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Cronaca

Meteo, cosa si nasconde dentro l'uovo di Pasqua? Il vademecum per evitare le trappole del web

Pierluigi Randi, meteorologo-previsore di MeteoCenter.it/Meteoromagna.com, in vista delle imminenti festività suggerisce un piccolo vademecum per evitare fraintendimenti od equivoci

Le previsioni pasquali sono da sempre molto tormentate. E negli ultimi anni non sono mancate polemiche, tra operatori del settore turistico ed enti meteorologici sia pubblici che privati. Pierluigi Randi, meteorologo-previsore di MeteoCenter.it/Meteoromagna.com, in vista delle imminenti festività suggerisce un piccolo vademecum per evitare fraintendimenti od equivoci. "In effetti - esordisce Randi -. Il periodo pasquale corrisponde di norma con l’esordio della stagione turistica in Riviera, ma nel contempo anche le città d’arte ed il nostro Appennino vedono un elevato numero di turisti, dunque le previsioni meteorologiche assumono particolare importanza. Si tratta pur sempre di “previsioni del tempo” e non di “certezze del tempo”, per cui la possibilità di errori è già insita nel termine “previsione”".

Prosegue Randi: "Le previsioni meteorologiche sono attendibili fino a 2-3 giorni con tempo instabile e fino a 6-7 giorni con alta pressione; pertanto occorre diffidare delle previsioni automatiche (internet, app) che mostrano previsioni puntuali fino a 15 giorni o a volte anche oltre. Peraltro le stagioni di transizione, ovvero primavera ed autunno, sono solitamente le più instabili e variabili, per cui sono proprio quelle durante le quali l’attendibilità è mediamente più bassa.".

L'esperto meteo suggerisce di "diffidare di toni sensazionalistici, sedicenti scoop, termini ad effetto (l’ultima frontiera delle comiche meteo su internet è rappresentata dai cicloni F3 o F4, che ovviamente non esistono); nomi folcloristici, previsioni eccessivamente dettagliate a medio e lungo termine (ore e luoghi esatti); allarmi e allerte (che sono di pertinenza della sola Protezione Civile)".

Quindi occorre "fidarsi di bollettini testuali con linguaggio stringato, toni moderati e senza enfasi, terminologia seria e rigorosa, cercando di soppesare adeguatamente i termini (ad esempio rischio di piogge sparse non significa affatto pioggia sicura, su tutta la regione e per tutto il giorno); e previsioni emesse da servizi meteorologici istituzionali (statali o ancora meglio regionali) o da servizi privati o commerciali seri che rispettino tutte le regole di deontologia professionale". "In pratica - conclude Randi - l’offerta di previsioni meteorologiche è divenuta, per molte concause, sconfinata e non sempre di qualità, ma spetta ora agli utenti imparare a distinguere i servizi seri da quelli non seri, e rispettando il vademecum suggerito il compito risulterà tutto sommato semplice".

Dunque cosa si annuncia per Pasqua?
In linea di massima, sebbene con qualche punto interrogativo dovuto alla distanza temporale che ancora non consente di entrare nel dettaglio, le prospettive sono abbastanza buone; dopo l’attuale fase debolmente instabile è attesa l’entrata da ovest di un campo di alta pressione, che a partire da domani, ma soprattutto da venerdì, determinerà tempo sostanzialmente stabile e con temperature in aumento a parte valori minimi notturni inizialmente un po' bassi. L’alta pressione non sarà però di quelle particolarmente solide e sarà sottoposta ad una azione di erosione da parte delle correnti atlantiche umide ed instabili che prenderanno possesso dell’Europa occidentale e centrale. In sostanza condizioni anticicloniche con tempo più che accettabile, a parte qualche passaggio nuvoloso, dovrebbero prevalere sabato e domenica, probabilmente con qualche nube in più sabato anche se il rischio di pioggia è ad ora assai basso. Qualche incertezza in più sussiste per il lunedì a causa dell’avvicinarsi da ovest di una perturbazione atlantica meglio organizzata, ma essendo ancora elevata la distanza temporale non si può andare oltre una tendenza generica, ed improntata ad una maggiore nuvolosità ma con rischio di piogge ancora tutto da valutare, soprattutto in merito alle tempistiche. Temperature gradevoli per il periodo e con valori massimi diurni non lontani dai 20°C, in particolare domenica.

