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Cronaca

Tafferugli al circo, Pirini (DF): "Si potevano evitare con un tavolo preventivo"

L'iniziativa di protesta degli animalisti contro il Circo con animali esotici sistematosi nella zona dell'Iper di Forlì è finita con sei persone (quattro animalisti e due circensi ) finite al pronto soccorso

L’iniziativa di protesta degli animalisti contro il Circo con animali esotici sistematosi nella zona dell’Iper di Forlì è finita con sei persone (quattro animalisti e due circensi ) finite al pronto soccorso dell’ospedale Morgagni-Pierantoni, tutti con ferite comunque lievissime Il tafferuglio si è scatenato domenica sera e la scintilla che ha innescato lo scontro è all'esame degli investigatori.

Sull'episodio arriva la presa di posizione della lista civica DestinAzione Forlì, sul tema di circhi e animali. A sostenerla il direttore artistico del circo Nando Orfei (senza animali come il Cirque du Soleil) Lenny Alvarez, e l’esponente dell’associazione Impegno Civico (di Faenza) Alessio Grillini.

“Era prevedibile – ha dichiarato Raffaella Pirini - , visto episodi analoghi scoppiati in tutta Italia, che venissero a contatto chi non vuole il circo con animali ritenendolo una crudeltà e gli addetti allo spettacolo itinerante. Bastava poco per controllare la situazione e si potevano prevenire i tafferugli se , come da noi richiesto, si fosse attivato quel luogo di confronto e dialogo fra le parti che potesse aprire uno spiraglio ad un necessario accordo. In Italia non è stata ancora approvata una Proposta di Legge per lo stop all'uso di animali nei circhi, come già deliberato invece dagli altri Paesi in Europa e in altre parti del mondo, ed è quindi sottoposta a regolamento questa forma di spettacolo”.

“Perché comunque si dovrà in futuro rivedere e trasformare questa pratica: da un alto la popolazione italiana a grande maggioranza (86,2% , secondo il Rapporto Italia 2011 dell’ Eurispes) è contraria ai circhi con animali e il parlamento ha deciso con un ordine del giorno approvato in Senato l’azzeramento in cinque anni dei fondi ministeriali del Fus destinati agli spettacoli che potranno essere impiegati soltanto per la riconversione delle attività. A regolamentare l’impiego di animali (anche quelli esotici) nei circhi in tutto il territorio nazionale valgono le direttive Cites, che, oltretutto, se fossero fatte valere alla lettera per l’idoneità alla detenzione degli animali le strutture circensi non sarebbero assolutamente in grado di assicurare i requisiti minimi richiesti”.

Sempre più spesso i Comuni in ogni regione d’Italia hanno provato a vietare la sosta dei circhi con animali nel proprio territorio, ma ogni volta il Tar ha rigettato queste disposizioni , limitando la competenza degli enti locali all’ adozione di norme regolamentari che prevedano specifici adempimenti a carico dei gestori dei circhi e di altri spettacoli analoghi, funzionali a tutelare la dignità e la salute degli animali impiegati negli spettacoli. Intanto la Regione Emilia Romagna ha vietato i circhi con animali esotici dando il via libera a una risoluzione, per limitare l’attività di tutti quei tendoni viaggianti che mettono in scena esemplari selvatici, dai rettili ai mammiferi. Niente più elefanti, giraffe, e orsi. E stop anche a tigri, foche, delfini e elefanti.

Conclude Pirini: “Molte amministrazioni locali (come San Lazzaro) si sono mobilitate ed hanno vietato i circhi con animali nei propri territori comunali. Ma in realtà gli enti locali hanno le mani legate e si possono concedere iniziative di bandiera. Mentre sarebbe necessario anche preparare il terreno al dialogo, alla modifica dei costumi e delle pratiche, per questo abbiamo già allo studio una serata tematica dedicata alla convivenza obbligata fra circhi e animali che vorremmo condurre con spirito costruttivo e trasversale“: ha anticipato la capogruppo della Lista Civica DestinAzione Forlì.

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