, alle porte di Predappio Alta c’è il celeberrimo Presepe della Solfatara: visitabile sino al 28 gennaio, propone un percorso dedicato alla “Storia della salvezza”, realizzato nelle gallerie dell’antica miniera dismessa nel 1950. A Bertinoro la Natività è stata allestita all'interno della grotta che si apre sul sentiero del Monte dei preti.

Nella Vallata del Bidente è possibile risalire sino a Corniolo di Santa Sofia ed entrare appieno nel clima natalizio con “La via dei presepi”. Sono visibili decine di natività nati dalla fantasia e dall’inventiva di tutti gli abitanti del paese ma anche dalle mani di artisti: statue di ogni dimensione dipinte sui sassi o sul vetro, figure intagliate nel legno, sagome illuminate daranno vita a piccole e grandi natività. Anche quest’anno, a Teodorano di Meldola è possibile visitare le natività allestite nell’antica Rocca. Ridiscesi in pianura, nella basilica di San Rufillo a Forlimpopoli è stato allestito un presepe meccanico dal titolo “Non temere piccolo gregge”. L’opera rimarrà aperta dal 25 dicembre al 4 febbraio e il ricavato delle offerte sarà devoluto alle suore francescane per il Cepes in Brasile. C'è inoltre la "La strada dei presepi", un piccolo grande esperimento di "messa in rete" delle Natività che da anni colorano il Natale in Romagna. Ne fanno parte sette presepi allestiti da volontari di altrettante realtà parrocchiali e associative: Pieve Corleto, Vecchiazzano, parrocchia di San Francesco a Faenza, Castel Raniero, Pieve Cesato, Villa Prati e Cassanigo.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Da quello meccanico a quello tradizionale: il tour tra i presepi del Forlivese

ForlìToday è in caricamento