rotate-mobile
Cronaca

Pronto Soccorso, addio alle lunghe attese: in arrivo una serie di novità

Al pronto soccorso di Forlì sono in arrivo diverse misure per migliorare la situazione, sia dal punto di vista strutturale, come già annunciato dall'Ausl, che da quello delle attese

Al pronto soccorso di Forlì sono in arrivo diverse misure per migliorare la situazione, sia dal punto di vista strutturale, come già annunciato dall'Ausl, che da quello delle attese. A spiegare i prossimi interventi la direttrice del dipartimento Emergenza urgenza dell'Ausl della Romagna, Maria Pazzaglia, sentita da ForliToday.  Una premessa: “Quello di Forlì è un pronto soccorso territoriale, che conta circa 47mila accessi all'anno e si trova all'interno di un ospedale integrato, composto di diversi padiglioni”. Gli accessi nel 2014 sono stati precisamente 45.498. 

Dieci anni fa circa partiva a pieno regime il nuovo edificio denominato Morgagni-Pierantoni, posto all’interno della cittadella sanitaria di Forlì, consentendo in questo modo di iniziare a dare una adeguata risposta alle esigenze strutturali della sanità locale; noto è che la struttura storica del nosocomio è risalente agli anni 30. Successivamente diversi interventi di entità più contenuta hanno riordinato parti dei corpi edilizi storici. Oggi l’Azienda Unica della Romagna ha posto alcuni obbiettivi importanti sul complessivo sistema della risposta sanitaria che incide anche sul riordino, adeguamento e ristrutturazione delle aree del complesso: il primo ambito interessato dagli interventi è proprio quello del Pronto Soccorso.

GLI INTERVENTI STRUTTURALI - Il progetto, in fase di stesura, prevede il miglioramento ed ampliamento delle aree di attesa, con particolare attenzione ad una zona dedicata ai bambini, una riorganizzazione degli spazi che portano alla collocazione dell’ambulatorio di emergenza in adiacenza ed accesso diretto dalla camera calda (anch’essa ampliata), la sistemazione ed il riordino degli ambulatori e dell’area dedicata all’osservazione breve. Anche viabilità e parcheggi, insieme alle aree esterne saranno, resi più accessibili: si prevede infatti un ampliamento del parcheggio e della viabilità in ingresso.

ATTESA – “L'aumento degli accessi al Pronto Soccorso è sicuramente dovuto anche all'incremento popolazione anziana, con patologie complesse e impegnative che richiedono uno specifico lavoro sul paziente.  Di conseguenza i tempi si allungano. “Stiamo lavorando – spiega Pazzaglia -  con la piena disponibilità della direzione  e del personale, avendo questa struttura tutto quello che serve per poter contenere il problema delle liste di attesa. Insieme al direttore sanitario e a quello del Pronto Soccorso di Forlì abbiamo rivalutato i dati dell'attività e le criticità, che sono state individuate in due temi principali: input e output”. Riguardo agli ingressi, il problema è che non esistono accessi veloci  a seconda degli ambiti specialistici. Questo indubbiamente comporta un sovraccarico di arrivi che devono comunque passare dallo stesso acceso, per poi magari essere dirottati in reparti specialistici. Il primo intervento sarà proprio su questo: “Il direttore sanitario sta mettendo in campo i cosiddetti 'fast track', percorsi veloci, per pazienti pediatrici e ortopedici – annuncia Pazzaglia -. Inoltre, grazie all'arrivo di un nuovo medico ed al potenziamento delle risorse infermieristiche  sarà garantita l'attività di un secondo ambulatorio pomeridiano in Pronto Soccorso”. I medici in organico, compreso anche il reparto di Medicina d'urgenza ed il servizio sull'auto medica, sono 29 più un primario. Al mattino ne sono in turno in 3, 4 al pomeriggio e di notte in 2, più il medico in Medicina d'urgenza 24 ore su 24 e quello sull'auto medica. “Si tratta di un organico normodimensionato”, assicura la direttrice.

Per quanto riguarda le uscite dal Pronto Soccorso,  si presenta una criticità “comune in tutta Italia,  quella del sovraffollamento legato alla disponibilità dei posti  letto nei reparti, in linea con le necessità del Pronto Soccorso – chiarisce Pazzaglia -. A Forlì non esiste un vero e proprio 'bed management', ovvero una organizzazione  di quanti posto letto quotidianamente debbano essere riservati dai reparti al Pronto Soccorso. Qui se ne occupano due infermiere dedicate. Ora la direzione sta ragionando per individuare le persone giuste per procedere all'attivazione del processo”. L'Ausl è già al lavoro su tutti questi aspetti, si parla di tempi non lunghi, ma non ancora definiti.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Pronto Soccorso, addio alle lunghe attese: in arrivo una serie di novità

ForlìToday è in caricamento