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Cronaca

PolStrada a corto di pattuglie, una va in fumo: "Chiediamo dignità"

Il Sap "chiede un minimo di dignità per i poliziotti che cercano di fare il loro lavoro nonostante tutto e il rispetto per il cittadino che ha diritto ad avere un minimo di sicurezza dallo Stato".

PolStrada a corto di pattuglie: è quanto denuncia il vice segretario provinciale del Sap (Sindacato Autonomo di Polizia) delegato per la Polizia Stradale, Spartaco Ulrico Collinelli. "Una delle ultime auto, con appena 250mila chilometri, si è inspiegabilmente guastata - esordisce il sindacalista - Lunedì sera l'unica pattuglia della stradale presente in provincia sulla viabilità ordinaria, (ovvero quella al di fuori di autostrade e superstrade), ha visto improvvisamente un fumo sinistrolevarsi dal cofano prima che il motore dopo qualche rantolo si ammutolisse definitivamente".

"La potente macchina organizzativa della Polizia Stradale non ha battuto ciglio di fronte a questo “imprevisto” e il giorno dopo, l'uso dell'auto per garantire la sicurezza sulle strade è stato prontamente sostituito dall'uso delle motociclette - prosegue Collinelli -. I due poliziotti di servizio hanno diligentemente tolto la camicia per indossare la calda e confortevole tuta antitrauma che per inciso non è previsto si possa togliere nella necessità di doversi fermare sotto al sole, forse anche perchè non sono arrivate le nuove polo della divisa estiva, un lusso inutile per i rudi servitori dello stato e dei cittadini, ma questo è un altro discorso".

Aggiunge il vice segretario provinciale del Sap delegato per la PolStrada: "Oltre al doveroso cambio di divisa hanno ovviamente lasciato in caserma, per ovvi motivi di spazio, l'arma lunga, i giubbotti antiproiettile, il defibrillatore e tutto il materiale necessario ai rilievi dei sinistri stradali, materiale evidentemente considerato superfluo da questa amministrazione vista anche la vetustà di questi oggetti: “mitragliatori” degli anni 70, giubbotti antiproiettile di 10-11 anni. Qualcuno dice che sono oggetti che non scadono come le mozzarelle, ma certamente la sicurezza e l'efficienza non vanno molto d'accordo col vintage. Per fortuna poi che in questo periodo asciutto ed estivo non piove quasi mai. Altrimenti c'era pure il rischio di beccarsi un acquazzone".

"Ma anche le moto sono sempre meno e i chilometri passano anche per loro . attacca Collinelli -. All'orizzonte può solo cominciare a palesarsi l'opzione di effettuare pattuglia in bicicletta con sommo gaudio degli atletici cinquantenni che ormai compongono la maggior parte del corpo di Polizia (l'età media nazionale è sui 47 anni e a Forlì è anche più alta). Il Sap denuncia da anni questo stillicidio, un continuo impoverimento di uomini e mezzi, se “l'azienda Polizia di stato” è prossima al fallimento ce ne faremo una ragione assieme ai cittadini, consci del fatto che è sempre la parte più debole della società a pagare il prezzo più alto per queste scelte, che invece di razionalizzare si limitano a tagliare e tagliare fino all'eutanasia. Come dimostrano i casi locali della Stradale di Rocca San Casciano e della Polizia postale di Forlì, su cui aleggia lo spettro della chiusura".

"Se al contrario si vuole fare qualcosa per garantire un minimo di servizi e sicurezza ai cittadini è necessario un cambio di passo, non si possono mandare in giro dei poliziotti vestiti come straccioni, con divise diverse l'uno dall'altro e parliamo di quelli nella stessa auto non nella stessa provincia, logore, rammendate e con taglie improbabili. Con automezzi allo stremo che nemmeno uno sfasciacarrozze vorrebbe ritirare, sfruttati 24 ore su 24 e obbligati a percorrere anche 800 chilometri al giorno. Il Sap chiede un minimo di dignità per i poliziotti che cercano di fare il loro lavoro nonostante tutto e il rispetto per il cittadino che ha diritto ad avere un minimo di sicurezza dallo Stato".

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