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Cronaca

Roberta Gunelli diventa primario di Urologia: "Mettere da parte l'imbarazzo e non sottovalutare i sintomi"

“Ho la fortuna di vivere una esperienza professionale che ho sempre desiderato – prosegue Gunelli - vivere a contatto con i pazienti e con la possibilità di dare una soluzione ai loro problemi di salute"

Roberta Gunelli è la nuova direttrice della unità operativa di Urologia dell’Ospedale Morgagni-Pierantoni di Forlì. Le neo-primaria svolgeva tale incarico come facente-funzioni dal 2017, anno in cui andò in pensione Teo Zenico. Ed ora passa stabilmente al nuovo ruolo. L'Urologia di Forlì conta  20 posti letto, in questa disciplina l'Ausl ha mantenuto la struttura di una presenza in tutti e 4 i principali ospedali della Romagna, dato l'elevata incidenza delle malattie urologiche, ma in quest'ambito Forlì eccelle per quanto riguarda la tecnologia, in quanto dal 2007 è dotata di un robot chirurgico, poi rinnovato nel 2012. Il dispositivo è ad uso di varie discipline, ma è proprio nell'urologia che trova il suo massimo utilizzo. Gunelli è specializzata nel suo utilizzo, avendo  eseguito a tutt'oggi quasi cinquemila interventi (di cui cinquecento in chirurgia robotica),  interessandosi in particolare di chirurgia oncologica.

Una donna primario per l'Urologia

"La dottoressa Gunelli - spiega il direttore sanitario dell'Ausl Romagna, Stefano Busetti - è una stimata professionista da tempo impegnata nell'Urologia forlivese. In due anni la Direzione generale dell'Ausl Romagna ha nominato complessivamente quaranta primari e a Forlì, dopo questa nomina, restano da bandire solo i primariati di Fisiatria, Ostetricia e Anatomia patologica". Roberta Gunelli è una delle due donne in Italia giunte al ruolo di primario di urologia. “Sono molto contenta di questa nomina – spiega - che viene dopo circa due anni mezzo di attività di facente funzioni nello stesso reparto. Ho fatto tante rinunce per raggiungere questo obiettivo e sono sempre stata supportata in questo sforzo dalla famiglia, da mio figlio e da mio marito. Colgo l'occasione per ringraziare tutti i miei medici e i miei collaboratori".

VIDEO - "Donna e professione medica: tanto sacrificio e impegno"

Urologia, Roberta Gunelli nominata primario

“Ho la fortuna di vivere una esperienza professionale che ho sempre desiderato – prosegue Gunelli - vivere a contatto con i pazienti e con la possibilità di dare una soluzione ai loro problemi di salute, il bene più importante che possediamo e che spesso trascuriamo. Nel nostro lavoro con il passare degli anni l’ospedale diventa una seconda famiglia e chi lavora con te a stretto contatto spesso stabilisce rapporti non solo di fiducia e stima reciproca, ma di vera amicizia e senza barriere professionali. Vorrei dare, nei prossimi anni, una continuità all’impegno che ho sempre messo nel cercare di crescere professionalmente, sia individualmente che insieme a tutto il reparto”.

Il curriculum

Sposata, un figlio, attualmente riveste l’incarico di Presidente di Auro, l'Associazione Urologi Italiani, ed è vice-presidente di Sieun (Società Italiana di Diagnostica Integrata in Urologia Andrologia e Nefrologia).Svolge inoltre attività endoscopica ed ha collaborato, nell’ambito delle attività chirurgica dell’ U.O. di Urologia di Forlì, allo sviluppo della prostatectomia radicale perineale e all’utilizzo del laser nel trattamento endoscopico della litiasi reno-ureterale, della patologia giuntale e delle neoplasie uroteliali.

A Forlì il robot chirurgico

L'obiettivo, per l'Urologia di Forlì, è di rinnovare ulteriormente la tecnologia robotica, la cui obsolescenza è molto veloce. “Il robot chirurgico di Forlì è pienamente funzionante e operativo, nel piano di investimenti dell'Ausl sono sempre previsti fondi per stare al passo coi tempi, anche perché i robot chirurgici si affinano sempre di più, diventano a loro volta oggetti sempre più piccoli man mano che si sviluppa la chirurgia mini-invasiva”. Grazie ad una donazione, Forlì, assieme a Modena, fu la prima in Regione a introdurre le tecnologie robotiche 13 anni fa, ed ora è necessaria mantenere attiva questa competenza. “Avere questa opportunità, ha messo assieme e fatto crescere tanti professionisti”, rimarca  Gunelli.

"Mettere da parte l'imbarazzo per fare prevenzione"

All'Urologia di Forlì si praticano circa 1.300 interventi l'anno, di persone provenienti da tutta la Romagna e anche da fuori regione. Le prestazioni ambulatoriali sono circa 13mila l'anno. In questo reparto si combattono i tumori della prostata, e tra le malattie non oncologiche tra le altre l'ipertrofia prostatica, la calcolosi. Da Gunelli anche alcuni consigli per la prevenzione e la diagnosi precoce: “L'invito che faccio è di non sottovalutare alcuni sintomi come il sangue nelle urine e di farsi valutare. Spesso problemi che sorgono nella sfera dei genitali creano imbarazzo, che bisogna vincere e rivolgersi ad un medico che specializzato”.

Sempre Gunelli: “Nonostante la nostra mission principale sia oncologica non vengono tralasciati tutti gli aspetti importanti della urologia e, fra questi l’ipertrofia prostatica benigna che viene affrontata sia ambulatorialmente che con trattamenti chirurgici endoscopici, utilizzando energie tradizionali o sistemi laser.Viene inoltre seguita e trattata la calcolosi urinaria, malattia molto frequente sul nostro territorio, dando spazio alle tecniche di chirurgia mininvasiva.Non da ultimo uno dei punti di specificità della nostra UO è quello della Urologia Funzionale che si occupa delle problematiche della continenza urinaria e dei Pazienti con malattie neurologiche che coinvolgono la attività della vescica.”

"Presto arriva la facoltà di Medicina"

Saluta l'arrivo del nuovo primario anche Rosaria Tassinari, assessore comunale al Welfare: “La mia stima per questa nomina è accresciuta dal fatto che la dottoressa Gunelli è una donna, che ha fatto molti sacrifici per raggiungere questo  importante obiettivo che valorizza ancora di più le nostre eccellenze sanitarie. Presto vedremo a Forlì  anche l'avvio del corso di Laurea in Medicina che potenzierà sicuramente la grande qualità del nostro ospedale e dei suoi  operatori.
 

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