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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Famiglie in subbuglio al "Matteucci": "Cancellate delle lingue e cambi forzati di indirizzo"

Diverse famiglie con figli che frequentano l'Istituto tecnico commerciale ed economico “Matteucci” sono sul piede di guerra

Diverse famiglie con figli che frequentano l'Istituto tecnico commerciale ed economico “Matteucci” sono sul piede di guerra. A quanto pare, infatti, in base a quanto è stato loro comunicato verrà ristretta l'offerta formativa relativa alla seconda lingua a scelta, il cosiddetto “bilinguismo” che permette nella stessa classe la compresenza di studenti che hanno scelto lo studio di una seconda lingua straniera diversa tra di loro. Spiegano Barbara Lombardi e Monica Mazzotti a nome delle famiglie coinvolte: “Ci hanno comunicato un cambio di organizzazione dell'ITE Matteucci sul 
bilinguismo (studenti della stessa classe che fanno lingue diverse) che gradualmente non si farà più, impoverendo sia le prospettive degli studenti che l'attrattiva dell'ITE stesso e sulla poca trasparenza sui  criteri per i cambi di indirizzo”. I genitori protestano anche perché non starebbero riuscendo ad ad avere un incontro chiarificatore con la preside dell'istituto e con l'ufficio scolastico provinciale.

In sostanza, che percorso formativo potranno intraprendere nel secondo triennio i loro figli? Questa è la domanda che si pongono alcune famiglie con i figli a 'Ragioneria'. Raccontano in una nota le famiglie: “Questi i fatti: il 4 giugno, a ridosso delle vacanze estive, viene emanata una circolare con la quale si annuncia una riorganizzazione di tutte le future classi terze. Tra queste il bilinguismo, ovvero la presenza nella stessa classe di ragazzi che studiano due diverse seconde/terze lingue, tradizione consolidata degli ITE e garanzia di una pluralità di scelte. Al Matteucci non sarà più consentito, mentre lo sarà ad esempio a Cesena: perché questo?”.

Un'altra novità suscita perplessità: “Il passaggio da Turismo ad AFM (amministrazione, finanza e marketing) non sarà garantito a tutti, al contrario di quanto prospettato all’atto dell’iscrizione in prima: perché? Con quali criteri si decide a chi spetta e a chi no? La Dirigente prospetta un sorteggio pubblico: ma non dovrebbe  essere l’ultima ratio a cui si ricorre solo a parità di requisiti?Una lotteria  dei fortunati anziché criteri di precedenza oggettivi. Dopo vaghe rassicurazioni non ufficiali date singolarmente alle varie famiglie allarmate, ci siamo riuniti per richiedere un confronto chiarificatore agli organi competenti che, nonostante ripetute mail e raccomandate, non è mai avvenuto”.

Ora la pubblicazione delle classi terze, avvenuta il 28 giugno non dissipa i dubbi, dato che reca la poco rassicurante dicitura “L'elenco della classe è da intendersi provvisorio. Potranno verificarsi cambiamenti a seguito dell'autorizzazione dell'organico di fatto, degli esiti degli esami e di eventuali trasferimenti”. Protestano i genitori: “L'incertezza regna sovrana: nessuno può sapere con sicurezza a quale percorso scolastico è destinato, che lingue studierà, quando potrà acquistare i libri di testo.  Si teme una perdita di prospettive future a causa di ciò che appare come un impoverimento dell'offerta scolastica, che porterà notevoli svantaggi in termini di opportunità future di studio e lavoro. Con quali criteri si formano le classi e si stabilisce chi ha diritto al cambio di indirizzo? Perché di punto in bianco non si possono più scegliere le lingue ? Costringere un ragazzo a studiare una lingua che non ha scelto non è controproducente? Chi prende le decisioni sul bilinguismo, la Preside o il Provveditorato, visto che se ne rimpallano vicendevolmente la responsabilità? Oltretutto, la lingua che rischia di uscirne più penalizzata sembra essere il tedesco, un vero paradosso a livello sia turistico che commerciale  in Romagna! Quale scopo ha questa modifica  strutturale, che peraltro non compare in quella carta d’identità della scuola che è il Piano Triennale dell’Offerta Formativa: forse perché non comporta benefici per gli studenti? Si stanno creando situazioni paradossali, con studenti  che dal prossimo anno scolastico  perderanno completamente la seconda lingua studiata finora, tedesco,  e dovranno iniziare ex novo spagnolo in una classe che lo fa già da due anni! E ancora: i genitori delle future prime sono stati informati di questi cambiamenti al momento dell’iscrizione?Lo sono ora? L'offerta linguistica è fondamentale per questo tipo di istituto, che rischia di perdere una delle sue attrattive principali”.

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