Gite di Pasquetta parzialmente rovinate?
C’è una minaccia legata alla perturbazione atlantica prima citata, ma è ancora presto per darle per “spacciate”, anzi potrebbe anche trattarsi di un passaggio nuvoloso veloce e con precipitazioni a distribuzione irregolare e poco significative, il che significa che una parte della giornata potrebbe anche essere quasi salva. In ogni caso si dovranno attendere ulteriori aggiornamenti nei prossimi giorni.

Sbalzi termici. Un consiglio su come vestirci....
La primavera, così come è concepita nell’immaginario collettivo, in realtà non esiste, dal momento che si tratta della seconda stagione statisticamente più piovosa dell’anno e con un elevato numero medio di giornate piovose; per cui che ci possa essere tempo instabile in primavera non deve stupire nessuno, ovviamente alternato a periodi di bel tempo. Anche sotto il profilo termico è del tutto normale avere notevoli sbalzi di temperatura in questa stagione, la quale essendo di transizione, mescola i caratteri di quella precedente (inverno) con quelli della successiva (estate); ed ecco che lo sbalzo termico, anche repentino, rientra nell’assoluta normalità. La cosa che consiglio in questi casi è di non dare troppa confidenza al sole ed ai primi tepori della primavera abbandonando di botto l’abbigliamento pesante, il che rappresenta un errore. Ad esempio se andiamo sulla costa teniamo presente che le temperature superficiali del mare sono in questo periodo alquanto basse; per cui quando nel pomeriggio, o in tarda mattinata, si attivano le brezze marine arriva aria ben più fredda rispetto a quella che si trova nell’entroterra, per cui sovente abbiamo un repentino calo della temperatura, con vento, che può risultare alquanto fastidioso. Dunque, anche in una luminosa giornata di primavera, è bene avere sempre con sè qualche indumento per ripararsi dal freddo, può sempre servire anche quando meno lo ci si aspetta.

Dopo le festività pasquali come sarà il tempo?
Il segnale prevalente è quello orientato verso un predominio delle correnti atlantiche, umide e moderatamente instabili, che sospingerebbero alcune perturbazioni anche sulla nostra penisola, per cui potremmo avere una fase un poco più instabile, con piogge più frequenti, ma che si configurerebbe nel tipico andamento primaverile, peraltro con temperature che sembrano mostrare particolari anomalie o al più collocarsi solo leggermente al di sopra della norma. Ma si tratta ovviamente solo di “scenari” di massima, oltre non è possibile andare.

La primavera sui quali binari proseguirà?
Il segnale che si può cogliere attraverso una visione di insieme (ensemble muiltimodel) sui vari modelli lanciati per scenari di tipo stagionale, indica temperature leggermente superiori alla norma climatologica e precipitazioni nella norma o di poco inferiori, con un livello di confidenza un poco più elevato su aprile rispetto a maggio. Peraltro sulle precipitazioni, cominciando l’attività temporalesca, l’attendibilità degli scenari proposti è più bassa, dal momento che le precipitazioni convettive sono molto variabili sia spazialmente che temporalmente, e quindi assai ostiche da inquadrare a livello di scenario medio.

Sul web già si parla di un'estate molto calda: ci sono già linee di tendenze per la bella stagione in arrivo?
Oramai, dato il trend climatico di questi tempi, scommettere su una estate calda o molto calda indica assumersi ben pochi rischi, dal momento che è quello che è accaduto negli ultimi 20 anni salvo occasionali eccezioni. Nello specifico il segnale di massima sulla nostra penisola è su diffuse anomalie termiche positive, specie in luglio-agosto, mentre le precipitazioni sarebbero nella norma o più probabilmente inferiori. Tuttavia non sembrano esserci al momento gli estremi per una estate eccezionalmente calda stile 2003-2012-2015. In ogni caso per gli scenari estivi è ancora decisamente presto, ed un quadro più esaustivo potrà aversi verso aprile-maggio.

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