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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Bus sovraffollato da 4 mesi, la protesta contro Start: "Bastava invertire due mezzi"

La situazione, a detta di chi protesta, si è venuta a creare dal 17 settembre, inizio dell’anno scolastico, sulla Linea 96  Meldola – Forlì, e da 4 mesi non è migliorata

Pendolari tra Forlì e Meldola sul piede di guerra contro Start Romagna per l'inadeguatezza del mezzo che effettua le corse. La protesta viene resa nota da Gian Luigi Ricci, che ha proposto un reclamo a Start, ma senza successo. La situazione, a detta di chi protesta, si è venuta a creare dal 17 settembre, inizio dell’anno scolastico, sulla Linea 96  Meldola – Forlì, e da 4 mesi non è migliorata. “Tutto quello che si è richiesto fin dal primo giorno era semplicemente l’inversione degli automezzi più capienti, dagli orari pomeridiano-serali a quelli del mattino, orari di punta per pendolari e studenti (6,57 per Forlì, 14,10 per Meldola)”, spiega. Il risultato, invece, è che per molti viaggiatori il tragitto suburbano è disagevole.

Spiega Ricci: “Abbiamo ripetutamente segnalato nei mesi scorsi, a Start Romagna, l'inadeguatezza del nuovo mezzo assegnato alle corse da e per Meldola, nonché la sua pericolosità; considerato che sono già cadute due persone e una si è anche fatta male”. Viene lamentata la scarsa capacità del mezzo: 19 posti per una linea extra-urbana nei due orari di punta per i pendolari e gli studenti (le 6,57 da Meldola e le 14,10 per Meldola) “sono vergognosamente pochi per almeno 40 persone – protesta il viaggiatore -.  La linea 96, inoltre, prevede di effettuare tutte le fermate dalla zona artigianale di Carpena fino a Viale della Libertà, ci sono delle giornate nelle quali si fatica a "stringersi" o a “scorrere” come urla l'autista. Sono assolutamente convinto che ci debba essere il massimo rispetto per gli utenti che pagano l'abbonamento annuale, e che non debbano essere costretti ogni giorno a farsi tutto il percorso in piedi, come invece capita ai ragazzi che salgono alle fermate Case Popolari e Conad di Meldola; o alla corsa per Meldola delle 14,10, fermata centro studi”.

Il risultato è che si costringerebbe la metà degli utenti a farsi una corsa da 35-40 minuti in piedi due volte ogni giorno. “Questo può andare bene per le linee urbane a percorso breve”, rileva il reclamo. Contrariamente a quanto accade al mattino, nelle ore serali per le corse dalle 18,05 alle 20,05 per Meldola e quelle dalle 18,35 alle 20,35, viene utilizzato il mezzo con capienza doppia, rispetto al mattino, di posti “seduti”, quando ci sono pochissime persone che utilizzano la Linea 96 in quegli orari (2-3 persone, a volte addirittura vuoto). Il non volere invertire la rotazione dei mezzi utilizzati dal mattino al pomeriggio, in considerazione del fatto che Start Romagna li utilizza comunque, può veramente apparire un dispetto o un accanimento nei confronti degli utenti meldolesi, si fatica a trovarne motivazione valida”.

A quanto riportato, va aggiunta anche la gestione della linea 132p per Magliano, alla quale è stato assegnato da mesi un automezzo della capacità di almeno 40 posti seduti (come quelli utilizzati per le linee extraurbane), però, guarda caso, a bordo del mezzo alle ore 14 ci sono al massimo dell’affollamento 3-4 passeggeri. Conclude la protesta:  “A questo punto ci chiediamo se i vertici di Start Romagna abbiano il controllo della situazione, se si rendano conto o no del pessimo servizio che forniscono ad utenti che pagano l’abbonamento annuale, quindi soldi sicuri. Per concludere, crediamo sia assurdo utilizzare i mezzi più capienti negli orari meno frequentati. Start Romagna il 2 ottobre mi ha inviato una mail in risposta alle nostre rimostranze, ammettendo di avere ricevuto reclami e proteste anche da altri utenti oltre a richieste di chiarimenti da parte di Enti e Comuni interessati”.

“Si giustificano motivando che… “gli autobus in questione sono modelli nuovi appena acquistati e sono dotati di tutti i requisiti di sicurezza richiesti dalle normative vigenti, in particolare, per quanto riguarda il trasporto disabili, sono dotati di pedana manuale (sempre funzionante a differenza di quella automatica), posto per il posizionamento stabile della carrozzina e pianale ribassato per agevolare la salita. Tutte queste caratteristiche e relativi presidi, occupano lo spazio che, nei vecchi modelli, ospitavano sedili riducendone il numero  da 35 a 21 mentre invece aumenta il totale da 83 a 92”.

A quanto pare anche il Comune di Meldola ha sollecitato la soluzione della problematica. Così Ricci: “Quando abbiamo letta la risposta siamo rimasti increduli per il tono di assoluta arroganza. Si sostiene che il mezzo attualmente assegnato alla linea 96 ci deve bastare e, in caso contrario, possiamo sempre utilizzare le due corse del 132 di Santa Sofia; come se quel mezzo ed in quegli orari non sia già strapieno, raccogliendo tutta l’utenza di Santa Sofia, Galeata, Civitella di Romagna, Cusercoli, Gualdo e San Colombano. Oppure, in alternativa, dobbiamo utilizzare il 132 delle 13,29 o 14,29. I meldolesi, a suo intelligente giudizio, devono anticipare o posticipare l’orario di uscita dal lavoro e da scuola”.

Conclude la protesta: “Due settimane fa  la corsa delle 14.10 per Meldola era talmente sovraffollata che alcuni ragazzini sono stati costretti a restare a terra alle fermate, anche i 2 controllori non sono riusciti a salire a bordo del mezzo per potere effettuare la verifica dei titoli di viaggio, si sono spaventati per la calca”.

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