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Cronaca

Meteo, arriva il Generale Inverno: "Non si escludono rovesci di neve"

"Il calo termico rispetto agli ultimi giorni - annuncia Pierluigi Randi, meteorologo-previsore di MeteoCenter.it/Meteoromagna.com - potrebbe essere di 10-15°C"

Per alcuni giorni si batterà i denti dal freddo. E' in arrivo infatti un'irruzione di aria fredda dall'Est Europa, che determinerà un consistente abbassamento delle temperature, che si porteranno anche al di sotto della media del periodo. La percezione del raffreddamento sarà maggiore per effetto del caldo anomalo degli ultimi giorni. "Il calo termico rispetto agli ultimi giorni - annuncia Pierluigi Randi, meteorologo-previsore di MeteoCenter.it/Meteoromagna.com - potrebbe essere di 10-15°C; anche se rappresenta una anomalia di maggiore spicco il raggiungere quasi i 20°C che non rimanere sotto i 5°C".

E' arrivato il momento del vero inverno?
Molto probabilmente sì; oramai il segnale che si evince dai modelli fisico-matematici è quello diretto verso un calo delle temperature, che sarà sensibile rispetto ai miti valori osservati nei giorni scorsi, ma che in senso assoluto non equivale ad una ondata severa di freddo; anzi nel passato sarebbe stata considerata come una normale ondata di freddo invernale. Del resto non dimentichiamo che la seconda decade di gennaio è il periodo statisticamente più freddo dell’anno, quindi avere irruzioni di aria fredda dovrebbe essere del tutto normale.

Dal caldo innescato dal Garbino al gelo: di quanto crolleranno le temperature?
Considerando che nei giorni scorsi le temperature massime hanno sfiorato in alcuni casi i 20°C (lunedì scorso) la diminuzione sarà piuttosto consistente, specie a partire da sabato e per alcuni giorni, con valori massimi che potrebbero anche rimanere al di sotto dei 5°C nei primi giorni della prossima settimana, mentre le minime, specie in caso di cielo sereno, scenderanno al di sotto dello zero praticamente su tutto il territorio con gelate diffuse. Quindi rapportando la fase fredda ai valori dei giorni scorsi il calo termico potrebbe essere di 10-15°C; anche se rappresenta una anomalia di maggiore spicco il raggiungere quasi i 20°C che non rimanere sotto i 5°C.

Tutti con gli occhi all'insù: ci saranno occasioni anche per nevicate in pianura?
In linea generale l’arrivo dell’aria fredda sarà associato ad un tipo di tempo relativamente asciutto, tuttavia nella mattinata di sabato o nella notte tra venerdì e sabato in concomitanza al passaggio di un nucleo di aria assai fredda in quota e dall’ingresso nei bassi strati di correnti da nord-est che andranno a convergere con flussi nordoccidentali provenienti dall’entroterra, potranno innescarsi formazioni nuvolose anche di tipo cumuliforme con associate precipitazioni locali e di breve durata ma anche a carattere di rovescio, con neve sui 200-300 metri, ma facilmente fino alla pianura o lungo la costa. In ogni caso, almeno per ora, non sembra esserci la possibilità che transitino perturbazioni organizzate in grado di garantire precipitazioni estese e durature; quindi eventuali nevicate dovrebbero essere poco consistenti, e saranno più probabili su rilievi, lungo l’asse della via Emilia, e fino al riminese. Comunque brevi fenomeni “a macchia di leopardo” non si possono escludere anche altrove.

Si attendono precipitazioni copiose?
Con i dati attualmente disponibili direi di no; possibilità di fenomeni sparsi e non di lunga durata e limitati ad un arco temporale di 6-12 ore tra la notte di venerdì e la mattinata di sabato; per cui l’eventualità di accumuli al suolo di un certo spessore è tutto sommato remota. Almeno fino alla giornata di lunedì o martedì, dopodichè non è possibile sbilanciarsi più di tanto in tema di precipitazioni.

Quanto durerà questa fase fredda?
Presumibilmente fino intorno ai giorni 22-23 gennaio, anche se probabilmente il picco di intensità si avrà tra il 17 ed il 19 quando, soprattutto in quota, dovremmo raggiungere i valori più bassi.

Successivamente tornerà l'anticiclone subtropicale o prevarranno le correnti fredde?
Indicativamente dopo il 23 gennaio regna ancora una elevata incertezza come è normale che sia a quella distanza temporale; tuttavia la maggioranza dei segnali va verso un ritorno dell’alta pressione subtropicale in espansione dall’Europa occidentale, la quale porterebbe tempo stabile e correnti nuovamente miti ma essenzialmente in quota e con gradualità. Nelle zone di pianura ma anche lungo la costa una siffatta evoluzione conserverebbe però il freddo per alcuni giorni in più a causa del fenomeno dell’inversione termica con aria fredda intrappolata nei bassi strati, con ancora gelate notturne e mattutine e con un raddolcimento delle temperature solo nelle ore centrali della giornata. In ogni caso per segnali ancora più chiari occorrerà attendere l’inizio della prossima settimana.

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