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Cronaca

Giovani e il progetto "Promemoria Auschwitz": un treno per ricordare e non dimenticare

Si tratta di un progetto nazionale, che dal 2014 gode del patrocinio del Senato della Repubblica e della Camera dei Deputati, che ha visto in questi anni la partecipazione di oltre 4.000 giovani provenienti da 9 regioni d'Italia

Partirà venerdì il bus che accompagnerà 90 ragazzi di Forlì-Cesena fino al Brennero, dove saliranno sul treno che li vedrà protagonisti del progetto "Promemoria Auschwitz". Si tratta di un progetto nazionale, che dal 2014 gode del patrocinio del Senato della Repubblica e della Camera dei Deputati, che ha visto in questi anni la partecipazione di oltre 4.000 giovani provenienti da 9 regioni d'Italia. Sostenuto dal Comune di Forlì e organizzato dall’associazione di promozione sociale Deina e dal Centro per la Pace di Cesena, è un progetto di educazione alla cittadinanza attraverso la promozione della partecipazione, pensato per accompagnare le giovani generazioni alla scoperta e alla comprensione della complessità del reale, a partire dal passato, e dalle sue rappresentazioni e all'acquisizione dello spirito critico necessario per un protagonismo nel presente.

"Saper andare, scoprire, pensare e reagire. Questo è il nostro modo di “fare memoria”, con chi vorrà esserci compagno di viaggio", spiega Martina Benvenuti, una delle ragazze che segue il progetto e che a sua volta ha fruito di questa esperienza. Sono 90 i ragazzi di Forlì e Cesena che intraprenderanno questo viaggio e che dal 9 al 14 febbraio li porterà a in visita ad Auschwitz e non solo (si farà tappa al ghetto di Cracovia, alla fabbrica di Schindler e al campo di Birkenau). "Non deve essere certo un viaggio semplice - aggiunge - e ancor di più non lo è per ragazzi così giovani (i partenti frequentano la quarta superiore, ndr). Si vivono emozioni forti e ci si immerge in un periodo buio e difficile della storia". Ma il viaggio non è altro che il termine di un percorso. Vi è infatti una fase precedente durante l’anno che si basa completamente su discussioni, lezioni e riflessioni. Incontri che invitano a ripercorre periodi storici con un alternanza tra momenti di lezione e laboratori didattici. I laboratori costituiscono l’ossatura del percorso di formazione, il mezzo necessario per poter affrontare l’esperienza con una preparazione adeguata e viverla in modo consapevole e costruttivo.

L’esperienza vissuta dai partecipanti, una volta tornati dal viaggio, sarà condivisa con la cittadinanza in modo da ampliare il più possibile la ricaduta sul territorio e da arricchire la riflessione, allargandola anche a coloro che non hanno partecipato al viaggio. "E' stupendo vedere come i ragazzi che hanno preso parte al progetto una volta tornati dal viaggio diventano a loro volta educatori - spiega Sara Pignatari, assessore alla Scuola e Politiche giovanili di Forlimpopoli -. Sono loro che poi restituiscono tutto ciò che hanno imparato e vissuto a coloro che li succedono. Io stessa ho preso parte a questo progetto e ho visto molti ragazzi che dopo questa esperienza sono diventati anche consiglieri del consiglio comunale dei ragazzi di Forlimpopoli". "Crediamo molto nella forza di questo progetto ed è anche per questo che cerchiamo sempre di contribuire il più possibile per permettere a più ragazzi di parteciparvi - commenta l'assessore alla cultura del comune di Forlì, Elisa Giovannetti -. Quello che restituiscono al ritorno del loro viaggio è prezioso per tutta la cittadinanza. Queste esperienze necessitano infatti di essere ricordate, narrate ed analizzate correttamente".

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